venerdì 30 novembre 2012

Ordine Pubblico, il SIAP in audizione alla Commissione Affari Costituzionali.


IL TESTO DELLA CONVOCAZIONE PER L'AUDIZIONE

La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni) della Camera dei deputati, sta svolgendo una indagine conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure di prevenzione e di contrasto di tali fenomeni.
L'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della I Commissione ha convenuto di integrare il programma dell'indagine conoscitiva con l'audizione di rappresentanti di organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del Corpo Forestale dello Stato e di rappresentanti del COCER dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della Guardia di finanza.
Facendo seguito a quanto preannunciato per le vie brevi, Le confermo che la suddetta audizione avrà luogo giovedì 6 dicembre 2012, alle ore 14, presso la Sala del mappamondo, sita al quarto piano di Palazzo Montecitorio, con accesso da Piazza del Parlamento n. 24.


mercoledì 28 novembre 2012

SIAP-ANFP: Parte male l'incontro con il Ministro dell'Interno per discutere della chiusura di Prefetture e Questure

Negativo per il S.I.A.P. – ANFP l’incontro avuto con il Ministro dell’Interno e il suo staff più stretto di collaboratori. Mentre crescono le tensioni sociali, e il rischio di scontri di piazza a seguito della crisi economica e occupazionale, la richiesta di sicurezza da parte del paese nel suo complesso aumenta (...)La posizione espressa è stata ripresa dalla maggiori agenzie di stampa del Paese.

Il Governo inspiegabilmente risponde imponendo al Dipartimento della P.S. a seguito del provvedimento di razionalizzazione delle province, un regolamento di riorganizzazione che determinerà la chiusura di circa 36 Questure, e comunque se le cose resteranno così non meno di 18, e di altrettanti Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.
Un provvedimento che se concluderà l’iter e sarà applicato, si rivelerà come un’ulteriore scure sui servizi per la sicurezza del territorio, finalizzato a contrastare la mafia, il terrorismo, la corruzione, l’immigrazione clandestina e l’illegalità diffusa. È veramente disarmante l’assenza di una progettualità complessiva e strutturale con cui il Ministero dell’Interno al suo più alto livello di rappresentanza si è presentato all’incontro con i Sindacati di polizia, soprattutto perché la bozza di “regolamento per la riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio”, appare come il tentativo di tamponare al meglio una destrutturazione dell’attuale sistema di prevenzione e sicurezza del Paese. La cosa più drammatica è che alle programmate imminenti chiusure o declassamento di molti uffici di polizia importanti, non sia stato previsto un progetto di revisione organica dell’intero sistema degli apparati di sicurezza, e conseguente necessaria valorizzazione delle funzioni del personale e delle autorità di ps. Difatti abbiamo registrato nel corso del confronto, un evidente imbarazzo rispetto all’impegno assunto dal Ministro Cancellieri a gennaio scorso per il varo di una legge delega che crei le condizioni per riformare i ruoli, le qualifiche e le funzioni dei poliziotti, riforma ora più che mai necessaria, proprio per quello che sta da tempo accadendo a seguito dei continui tagli, blocchi del turn over e chiusura di uffici di polizia e presidi. Noi siamo convinti, proprio perché conosciamo il nostro lavoro, che il regolamento esaminato ieri, produrrà ulteriori insanabili criticità al sistema sicurezza e soccorso pubblico e ai servizi che la polizia rende ai cittadini. Dichiariamo sin d’ora che non intendiamo essere complice morale e politico, di riforme che di nuovo ed efficiente non hanno nulla, ragion per cui abbiamo già chiesto un confronto con i partiti di maggioranza che sostengono il governo. A tal proposito oggi una nostra delegazione parteciperà ai lavori del Forum Nazionale Sicurezza del PD, occasione per confrontarsi e meglio comprendere, se non si tratti dell’ennesimo tentativo di categorie burocratiche di assoluto rilievo dello stato, che tentano di valorizzare le proprie funzioni per poter poi determinare una maggiore influenza nei palazzi istituzionali, dimenticandosi che la sicurezza è un fatto concreto che ha bisogno di uomini e donne che indossano una uniforme, le cui legittime esigenze non possono passare sempre in secondo piano.
Roma, 28 Novembre 2012

Il Segretario Generale SIAP - Dr. Giuseppe TIANI
Il Segretario Nazionale ANFP - Dr. Enzo Marco LETIZIA



sabato 24 novembre 2012

Manifestazioni e violenze. Ancora attenzione dei media alle posizioni del SIAP Torino.

