(AGI) - Torino, 1 ott.
- ''Le notizie che emergono
dall'inchiesta sui rimborsi facili anche in Piemonte ci
indignano enormemente.
Il momento e' drammatico, per societa' e forze di Polizia, e non possiamo tacere di fronte a questi
schiaffi in faccia all'onesta' ed all'etica''.
Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap,
sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
(AGI) To4/mld (Segue) 011117 OTT 12 01-10-12 11:23 NNNN
(AGI) - Torino, 1 ott.
- ''Mentre i soldi pubblici vengono
utilizzati disinvoltamente da una certa classe politica
inadeguata , noi poliziotti dobbiamo confrontarci con
situazioni gravissime - prosegue Di Lorenzo -.
Commissariati al di sotto del limite di guardia con organici assolutamente
insufficienti ad affrontare le problematiche di zone
periferiche abitate da decine e decine di migliaia di persone
ciascuna, sei commissariati su nove dal 2010 senza piu' il
servizio di volante sulle 24 ore, un deficit totale di uomini
che a causa della spending review sara' tra le 500 e le 800
unita', strutture sporche e fatiscenti sotto la soglia
consentita dalla Legge 81/08 sulla sicurezza sui luoghi di
lavoro. Sono solo la punta dell'iceberg a fronte di chi
folleggia ad ostriche e champagne''.
''E' per questo motivo - conclude il segretario provinciale del Siap - che annunciamo
fin da ora che, quale componente sociale certamente
danneggiata, in caso di rinvii a giudizio legati a queste
vicende chiederemo di costituirci parte civile nei confronti
dei responsabili''.
(AGI)
To4/mld
011117 OTT 12 01-10-12 11:23 NNNN
"Sprecopoli" e "Parentopoli" anche alla Regione
Piemonte. L'intervento del SIAP: saremo parte civile negli eventuali
rinvii a giudizio
Lunedì, 1 ottobre 2012 - 18:01:00
"Le notizie che emergono dall’inchiesta sui rimborsi facili anche
in Piemonte ci indignano enormemente"– dichiara Pietro DI LORENZO,
Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente
rappresentativo della Polizia di Stato – "Il momento è drammatico, per
società e forze di Polizia, e non possiamo tacere di fronte a questi
schiaffi in faccia all’onestà ed all’etica". "Mentre i soldi pubblici
vengono utilizzati disinvoltamente da una certa classe politica
inadeguata noi, poliziotti, dobbiamo confrontarci con situazioni
gravissime" – continua DI LORENZO - "Commissariati al di sotto del
limite di guardia con organici assolutamente insufficienti ad affrontare
le problematiche di zone periferiche abitate da decine e decine di
migliaia di persone ciascuna, 6 Commissariati su 9 dal 2010 senza più il
servizio di volante sulle 24 ore, un deficit totale di uomini che a
causa della spending review sarà tra le 500 e le 800 unità, strutture
sporche e fatiscenti sotto la soglia consentita dalla Legge 81/08 sulla
sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono solo la punta dell’iceberg a fronte
di chi folleggia ad ostriche e champagne".
"Mentre dobbiamo lottare strenuamente contro un governo di tecnocrati,
che insiste nel voler creare la figura del nonno poliziotto riformando
l’accesso alle pensioni delle forze di Polizia, leggiamo che oltre 7
milioni di euro di fondi pubblici sono annualmente a disposizione dei
gruppi politici della regione Piemonte" – insiste DI LORENZO –" A ciò
aggiungiamo pure i 4 milioni usati per le assunzioni esterne che,
casualmente, riguardano mogli, figli e fratelli dei consiglieri. E’
consentito dalla Legge ma è una vergogna" " Rappresentiamo oltre 600
poliziotti e crediamo di avere il diritto di rivendicare il nostro ruolo
in una società che chiede integrità morale e correttezza istituzionale
ai propri rappresentanti politici. Soprattutto in questi anni di lacrime
e sangue " - conclude DI LORENZO – "E’ per questo motivo che annunciamo
fin da ora che, quale componente sociale certamente danneggiata, in
caso di rinvii a giudizio legati a queste vicende chiederemo di
costituirci parte civile nei confronti dei responsabili
"Sprecopoli" e "Parentopoli" anche in Piemonte, schiaffo in faccia a cittadini e forze di Polizia. In caso di contestazioni giudiziarie chiederemo di costituirci parte civile.
"Le notizie che emergono dall’inchiesta sui rimborsi facili anche in Piemonte ci indignano enormemente"– dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – "Il momento è drammatico, per società e forze di Polizia, e non possiamo tacere di fronte a questi schiaffi in faccia all’onestà ed all’etica".
"Mentre i soldi pubblici vengono utilizzati disinvoltamente da una certa classe politica inadeguata noi, poliziotti, dobbiamo confrontarci con situazioni gravissime" – continua DI LORENZO - "Commissariati al di sotto del limite di guardia con organici assolutamente insufficienti ad affrontare le problematiche di zone periferiche abitate da decine e decine di migliaia di persone ciascuna, 6 Commissariati su 9 dal 2010 senza più il servizio di volante sulle 24 ore, un deficit totale di uomini che a causa della spending review sarà tra le 500 e le 800 unità, strutture sporche e fatiscenti sotto la soglia consentita dalla Legge 81/08 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono solo la punta dell’iceberg a fronte di chi folleggia ad ostriche e champagne".
" Mentre dobbiamo lottare strenuamente contro un governo di tecnocrati, che insiste nel voler creare la figura del nonno poliziotto riformando l’accesso alle pensioni delle forze di Polizia, leggiamo che oltre 7 milioni di euro di fondi pubblici sono annualmente a disposizione dei gruppi politici della regione Piemonte" – insiste DI LORENZO –" A ciò aggiungiamo pure i 4 milioni usati per le assunzioni esterne che, casualmente, riguardano mogli, figli e fratelli dei consiglieri. E’ consentito dalla Legge ma è una vergogna"
" Rappresentiamo oltre 600 poliziotti e crediamo di avere il diritto di rivendicare il nostro ruolo in una società che chiede integrità morale e correttezza istituzionale ai propri rappresentanti politici. Soprattutto in questi anni di lacrime e sangue " - conclude DI LORENZO – "E’ per questo motivo che annunciamo fin da ora che, quale componente sociale certamente danneggiata, in caso di rinvii a giudizio legati a queste vicende chiederemo di costituirci parte civile nei confronti dei responsabili".