mercoledì 31 ottobre 2012

Sgombero residenza occupata Via Verdi 15. Professionalità dei colleghi e irresponsabilità di alcuni politici.

Comunicato stampa del 31 ottobre 2012      
Oggetto:
Sgombero residenza occupata Via Verdi 15. Da soggetti politici accuse ridicole alle Forze di Polizia. Ieri mostrata grandissima professionalità e garantita a tutti libertà di manifestare proprio dissenso.
       
“Dopo l’impegnativa giornata di ieri ci tocca ancora leggere accuse false e ridicole all’operato delle Forze di Polizia ”-  commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Ciò dimostra, ancora una volta, un pregiudizio ideologico fuori dalla realtà che ha come unico fine e risultato quello di fomentare un odio verso donne e uomini in divisa che non giova a nessuno”.
“La verità è che, come troppo spesso accade in questo Paese, le Forze di Polizia si devono fare carico di problemi, che la politica non è capace di risolvere, fungendo da valvola di sfogo”- continua DI LORENZO- “ Ma ciò che è ancor più grave è la mancanza di senso di responsabilità di parte di questa politica che anziché ragionare sulle cose sale sulle barricate da loro stesse erette”.
“Dal punto di vista tecnico operativo, quella di ieri è stata una operazione esemplare per modalità e competenza” – ancora DI LORENZO – “All’interno di un edificio con circa 200 stanze tutto si è svolto con la massima tranquillità e serenità, non uno spillo è stato spostato o danneggiato e tutti gli occupanti del momento, circa 100, sono stati trattati con  professionalità e gentilezza. Tutto è stato eseguito in modo che non si verificasse alcun episodio che potesse far degenerare la situazione ”.
“Parlare di repressione poliziesca da parte di esponenti politici è ridicolo e da irresponsabili”- insiste DI LORENZO – “ Per tutto il giorno chiunque abbia voluto manifestare è stato libero di farlo, tutto il centro delle città è stato bloccato dal mattino alla sera dalle iniziative di contestazione e non gli è stato nemmeno impedito di bloccare la libera circolazione dei treni la sera a Porta Nuova”.
“Questi politici non si nascondano dietro retoriche frasi retaggio della lotta di classe degli anni 70” – “ ancora DI LORENZO – “ Se lo ritengono giusto si assumano la responsabilità di dichiarare che il legittimo dissenso si deve esplicitare nell’assalto e devastazione della sede della Regione, del Comune o di altre sedi istituzionali. Perché questo è ciò che hanno impedito le Forze di Polizia nella giornata di ieri.”
“Noi invece crediamo il contrario” conclude DI LORENZO “ E ringraziamo tutti i colleghi che anche ieri, operando in una situazione difficile per 14 ore consecutivamente, hanno svolto magnificamente il proprio dovere garantendo a tutti la libertà di contestare democraticamente.”

domenica 28 ottobre 2012

Sgombero rave party a Cusago (MI) 28 poliziotti all'ospedale di cui 9 del Reparto Mobile di Torino. L'ira del del SIAP Torino.



Comunicato stampa del 28 ottobre 2012     

Oggetto:
SGOMBERO RAVE PARTY A CUSAGO (MI) , poliziotti mandati allo sbaraglio in modo irresponsabile. 28 all’ospedale di cui 9 del Reparto Mobile di Torino.