Siap: "Basta fango sulla Polizia. Per protesta ci mettiamo tutti in ferie"

"Anche a Torino i poliziotti lanciano il loro grido di protesta e chiedono in massa un giorno di ferie per sabato prossimo" - così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
"Torino è una delle città più calde sotto il profilo dell'ordine pubblico e non poteva che riscontrare la vera e propria rabbia dei poliziotti di fronte allo sciacallaggio scatenatosi dopo i fatti di Roma della settimana scorsa" - continua DI LORENZO - "I poliziotti torinesi, oltre ad essere seri professionisti, hanno una forte coscienza istituzionale offesa da un attacco senza precedenti che ha come fine la legittimazione incondizionata della violenza fine a se stessa. E' per questo che appoggiamo senza tentennamenti la protesta che si esplicita nella richiesta di ferie anche se non verrà accolta ".
"Come è noto le vicende legate alla tav hanno prodotto nella provincia di Torino un numero di feriti, tra cui alcuni molto gravi, spropositato che ha minato alle fondamenta la certezza dei poliziotti di operare in uno Stato coerente e giusto " - insiste DI LORENZO - "Sappiamo benissimo che la nostra città non è stata coinvolta nelle polemiche della settimana scorsa soltanto perché il numero ridotto di operatori impiegati per le manifestazioni studentesche, a causa delle concomitanti trivellazioni in Val di Susa, ha permesso ai professionisti della violenza di agire quasi indisturbati arrivando al punto di attaccare in maniera preordinata i poliziotti a presidio della sede della provincia di Torino in Corso Inghilterra ."
"In questi giorni centinaia di colleghi ci hanno contattato perché ci rendessimo portavoce del senso di ingiustizia vissuto da chi è mandato a difendere le sedi istituzionali mentre le Istituzioni sembrano invece abbandonarci " - continua DI LORENZO - " Le dichiarazioni del Ministro dell'Interno e del Capo della Polizia sulla numerazione dei caschi dei poliziotti non hanno fatto che acuire il malessere già diffuso. Su questo il Siap è molto chiaro: non ci sarà alcuna discussione in materia se prima non si ripristina la legalità nelle manifestazioni di piazza. Non crediamo sia necessario aggiungere altro ad un ragionamento molto semplice: manifestare è giusto e legittimo, attaccare armati e travisati le forze di Polizia no".
"Il Capo della Polizia dovrebbe piuttosto preoccuparsi della situazione dei poliziotti torinesi: carenza di uniformi e anfibi per svolgere l'ordine pubblico, impiego di personale della Questura e dei Commissariati non addestrato e non equipaggiato per affrontare le esigenze di ordine pubblico, personale del Reparto Mobile che non fruisce di un giorno di riposo anche per 30-40 giorni consecutivi, mancato pagamento di ormai 10.000 ore di straordinario effettuato nei servizi tav" - insiste DI LORENZO -" Sono solo la punta dell'iceberg del profondo malessere che abbiamo il dovere di rappresentare".
"Fa sorridere l'annuncio di premi per i più meritevoli in ordine pubblico" - conclude DI LORENZO -"Noi siamo professionisti e non sentiamo alcun bisogno di essere inseriti, come scolaretti, nella lista dei buoni o dei cattivi. Se proprio vuole premiare qualcuno si ricordi prima delle centinaia di appartenenti alle forze di Polizia impiegati il 27 giugno e 3 luglio dello scorso anno in Val di Susa, tra cui oltre 200 mandati all'ospedale perché feriti anche in modo grave, a cui nessuno ha mai detto nemmeno grazie".

23/11/2012

Il SIAP incontra il Ministro dell'Interno Pref. Anna Maria Cancellieri

Il giorno 27 novembre p.v. alle ore 10,00 il Ministro dell’Interno incontrerà il SIAP ed i sindacati della Polizia di Stato presso la sala Roma del Viminale. La convocazione giunge dopo l’espressa richiesta formulata del sindacato , dopo il confronto sulla spending review svoltosi il giorno 8 giugno u.s. e dopo che lo stesso Ministro ha incontrato nei giorni scorsi, precisamente il 7 novembre u.s. il sindacato dei prefetti e dell’Amministrazione centrale in merito alla rimodulazione dell’Amministrazione dell’Interno in attuazione di quanto disposto dall’art. 10 della legge 135/12 concernente il riordino delle prefetture alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dl 188/12 recante Disposizioni urgenti in materia di Province e Citta' metropolitane.

Come di consueto sarà nostra cura comunicare gli esiti di detto incontro

venerdì 23 novembre 2012

Riordino dei Ruoli della Polizia di Stato

Dopo i vari incontri del tavolo di lavoro per il riordino dei ruoli della Polizia di Stato, nel corso della giornata odierna è stata licenziata la bozza di proposta di riordino dei ruoli della Polizia di Stato che sarà trasmessa, per il proseguo dell'iter legislativo
al Ministro ed al Capo della Polizia. 

Leggi la bozza integrale della "Proposta per il riodino dei ruoli della Polizia di Stato":
 http://www.siap-polizia.org/uploads/docs/riunione-23-novembre-riordino-ruoli-po163955.pdf


giovedì 22 novembre 2012

Manifestazioni e violenze. Anche a Torino poliziotti stanchi e incazzati. Per protesta richiesta di massa: sabato tutti in ferie!



Comunicato stampa del 22 novembre 2012    

Oggetto: Manifestazioni e violenze. Anche a Torino poliziotti stanchi e incazzati. Per protesta richiesta
                di massa: sabato stiamo in ferie!

 “Anche a Torino i poliziotti lanciano il loro grido di protesta e chiedono in massa un giorno di ferie per sabato prossimo”  – così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
“Torino è una delle città più calde sotto il profilo dell’ordine pubblico e non poteva che riscontrare la vera e propria rabbia dei poliziotti di fronte allo sciacallaggio scatenatosi dopo i fatti di Roma della settimana scorsa” – continua DI LORENZO – “I poliziotti torinesi, oltre ad essere seri professionisti, hanno una forte coscienza istituzionale offesa da un attacco senza precedenti che ha come fine la legittimazione incondizionata della violenza fine a se stessa. E’ per questo che appoggiamo senza tentennamenti la protesta che si esplicita nella richiesta di ferie anche se non verrà accolta ”.
“Come è noto le vicende legate alla tav hanno prodotto nella provincia di Torino un numero di feriti, tra cui alcuni molto gravi, spropositato che ha  minato alle fondamenta la certezza dei poliziotti di operare in uno Stato coerente e giusto ” - insiste DI LORENZO – “Sappiamo benissimo che la nostra città non è stata coinvolta nelle polemiche della settimana scorsa soltanto perché il numero ridotto di operatori impiegati per le manifestazioni studentesche, a causa delle concomitanti trivellazioni in Val di Susa, ha permesso ai professionisti della violenza di agire quasi indisturbati arrivando al punto di attaccare in maniera preordinata i poliziotti a presidio della sede della provincia di Torino in Corso Inghilterra  .”
“In questi giorni centinaia di colleghi ci hanno contattato perché ci rendessimo portavoce del senso di ingiustizia vissuto da chi è mandato a difendere le sedi istituzionali mentre le Istituzioni sembrano invece abbandonarci ” – continua DI LORENZO – “ Le dichiarazioni del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia sulla numerazione dei caschi dei poliziotti non hanno fatto che acuire il malessere già diffuso. Su questo il Siap è molto chiaro: non ci sarà alcuna discussione in materia se prima non si ripristina la legalità nelle manifestazioni di piazza. Non crediamo sia necessario aggiungere altro ad un ragionamento molto semplice: manifestare è giusto e legittimo, attaccare armati e travisati le forze di Polizia no”.
“Il Capo della Polizia dovrebbe piuttosto preoccuparsi della situazione dei poliziotti torinesi: carenza di uniformi e anfibi per svolgere l’ordine pubblico, impiego di personale della Questura e dei Commissariati non addestrato e non equipaggiato per affrontare le esigenze di ordine pubblico, personale del Reparto Mobile che non fruisce di un giorno di riposo anche per 30-40 giorni consecutivi, mancato pagamento di ormai 10.000 ore di straordinario effettuato nei servizi tav” – insiste DI LORENZO –“ Sono solo la punta dell’iceberg del profondo malessere che abbiamo il dovere di rappresentare”.
“Fa sorridere l’annuncio di premi per i più meritevoli in ordine pubblico” – conclude DI LORENZO –“Noi siamo professionisti e non sentiamo alcun bisogno di essere inseriti, come scolaretti, nella lista dei buoni o dei cattivi. Se proprio vuole premiare qualcuno si ricordi prima delle centinaia di appartenenti alle forze di Polizia impiegati il 27 giugno e 3 luglio dello scorso anno in Val di Susa, tra cui oltre 200 mandati all’ospedale perché feriti anche in modo grave, a cui nessuno ha mai detto nemmeno grazie”.

Manifestazioni, violenze e fango sulla Polizia. L'impegno concreto del SIAP a tutela dei poliziotti.


Il caso: lo Stato non paga ai poliziotti i denti spaccati dai teppisti.