 “E’ stata una scelta irresponsabile e pericolosa sia per gli esiti avuti che per il rischio che qualcuno ci lasciasse la vita”– è la denuncia di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Siamo letteralmente esterrefatti per tanta superficialità che ha causato 28 feriti, alcuni con fratture, tra gli operatori dei Reparti Mobili di Torino e Milano ” .
“Dobbiamo denunciare e stigmatizzare le modalità di impiego , che ne hanno compromesso l’incolumità personale in una grave sottovalutazione dello scenario di impiego e dell’enorme divario tra il numero degli operatori stessi e gli oppositori alle disposizioni dell’Autorità” – continua DI LORENZO - .” A 5 squadre del Reparto Mobile, sulle 6 inviate sul posto e distolte dal servizio allo stadio Meazza, è stata data la disposizione di entrare all’interno del capannone, privo di illuminazione e alterato dalla musica assordante al fine di interrompere la musica e disperdere i convenuti, oltre 1.500 persone”
“Da tale decisione è scaturita oltre un’ora di gravi scontri che hanno visto i convenuti, in stato di alterazione psicofisica per l’abuso di alcol e droghe, aggredire con bottiglie, pietre, bastoni ed ogni genere di oggetto trasformato in arma contundente gli operatori del Reparto Mobile, con gli esiti conosciuti” – insiste DI LORENZO “ Delle due squadre di Torino quella inviata all’interno è stata completamente annientata e l’altra ha dovuto battagliare all’esterno per evitare la totale distruzione dei mezzi della Polizia”
“ Abbiamo già scritto al Ministero dell’Interno ed al Questore di Milano per invocare maggior attenzione nell’impiego del personale ed evitare scelte improvvide connotate da una grave sottovalutazione dei rischi per l’incolumità fisica degli operatori del reparto Mobile” – conclude – “Ai nostri ragazzi rivolgiamo la nostra più forte solidarietà e la promessa di assistenza legale per la costituzione di parte civile nelle eventuali azioni giudiziarie che saranno intraprese nei confronti degli arrestati e denunciati”

 



venerdì 26 ottobre 2012

PENSIONI: meno sicurezza con polizia più vecchia.

PENSIONI: SINDACATI PS, MENO SICUREZZA CON POLIZIA
PIU' VECCHIA (AGI) - Roma, 26 ott. - L'esecutivo "sta incidendo
radicalmente sulle strutture della sicurezza: blocco del turn over e
polizia piu' vecchia sono una miscela pericolosa che indebolisce il
sistema Paese". Ad affermarlo sono Enzo Marco Letizia, segretario
nazionale dei funzionari di polizia, e Giuseppe Tiani, segretario
nazionale del Sindacato italiano appartenenti polizia. "E' inutile nasconderlo
- concludono - c'e' necessita' di un governo politico".
(AGI)


PENSIONI: SINDACATI PS, MENO SICUREZZA CON POLIZIA
PIU' VECCHIA (2) (AGI) - Roma, 26 ott. - "Il Consiglio dei ministri che oggi ha approvato il regolamento del nuovo sistema pensionistico per il personale delle forze dell'ordine e delle forze armate - spiegano Letizia e Tiani - ha ignorato, al pari della Fornero, che la sicurezza dei cittadini non puo' essere assicurata nelle emergenze da ultra sessantenni ed ha trascurato che l'eta' media dei poliziotti salira' ogni anno sempre di piu' oltre il limite di guardia. Oggi e' di 42 anni, nel 2012 sara' di 43, nel 2014 di 44, nel 2015 di 45 e cosi' via". "I professori di questo governo - denunciano - sono dei pessimi alunni che non hanno compreso cosa sono i servizi di ordine pubblico in un clima di gravi tensioni sociali; ignorano, altresi', il lavoro delle volanti espletato con qualsiasi tempo in condizioni di emergenza, non conoscono il servizio degli Uffici immigrazione sia quando si accompagnano clandestini alla frontiera sia quando si fronteggiano rivolte di extracomunitari, forse pensano che non pesi stare ore e ore in sala intercettazione per poi correre a fare pedinamenti in qualsiasi ora per incastrare pericolosi criminali

(AGI)

 Pensioni: sindacati, con polizia piu' vecchia indebolita sicurezza (ASCA) -
 Roma, 26 ott - Il Consiglio dei Ministri che oggi ha approvato il regolamento del nuovo sistema pensionistico per il personale delle Forze dell'Ordine e delle Forze Armate ha ignorato, ''al pari della Fornero che la sicurezza dei cittadini non puo' essere assicurata nelle emergenze da ultra sessantenni ed ha trascurato che l'eta' media dei poliziotti salira' ogni anno sempre di piu' oltre il limite di guardia''. A denunciarlo sono Giuseppe Tiani e Enzo Marco Letizia, rispettivamente segretari del Siap e dell'Anfp. Oggi, si ricorda, l'eta' media degli appartenenti alle forze dell'ordine e' di 42 anni, mentre nel 2012 sara' di 43, nel 201- 4 di 44, nel 2015 di 45. ''I professori di questo Governo sono dei pessimi alunni che non hanno compreso cosa sono i servizi di ordine pubblico in un clima di gravi tensioni sociali, ignorano, altresi', il lavoro delle volanti espletato con qualsiasi tempo in condizioni di emergenza, non conoscono il servizio degli Uffici Immigrazione sia quando si accompagnano clandestini alla frontiera sia quando si fronteggiano rivolte di extracomunitari a cui non viene concesso il permesso di soggiorno o l'asilo politico'' aggiungono Tiani e Letizia. ''Questo Governo sta incidendo radicalmente sulle strutture della sicurezza, infatti blocco del turn over e Polizia piu' vecchia sono una miscela pericolosa che indebolisce il sistema Paese. E' inutile nasconderlo - si conclude - c'e' necessita' di un Governo politico''.