Un ispettore ha perso otto incisivi in uno scontro con gli studenti, ma non riavrà i 12mila euro spesi per curarsi. Il sindacato: versare sangue non è sufficiente per essere risarciti.
Un casco da motociclista a spaccargli la faccia. Un colpo violentissimo ed è crollato a terra, svenuto, dopo aver arrestato il manifestante dei centri sociali desideroso di assaltare la sede del Pdl a Roma.
Quando ha riaperto gli occhi il poliziotto Enrico Kauffmann s'è ritrovato la bocca impastata di sangue, la mandibola danneggiata e otto incisivi spaccati in mille pezzi.
Per riprendersi ci ha messo un po', ma rischia di non riprendersi mai psicologicamente perché lo Stato gli nega il rimborso delle corpose spese odontoiatriche.
«Erano i giorni dell'ira per l'approvazione della riforma Gelmini  racconta Maurizio Germanò, segretario provinciale Siap Roma  e Kaufmann prese parte a tutti gli scontri che si verificarono a piazza del Popolo, davanti a Camera dei deputati, Senato e Palazzo Chigi. In uno di questi, in via di San Marcello, gli hanno spaccato la faccia». Il poliziotto fa istanza per causa di servizio, sperando di poter ottenere uno «sconto» sulla pensione o un equo indennizzo. D'altronde, era in servizio quando è stato ferito. Tra visite, operazioni e spese di istruttoria sborsa oltre 12mila euro. «Soldi che forse non riuscirà più a recuperare  commenta Germanò perché, evidentemente, non è sufficiente sputare sangue per avere diritto a un indennizzo o al riconoscimento dello status di infermità permanente dovuto a motivi di servizio. La commissione medica gli vuole riconoscere un difetto di masticazione, nulla più». Proprio così: difetto di masticazione. Nel frattempo, per due volte finisce davanti ai medici che gli chiedono di consegnare documenti che attestino ciò che si può vedere tranquillamente a occhio nudo. Il prossimo appuntamento è per il 28 gennaio del 2013. Tanti auguri.
Chissà, invece, come faranno a trovare i 50mila euro a testa per pagare gli avvocati i dieci poliziotti approdati in appello dopo la contestatissima condanna di primo grado per le presunte violenze nella caserma «Raniero Virgilio» di Napoli, durante il Global Forum 2001. Chissà quanto tempo impiegheranno per mettere insieme tutti quei soldi, parenti strettissimi di tre anni di stipendio, quanti furono ingiustamente arrestati (come hanno sentenziato il Tribunale del riesame e la Cassazione), sospesi dal servizio e minacciati sui siti antagonisti e un'inchiesta che presenta, ancora oggi, molti punti da chiarire. E al danno si è aggiunta oggi la beffa: pagare di tasca propria l'assistenza legale anche se il processo di secondo grado non andrà avanti perché i reati sono ormai caduti in prescrizione, come ha dovuto riconoscere lo stesso sostituto procuratore generale nell'ultima udienza. In caso di prescrizione, infatti, dice il regolamento del ministero dell'Interno, non è possibile accedere al rimborso delle spese legali.
Sul fronte politico si fa sentire il deputato Pd Stefano Esposito che propone l'obbligo di firma per i recidivi e il fermo di polizia per chiunque si presenti in assetto da guerriglia: «Riguarda chi si presenta col volto coperto o armato di scudi, bastoni e caschi (la legge non prevede il fermo e questo impedisce agli operatori di intervenire in maniera efficace)». L'introduzione dell'obbligo di firma, continua Esposito, servirebbe ad impedire «a soggetti condannati o inquisiti per violenze durante manifestazioni di presenziare. Presenterò una mozione parlamentare per impegnare il governo a modificare l'ordinamento nel senso sopraindicato»

mercoledì 21 novembre 2012

Manifestazioni e violenze, non solo attacchi alla Polizia. L'On. Stefano ESPOSITO, da sempre vicino ai poliziotti, annuncia mozione parlamentare che prevede fermo di polizia e obbligo di firma per i violenti.

COMUNICATO STAMPA : S'INTRODUCA NEL NOSTRO ORDINAMENTO IL FERMO DI POLIZIA E L'OBBLIGO DI FIRMA PER I VIOLENTI RECIDIVI.

Ormai in Italia, molto spesso ogni pacifica e legittima manifestazione di lavoratori, studenti e cittadini diventa terreno fertile per le infiltrazioni di soggetti provenienti dal vasto mondo anarco-insurrezionalista e antagonista, senza contare la presenza di elementi appartenenti alla delinquenza comune.
L’attuale impianto normativo rende difficile la gestione dell’ordine pubblico da parte dei funzionari di polizia, carabinieri, guardia di finanza e degli agenti dei reparti mobili.

Credo sia necessario introdurre nel nostro ordinamento una serie di correttivi che potrebbero migliorare l’efficacia dei servizi di ordine pubblico, salvaguardare l’incolumità degli appartenenti alle Forze dell'Ordine e, soprattutto, garantire il sereno e pacifico svolgimento delle manifestazioni, del diritto di critica e dissenso costituzionalmente garantito.
Il fermo di polizia per le persone che si presentano travisate (con il volto coperto) o armate di strumenti atti ad offendere, come: scudi, bastoni e caschi, durante le pubbliche manifestazioni (oggi la legge non prevede il fermo di polizia e questo impedisce agli operatori di intervenire in maniera efficace).
L’introduzione dell’obbligo di firma che impedisca a soggetti condannati o inquisiti per violenze durante manifestazioni pubbliche di presenziare alle stesse.
Nei prossimi giorni intendo presentare una mozione parlamentare per impegnare il governo a modificare l'ordinamento nel senso sopraindicato. 

On.Stefano Esposito
Partito Democratico

lunedì 19 novembre 2012



Manifestazioni e violenze. NO ALLA NUMERAZIONE dei poliziotti.

La rivolta delle divise contro il "loro" ministro

La provocazione: alle prossime manifestazioni venga in piazza con noi 

Non si era mai vista la polizia in assetto antisommossa «contro» il ministro dell'Interno. Oltre ai blog e ai forum dei soldati blu, inferociti con la ministra (la frase più soft è «non voglio difendere un ministro come quello lì»), sono i sindacati di polizia a rilanciare la rabbia della truppa per come è stato gestito, anche mediaticamente, il dopo scontri.
Con un ministro che anziché prendere di petto il problema dei teppisti impuniti preannuncia indagini sui cattivi poliziotti. L'ira è sulla Cancellieri, ma anche sulla Fornero, che in un comunicato del sindacato Consap viene definita ministro «sprezzante» che non «merita comprensione».
La temperatura, per il governo, sale tra i servitori dello Stato a 1.400 euro al mese. «Caro ministro Cancellieri, punisca questo facinoroso celerino che con inaudita violenza sbatte il proprio volto e la propria professionalità sullo stivale del malcapitato manifestante», attacca l'associazione Acah (All cops are heroes, tutti i poliziotti sono eroi) mostrando online la foto di un rappresentante delle forze del'ordine picchiato e calpestato. «Le posizioni della Cancellieri sull'ordine pubblico sono inquietanti - lancia l'affondo Giuseppe Tiani del Siap - perché un ministro che si avventura nella proposta di soluzioni tecniche (la numerazione dei caschi dei poliziotti, ndr) senza confronto ci lascia costernati. Siamo perplessi che un ex prefetto si comporti come un qualsiasi banale uomo politico che insegue l'opinione pubblica e il consenso. Dal ministro ci saremmo aspettati una presa di posizione legittima contro i violenti, ma una tutela dell'istituzione nel suo complesso»

venerdì 16 novembre 2012

Manifestazioni e scontri. SIAP-ANFP: "è paradossale che la polizia debba difendersi quotidianamente da polemiche"

(ASCA) - Premesso che la gestione dell’ordine pubblico a Roma come nelle altre città sul piano tecnico è stata inappuntabile al pari della scelta opera
ta dalle autorità di P.S. in merito al posizionamento e allo schieramento di uomini e mezzi ci amareggia molto il giudizio particolarmente critico dei non addetti ai lavori in riferimento alla qualità professionale espressa nella giornata del 14 novembre scorso.
Come al solito i problemi irrisolti di questo Paese e le tensioni che ne scaturiscono ricadono esclusivamente sulle spalle delle forze dell’ordine, così come la crisi occupazionale e la mancanza di una prospettiva per il futuro dei giovani che si trasforma spesso in sassate, mazzate e bombe carta contro la città e la Polizia. Dunque è paradossale che la polizia debba difendersi quotidianamente da polemiche che hanno sempre più il sapore amaro della strumentalizzazione in merito alle azioni poste in essere quando siamo chiamati a tutelare l’ordine pubblico e la libertà di manifestare, come siamo abituati a fare in ogni ora del giorno e della notte per garantire il funzionamento e la tutela delle istituzioni, affinché la vita democratica si svolga regolarmente.
Il Ministro dell’Interno si impegni a dare risorse e mezzi affinché si evitino il più possibile lo scontro fisico tra polizia e teppisti e trovi i fondi per microtelecamere sui caschi per permettere ai poliziotti di mostrare con chiarezza cosa fanno i professionisti del caos, esse sarebbero tra l’altro utilissime a disinnescare sul nascere qualsiasi polemica.
Riteniamo che con equilibrio e responsabilità le forze politiche e democratiche in questo particolare e complesso momento storico non si dividano ma si stringano intono a coloro che con i propri sacrifici sono chiamati a salvaguardare il Paese dalle tante insidie comprese quelle che possono scaturire dalle tensioni sociali.


SIAP- ANFP

giovedì 15 novembre 2012

Manifestazioni e violenze. Rilanci media della posizione del SIAP Torino.

Crisi: Siap Torino, cancellate da professionisti disordine ragioni chi scende in piazza

Torino, 14 nov. "Ancora una volta i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi e' sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia". Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap di Torino, sindacato della Polizia di Stato dopo le tensioni di oggi durante il corteo degli studenti contro l'austerity a Torino. Poi aggiunge "la giornata di oggi doveva essere di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese, invece a Torino questa giornata e' diventata, con stucchevole puntualita', ostaggio di vigliacchi personaggi che, armati e travisati, praticano la violenza fine a se stessa".
Secondo Di Lorenzo "ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a tutti, con la solita professionalita', il diritto a manifestare, e li ringraziamo per questo. Ai colleghi feriti - conclude - va la nostra incondizionata vicinanza e l'augurio di pronta guarigione".

Poliziotti aggrediti a Torino, Siap: "Cancellate ragioni di chi scende in piazza"