Dal Consiglio dei Ministri: LE ULTIMISSIME SULLE PENSIONI DEI POLIZIOTTI

Oggi in Consiglio dei Ministri si è pronunciato sul regolamento di armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico. Grazie alle battaglie del sindacato, siamo riusciti ad evitare le pesanti previsioni che intendevano abrogare alcuni diritti

 Il Consiglio dei Ministri di oggi, tra le altre materie, si è pronunciato su “ARMONIZZAZIONE DEI REQUISITI DI ACCESSO AL SISTEMA PENSIONISTICO”; di seguito riportiamo uno stralcio del comunicato stampa del Governo: “Su proposta del Ministro del Lavoro, il Consiglio ha approvato il regolamento per armonizzare i requisiti di accesso al nuovo sistema pensionistico per le categorie professionali che hanno requisiti diversi rispetto a quelli in vigore nell’assicurazione generale obbligatoria. Si tratta, in particolare, del comparto difesa-sicurezza, Vigili del fuoco e soccorso pubblico e di iscritti a fondi Inps, ex-Enpals e ex-Inpdap. Vengono gradualmente incrementati i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia del personale militare delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, le Forze di polizia a ordinamento civile e i Vigili del fuoco, nel rispetto delle peculiarità ed esigenze di queste categorie. È importante osservare che, anche a seguito dell’intervento normativo in questione, i lavoratori dei settori interessati mantengono comunque condizioni e requisiti di accesso al sistema pensionistico tipici delle loro carriere. Passando alle novità di interesse per gli iscritti ai fondi Inps, ex-Enpals ed ex-Inpdad, si osserva che per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere è previsto l’aumento di un anno, da 55 a 56, dell’età pensionabile di vecchiaia, mentre per l’accesso alla pensione anticipata il requisito minimo contributivo è di 37 anni e due mesi per il 2013, e di un ulteriore mese per il 2014. Disposizioni di armonizzazione sono dettate per ulteriori categorie di lavoratori, fra cui quelli iscritti al fondo dello spettacolo, nonché per gli spedizionieri doganali e per i lavoratori del settore marittimo. Lo schema di regolamento passa ora all’esame delle competenti Commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato”.
Grazie alle battaglie del sindacato, siamo riusciti ad evitare le pesanti previsioni che intendevano abrogare i diritti di seguito indicati che abbiamo salvaguardato:
  • il beneficio previsto dall’art. 3 comm. 7, d.lgs. 165/97 in merito al montante individuale dei contributi, che sarà determinato dall'incremento di un importo pari a 5 volte la base imponibile dell'ultimo anno di servizio, il c.d. moltiplicatore;
  • il beneficio stabilito dall’art. 4 comma 3 del medesimo decreto (maggiorazione della base pensionabile c.d. 6 scatti ), che attribuisce in aggiunta alla base pensionabile definita ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503, all'atto della cessazione dal servizio da qualsiasi causa determinata, con esclusione del collocamento in congedo a domanda , il beneficio in argomento opera solo per la pensione di vecchiaia;
  • la maggiorazione dei periodi di servizio, il c.d. “scivolo”
Resta aperta la battaglia per quanto riguarda l’applicazione della maggiorazione dell’età legata al criterio dell’aspettativa di vita per la quale sono previsti il parere del Consiglio di Stato ed il parere vincolante delle Commissioni Parlamentari, occasione in cui il Sindacato metterà in campo ogni energia disponibile per tutelare le nostre ragioni; criterio che, oggettivamente, reputiamo non possa applicarsi in quanto svincolato dal riconoscimento del nostro lavoro.
Non ci fermeremo e reagiremo con forza poiché resta in campo la problematica del gap generazionale, il c.d. scalone, per l’accesso alle pensioni di anzianità e vecchiaia.