 14 novembre 2012- Torino - "Nulla di nuovo purtroppo!". Queste le parole con cui Pietro Di Lorenzo, segretario generale Provinciale del sindacato di Polizia SIAP, ha commentato gli scontri avvenuti a Torino durante il corteo studentesco e nel quale un poliziotto è rimasto ferito dopo essere stato colpito con una mazza da baseball. "Ancora una volta - spiega in una nota - i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi è sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia".
"La triste realtà - aggiunge - è che questa accozzaglia di finti studenti, nulla facenti, ultras ed immancabili no tav (che niente hanno a che fare con questa giornata) con scientifica costanza impedisce che si discuta di una situazione sociale spaventosa".
"La giornata di oggi doveva essere di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese: disoccupazione, cassa integrazione, salari da fame, aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, mancanza di alloggi a prezzi equi, tasse a non finire e bollette in aumento" - insiste Di Lorenzo – "Invece a Torino questa giornata è diventata, con stucchevole puntualità, ostaggio di vigliacchi personaggi che, armati e travisati, praticano la violenza fine a se stessa. Aggredire a colpi di mazza i poliziotti in servizio non renderà il mondo migliore ma serve solo a qualificarli per quello che sono: delinquenti".
“Ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a tutti, con la solita professionalità, il diritto a manifestare e li ringraziamo per questo” – conclude il sindacalista – "Resta però l’amarezza di una situazione che pregiudica le modalità stesse di rappresentanza di chi, in questa situazione sociale, soffre veramente. Crediamo da tempo che sia giunta l’ora di ripensare l’appoggio o la tolleranza che un vasto mondo politico e sindacale ha verso chi, innegabilmente, con questi violenti attacchi antidemocratici impedisce proprio a loro di rappresentare al meglio le vere istanze di cui sono portatori. Ai colleghi feriti va la nostra incondizionata vicinanza e l’augurio di pronta guarigione".
 Crisi: Siap Torino, cancellate da professionisti disordine ragioni chi scende in piazza
Torino, 14 nov. (Adnkronos) - ''Ancora una volta i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi e' sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap di Torino, sindacato della Polizia di Stato dopo le tensioni di oggi durante il corteo degli studenti contro l'austerity a Torino. Poi aggiunge ''la giornata di oggi doveva essere di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese, invece a Torino questa giornata e' diventata, con stucchevole puntualita', ostaggio di vigliacchi personaggi che, armati e travisati, praticano la violenza fine a se stessa''. Secondo Di Lorenzo ''ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a tutti, con la solita professionalita', il diritto a manifestare, e li ringraziamo per questo. Ai colleghi feriti - conclude - va la nostra incondizionata vicinanza e l'augurio di pronta guarigione''.
(14 novembre 2012 ore 18.32)
 
 Crisi: Siap Torino, cancellate da professionisti disordine ragioni chi scende in piazza Torino, 14 nov. ''Ancora una volta i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi e' sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap di Torino, sindacato della Polizia di Stato dopo le tensioni di oggi durante il corteo degli studenti contro l'austerity a Torino. Poi aggiunge ''la giornata di oggi doveva essere di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese, invece a Torino questa giornata e' diventata, con stucchevole puntualita', ostaggio di vigliacchi personaggi che, armati e travisati, praticano la violenza fine a se stessa''. Secondo Di Lorenzo ''ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a tutti, con la solita professionalita', il diritto a manifestare, e li ringraziamo per questo. Ai colleghi feriti - conclude - va la nostra incondizionata vicinanza e l'augurio di pronta guarigione''.
 

mercoledì 14 novembre 2012

Manifestazioni contro la crisi. Ancora in azione i professionisti della violenza.

Comunicato stampa del 14 novembre 2012

Oggetto: Manifestazioni contro la crisi. Poliziotti aggrediti a colpi di mazza.
                Cancellate dai professionisti del disordine le ragioni di chi scende in piazza.

 “Nulla di nuovo purtroppo!!” – comincia così l’atto d’accusa di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
“Ancora una volta i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi è sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia” – continua DI LORENZO – “La triste realtà è che questa accozzaglia di finti studenti, nulla facenti, ultras ed immancabili no tav (che niente hanno a che fare con questa giornata) con scientifica costanza impedisce che si discuta di una situazione sociale spaventosa”.
“La giornata di oggi doveva essere di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese: disoccupazione, cassa integrazione, salari da fame, aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, mancanza di alloggi a prezzi equi, tasse a non finire e bollette in aumento” - insiste DI LORENZO – “Invece a Torino questa giornata è diventata, con stucchevole puntualità, ostaggio di vigliacchi personaggi che, armati e travisati, praticano la violenza fine a se stessa. Aggredire a colpi di mazza i poliziotti in servizio non renderà il mondo migliore ma serve solo a qualificarli per quello che sono: delinquenti.”
“Ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a TUTTI, con la solita professionalità, il diritto a manifestare, e li ringraziamo per questo” – conclude DI LORENZO – “ Resta però l’amarezza di una situazione che pregiudica le modalità stesse di rappresentanza di chi, in questa situazione sociale, soffre veramente. Crediamo da tempo che sia giunta l’ora di ripensare l’appoggio o la tolleranza che un vasto mondo politico e sindacale ha verso chi, innegabilmente, con questi violenti attacchi antidemocratici  impedisce proprio a loro di  rappresentare al meglio le vere istanze di cui sono portatori. Ai colleghi feriti va la nostra incondizionata vicinanza e l’augurio di pronta guarigione.”.

Le tensioni per il lavoro non giustificano la violenza. L'intervento dela SIAP.

  • SULCIS:TIANI(SIAP),TENSIONI LAVORO NON GIUSTIFICANO VIOLENZA LIMITI GOVERNO MONTI, NON CI SONO SOLO CONTICAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 13 NOV - "Le tensioni locali legittime legate alla perdita del lavoro e alle mancate o tardive soluzioni da parte del Governo, non possono giustificare le violenze nei confronti di altri lavoratori in uniforme che sono lì solo per compiere il proprio dovere e sulle cui spalle ricadono le risposte non trovate dalla politica". Così all'ANSA il segretario nazionale del Siap, Giuseppe Tiani, commenta gli scontri a Carbonia in occasione della visita nel Sulcis dei ministri Passera e Barca e del sottosegretario de Vincenti. "Semmai - aggiunge - la violenza aggrava e delegittima qualsiasi istanza del mondo del lavoro anche la più fondata e legittima. D'altra parte il governo Monti - conclude Tiani - prenda atto della limitatezza della sua politica in materia di lavoro perché le sole questioni legate al bilancio dello Stato non sono sufficienti per legittimare un governo". (ANSA).
  • SULCIS: MARTELLI(SIAP) 20 FERITI TRA POLIZIOTTI AGENTI A LAVORO PER 12 ORE SENZA PASTI NE' RINFORZI PER CAMBIO CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI "E' incredibile dover contare 20 feriti tra i poliziotti nella guerriglia urbana di Carbonia: condanniamo con forza questi scontri perché le manifestazioni per il lavoro devono sempre rimanere in un alveo di protesta civile". Lo dice all'ANSA Massimo Zucconi Martelli della segreterie nazionale del Siap, in merito agli scontri tra manifestanti e Forze dell'Ordine, in occasione della visita dei ministri Passera e Barca nel Sulcis. (ANSA).
  • SULCIS: MARTELLI (SIAP), 20 FERITI TRA POLIZIOTTI (2)CAGLIARI (ANSA) - CAGLIARI, 13 NOV - "Esprimiamo massima solidarietà ai poliziotti che sono lavoratori come tutti gli altri, capiscono i drammi umani e non meritano queste aggressioni - sottolinea il  sindacalista. Non è comunque normale che gli agenti stiano al lavoro per 12 ore di fila senza pasti o cambio: così, ancora una volta gli agenti cagliaritani si sentono abbandonati dalle autorità locali e nazionali, che non hanno contemplato la presenza di rinforzi per questa occasione". (ANSA).

lunedì 12 novembre 2012

Tav, il Ministro Cancellieri a Chiomonte. Ancora attenzione dei media alle richieste del SIAP Torino.

lunedì 12 novembre 2012

Il ministro Cancellieri doveva venire a visitare il cantiere della Tav in valle Susa ma è a Imperia

 Era stata annunciata per lunedì 12 novembre la visita ai cantieri della nuova linea Tav Torino- Lione da parte del ministro degli interni Anna Maria Cancellieri.  Un centinaio di NoTav hanno iniziato a presidiare le aree di Chiomonte, e Giaglione in attesa del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Il ministro Cancellieri pare sia sia invece in viaggio per Imperia, dove presenzierà a un appuntamento pubblico, e non è prevista per oggi alcuna visita in Valle. Anna Maria Cancellieri un mese fa aveva dichiarato che avrebbe visitato il cantiere, e incontrato le forze dell’ordine che lo presidiano. L’invito a recarsi in Val di Susa era arrivato dal parlamentare del Pd Stefano Esposito.

In occasione della visita il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola in Regione Piemonte presenterà alle 11.30  nella Sala dei Presidenti del Consiglio regionale del Piemonte un esposto alla Corte dei Conti sulla linea ad alta velocità Torino-Lione. Secondo Sel: “ La TAV è un’opera inopportuna, noi lo diciamo da tempo. Uno degli aspetti che più ci preoccupa è quello legato ai costi complessivi del progetto, compresi quelli amministrativi finora mai evidenziati. Nei giorni scorsi si è pronunciata anche la Corte dei Conti francese che ha giudicato l’opera un carico troppo oneroso. Noi ci appelliamo al buon senso. I costi della TAV secondo l’organo francese sono aumentati in modo sproporzionato: è vero. Ci permettiamo di aggiungere che in un periodo come questo le risorse dovrebbero essere spese in più opere, ma più piccole e veramente utili per i cittadini”.

Per Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato” La presenza del Ministro Cancellieri annunciata per il 12 novembre a Chiomonte è senz’altro un segnale importante per chi, come il sindaco Pinard, deve vivere e lavorare in un clima di violentà ostilità. Ci aspettiamo, però, che l’occasione sia colta anche per fornire risposte concrete alle forze di Polizia. Vorremmo, ad esempio, sapere se e quando il Ministero intenda pagare gli straordinari in esubero effettuati per i servizi a Chiomonte dal gennaio di quest’anno e che, per il solo Reparto Mobile di Torino, ammontano ormai a circa 8.000 ore . Se a queste si sommano tutte quelle non liquidate per il personale della Questura si superano, solo per la Polizia di Stato, le 10.000 ore. Ecco, sarebbe un bel segnale, oltre che doveroso, liquidare il dovuto a tutti quelli che hanno assicurato, in questi lunghi 16 mesi di sacrifici e feriti, l’avvio e la prosecuzione del cantiere Tav”.
La Cub Piemonte ha indetto, per lunedi’ in occasione della visita del ministro Cancellieri al cantiere Tav di Chiomonte, uno sciopero di valle nelle aziende private: nel pubblico impiego non e’ possibile poiche’ era gia’ stato indetto lo sciopero per il 14 novembre. Il sindacato sottolinea di ritenere “necessario contribuire ad una degna accoglienza al ministro nostro”.

giovedì 8 novembre 2012

Polizia Ferroviaria. Scorte a lunga percorrenza, il SIAP Torino dice basta alle disparità di trattamento.