La Segreteria Nazionale SIAP

martedì 23 ottobre 2012

Il SIAP dà voce alla base e dal cuore della Polizia sul territorio, LA QUESTURA, urla la rabbia dei POLIZIOTTI.

Contro un Governo arrogante, che oltre a non voler comprendere il ruolo della sicurezza nel Paese, non conosce il lavoro di poliziotti, militari e vigili del fuoco, si ostina a non ascoltarli ed a negare il confronto, anche a Torino il SIAP ha dato voce alla rabbia di chi ogni giorno tra mille difficoltà svolge ben più del suo dovere.
DALLA QUESTURA, CUORE DELLA POLIZIA TORINESE, IL SIAP E' LA VOCE DEI POLIZIOTTI.
 

lunedì 22 ottobre 2012

Legge di stabilità, spending review e trattamento pensionistico. MARTEDI' ASSEDIAMO LA QUESTURA, le ragioni del SIAP sui media.

Legge di stabilità, spendigng review e pensioni. Siap assedia la Questura.

 “Martedì dalle 10 alle 13 assedieremo la Questura – annuncia Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato –. Insieme ai colleghi del Silp-Cgil, Coisp e Associazione Nazionale Funzionari, per la Polizia, e dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali della Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco alzeremo la voce per far sentire il grido di dolore della Sicurezza che sta morendo per colpa delle scelte miopi e scellerate di questo governo".

“L'attività degli operatori di Polizia, gravata da costanti sacrifici tesi a garantire l'efficacia dei servizi di sicurezza ed il mantenimento dell'ordine pubblico, richiede un'alta professionalità e competenze specifiche che mal si conciliano con le misure previdenziali che il governo intende adottare” – specifica DI LORENZO – “Con la legge di stabilità 2013, predisposta in questi giorni e in corso di approvazione da parte del parlamento, il governo continua a creare penalizzazioni e danni nel pubblico impiego e, quindi, anche nel comparto sicurezza. La sicurezza dei cittadini e l’incolumità dei poliziotti sarà messa in pericolo dai provvedimenti che il governo intende attuare, senza conoscerne l’incidenza sull’efficienza e sull’efficacia del sistema sicurezza del paese. Noi non possiamo accettarlo, sopratutto nell’interesse dei cittadini”.

"Abbiamo denunciato più volte come i cittadini verranno puniti due volte: dai tagli a beni e servizi e dalla mancanza di sicurezza . La polizia a Torino e nel Paese sarà in ginocchio. La realtà è sotto gli occhi di tutti: situazioni gravissime con Commissariati al di sotto del limite di guardia, quali Rivoli e San Secondo, con organici intorno alle 30 unità ed altri di “frontiera” quali Barriera Milano, Barriera Nizza, Mirafiori, San Donato e Dora Vanchiglia con organici  assolutamente insufficienti ad affrontare le problematiche di zone certamente non residenziali abitate da oltre decine e decine di migliaia di persone ciascuna. Da luglio del 2010 6 Commissariati su 9 non hanno più il servizio di volante sulle 24 ore, con una drastica riduzione del controllo del territorio ed un aumento del rischio per i poliziotti. Basti pensare che, non di rado, ci sono stati dei sabato e domenica notte con sole 4-5 volanti in tutta la città” – insiste DI LORENZO –“ A tutto questo, più in generale, aggiungiamo l’invecchiamento dell’età media del personale in servizio, stabilito a tavolino, per racimolare ancora qualche spicciolo dalle tasche di chi è già ridotto sotto il limite di guardia”.

“Cosa se ne fa la società di poliziotti ultrasessantenni che dovrebbero tutelarli in servizi di volante e ordine pubblico?” – conclude DI LORENZO – “Scuola, Sanità e Sicurezza pubblica sono i tre  pilastri su cui si fonda una società veramente libera e democratica ma queste, pezzo dopo pezzo, vengono smantellate da burocrati con la calcolatrice che non tengono conto del bene comune. Ai cittadini chiediamo di comprendere le ragioni della nostra protesta e di starci vicini: la nostra lotta è anche la loro lotta, perché senza sicurezza perdiamo tutti.

mercoledì 17 ottobre 2012

Fatti di Cittadella. La poesia di un collega per far riflettere chi nella Polizia ha visto il male e non il bene comune per cui tutti noi operiamo.


Un gesto di pace...

Tu incapace
di capire il male
ora vestito da adulto immaturo..

Tu ferito
graffiato..violentato..
tra carte bollate e note stonate..

Tu tradito
da chi ti ha voluto
ed ora ti ignora.. oltre ogni storia..

Tu smarrito
tra uomini in divisa
senza capire che vengono in pace..

Ed ora..
dimenticando il triste passato
uniti ascoltiamo la voce di un pianto..

Un futuro migliore
nel segno di un essere maturo
oltre ogni rancore.. un gesto di pace….




BENEDETTO ACCOGLI( Ispettore di Polizia )
OTTOBRE 2012

DEDICATA A TUTTI I BAMBINI CONTESI….. E NON CAPITI….  

martedì 16 ottobre 2012

17 condanne al processo per gli incidenti al G8 universitario del 19 maggio 2009. La soddisfazione del SIAP Torino.



Comunicato stampa del 16 ottobre 2012     


Oggetto: Scontri al G8 universitario del 19 maggio 2009.
               Le condanne dimostrano serietà e capacità dell’attività info investigativa
               delle forze di Polizia.


              
“Siamo molto soddisfatti delle 17 condanne, su 18 richieste, per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale nei gravissimi incidenti del 19 maggio 2009”– dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Ricordando che queste si aggiungono alle 29 già comminate per lo stesso motivo, ma in altro processo, evidenziamo la grande professionalità di tutti quei colleghi, soprattutto della Digos e Scientifica, che hanno svolto le indagini e documentato in modo ineccepibile la commissione di reati gravissimi . Per questo li ringraziamo” .
“Non dimentichiamo una delle giornate più nere per l’ordine pubblico a Torino” – continua  DI LORENZO – “ Quel giorno il bilancio degli scontri davanti al Castello del Valentino tra le forze dell'ordine e i manifestanti che protestavano contro il G8 dei rettori fu di diciannove feriti di cui alcuni molto gravi, tutti tra le forze di Polizia”.
 “ Questa sentenza, anche se di primo grado, restituisce un po’ di serenità agli operatori delle forze di Polizia, che hanno spesso la sensazione di essere dimenticati dallo Stato,  e stabilisce una verità su avvenimenti sempre identici tra loro per modalità e protagonisti ” – conclude DI LORENZO – “ Anche questa volta è stato dimostrato che gli autori di queste violenze sono sempre i soliti professionisti che intenderebbero imporre una loro visione del mondo spiegata a colpi di pietre, bombe carta e bombe molotov contro le donne e gli uomini in divisa”.

Mozione: Sblocco Turn Over - Una Tantum - FUG - D.I.A.

Pubblichiamo la mozione parlamentare presentata e discussa alla Camera dei Deputati, in merito allo sblocco del turn over e all'utilizzo dei fondi del FUG al fine di integrare le somme necessarie alla corresponsione del 100% degli assegni una tantum per gli anni 2012 e 2013; tale attività è frutto della buona politica sindacale nell'attività di relazione tra il sindacato e i gruppi parlamentari più sensibili, non solo ai temi della sicurezza, ma anche alle condizioni di lavoro e al trattamento economico dei poliziotti e degli operatori del Comparto. Come noto il S.I.A.P. da tempo ha scelto di sostenere le istanze e le problematiche dei poliziotti in tutte le sedi, anche oltre quelle più strettamente connesse all'attività del sindacato, considerato - come a tutti noto - il difficile momento che viviamo. Inoltre la progettualità sviluppata in seno alle riunioni del Forum Sicurezza in cui abbiamo creduto sin dalla prima ora della sua istituzione, sta iniziando a produrre i suoi effetti sulle politiche generali delle materie che interessano il nostro lavoro.