Criminalità diffusa, Torino ai vertici della classifica. Il Siap Torino sui media.

Siap: "Criminalità diffusa. Colpa delle scelte del governo"

A Torino il 46% degli abitanti ha subito un evento criminoso ma viene depotenziata dal governo la capacità delle Forze di Polizia di tutelare i cittadini.

"I dati diffusi ieri dall'Osservatorio della Sicurezza non hanno fatto che confermare le nostre previdenti denunce - dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - I cittadini torinesi denunciano, per il 46%, di aver subito almeno un reato e viene rilevato un record nazionale assoluto: quello degli scippi, 27% che è addirittura il triplo rispetto alla media italiana".
"I cittadini torinesi sono stanchi di essere vittime di scippatori, rapinatori, ladri d'auto e di appartamento - continua DI LORENZO - Ma è giusto che conoscano la situazione sempre più disastrosa in cui operano le forze di polizia di Torino".
"Solo per fare qualche esempio a Torino, da luglio 2010, 6 commissariati su 9 hanno dovuto sopprimere la volante sulle 24 ore - insiste DI LORENZO - Per colpa della spending review il personale delle forze di Polizia a Torino si avvia verso un deficit di 500-800 unità, Uffici e Commissariati di prima linea sopravvivono soltanto grazie alle migliaia di ore di straordinario effettuato, al Reparto Mobile gran parte dei ragazzi non fa riposo da mesi a causa degli impegni sul fronte tav e ordine pubblilco cittadino, al personale della Stradale Ferroviaria e Postale non viene liquidata da quasi due anni l'indennità prevista".
"Questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchiere - ancora DI LORENZO - Crediamo sia giunto il momento che cittadini, rappresentanti delle Forze di Polizia, politica locale tutta, società civile e rappresentanti delle categorie produttive facciano fronte comune attivamente per riportare il diritto alla Sicurezza al centro dei diritti primari da assicurare e che realizza, insieme a Scuola e Sanità pubblica, una vera società democratica e giusta".
"Basta con le frasi ad effetto, retoriche e fumose - conclude DI LORENZO - La politica si dia una mossa e pretenda dai burocrati misure concrete per invertire la rotta, perché di tagli lineari e spending review la Sicurezza di questa città sta morendo".


08/11/2012

mercoledì 7 novembre 2012

Reparto Mobile di Torino, ancora violazione del diritto al riposo. Intervento del SIAP Torino presso il Dipartimento.



Criminalità diffusa, Torino ai vertici della classifica. Il SIAP non vuole restare in silenzio.


Comunicato stampa del 7 novembre 2012   

Oggetto: Sicurezza, a Torino il 46% degli abitanti ha subito un evento criminoso ma viene
                depotenziata, dal governo, la capacità delle Forze di Polizia di tutelare i cittadini.
    
                 
“I dati diffusi ieri dall’Osservatorio della Sicurezza non hanno fatto che confermare le nostre previdenti denunce” – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “I cittadini torinesi denunciano, per il 46%, di aver subito almeno un reato e viene rilevato un record nazionale assoluto: quello degli scippi, 27% che è addirittura il triplo rispetto alla media italiana””.
“I cittadini torinesi sono stanchi di essere vittime di scippatori, rapinatori, ladri d’auto e di appartamento – continua DI LORENZO – “ Ma è giusto che conoscano la situazione sempre più disastrosa in cui operano le forze di polizia di Torino ”.
 “Solo per fare qualche esempio a Torino, da luglio 2010, 6 commissariati su 9 hanno dovuto sopprimere la volante sulle 24 ore” – insiste DI LORENZO – “ Per colpa della spending review il personale delle forze di Polizia a Torino si avvia verso un deficit di 500-800 unità, Uffici e Commissariati di prima linea sopravvivono soltanto grazie alle migliaia di ore di straordinario effettuato, al Reparto Mobile gran parte dei ragazzi non fa riposo da mesi a causa degli impegni sul fronte tav e ordine pubblilco cittadino, al personale della Stradale Ferroviaria e Postale non viene liquidata da quasi due anni l’indennità prevista”.
“ Questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchiere” – ancora  DI LORENZO - “ Crediamo sia giunto il momento che cittadini, rappresentanti delle Forze di Polizia, politica locale tutta, società civile e rappresentanti delle categorie produttive facciano fronte comune attivamente per riportare il diritto alla Sicurezza al centro dei diritti primari da assicurare e che realizza, insieme a Scuola e Sanità pubblica, una vera società democratica e giusta”
“ Basta con le frasi ad effetto, retoriche e fumose” – conclude DI LORENZO –“  La politica si dia una mossa e pretenda dai burocrati misure concrete per invertire la rotta, perché di tagli lineari e spending review la Sicurezza di questa città sta morendo.”