L'on.le Fiano, primo firmatario insieme agli on.li Rosato, Parisi, Naccarato, Bressa, Minniti, Villecco ed altri hanno presentato una mozione alla Camera dei Deputati che impegna il Governo a sbloccare il turn over, a utilizzare prioritariamente per il 2012 e 2013 le risorse disponibili sul Fondo Unico Giustizia per la corresponsione degli assegni una tantum.
La Camera,
premesso che:
le mafie, giovandosi della crisi di liquidità dovuta alla negativa congiuntura economica, stanno sviluppando ancor più il proprio profilo criminale nelle realtà di tutto il Paese secondo una logica predatoria, come ben evidenziato nella relazione al Parlamento del 2011 dai servizi di sicurezza e informazione;
soggetti e gruppi di matrice eversiva sfruttano il disagio sociale, conseguente alla crisi economica che sta investendo il nostro Paese, per innalzare il livello di scontro con le istituzioni, come, peraltro, dimostrato dall'attentato compiuto a Genova, nel mese di maggio 2012, ai danni dell'ingegner Roberto Adinolfi, dirigente Ansaldo, e dalle precedenti campagne di invio di pacchi e lettere bomba;
centinaia di uomini sono impegnati quotidianamente in Val di Susa per assicurare la tutela dei cantieri finalizzati alla realizzazione di una linea ferroviaria di alta velocità sulla tratta Torino- Lione;
migliaia di donne e uomini delle forze dell'ordine sono impegnati quotidianamente per garantire l'ordine pubblico nelle centinaia di manifestazioni di protesta o di disagio connesse alla crisi economica che si svolgono in tutta Italia, come, per esempio, nell'ultima manifestazione di lavoratori dell'Alcoa a Roma;
migliaia di donne e uomini del soccorso pubblico sono quotidianamente impegnati nelle emergenze grandi e piccole del nostro Paese, con professionalità e abnegazione eccezionali ed in condizione di grandissime ristrettezze materiali; 

il blocco delle assunzioni previsto dall'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 95 del 2012 determinerà una riduzione in tutti i Corpi dello Stato appartenenti ai comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico;
nelle sole forze del comparto sicurezza questo significherà la diminuzione di oltre 18.000 unità nel triennio, con ricadute negative anche sull'innalzamento dell'età media delle donne e degli uomini delle forze dell'ordine;
la lotta alle mafie, la garanzia dell'ordine pubblico, la capacità e la possibilità di intervento rapido per il soccorso pubblico e la promozione della legalità equivalgono ad un investimento per aumentare la competitività, la crescita e lo sviluppo economico del Paese, nonchè la sicurezza dei cittadini, che è precondizione per il mantenimento della fiducia nelle istituzioni;
i commi 1 e 21 dell'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, prevedono per il triennio 2011-2013, rispettivamente, il divieto di superare il trattamento economico ordinariamente spettante per l'anno 2010, anche con riferimento all'assegno funzionale, al trattamento economico superiore correlato all'anzianità di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado, agli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, previsti per il personale delle forze di polizia ed armate, e il congelamento degli effetti economici delle progressioni di carriere, dei meccanismi retributivi per classi e scatti e degli adeguamenti annuali per il personale dirigente delle forze di polizia e delle stesse Forze armate;
il legislatore, tenendo conto della specificità del comparto della sicurezza e della difesa e del soccorso pubblico, in sede di conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, ha istituito, all'articolo 8, comma 11-bis, un fondo di 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012, destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle forze di polizia e delle Forze armate, interessato alle disposizioni del blocco del trattamento economico di cui ai citati comma 1 e 21 dell'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78;
dopo ripetute manifestazioni sindacali, il legislatore ha previsto, con l'articolo 1 del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2011, n. 74, l'incremento del citato fondo di 115 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2011-2012 e 2013, ed ha esteso la destinazione del medesimo fondo al finanziamento di assegni una tantum, in favore del personale interessato alla corresponsione delle relative indennità, bloccate dall'articolo 9, commi 1 e 21, del decreto-legge n. 78 del 2010;
l'istituzione del citato fondo è finalizzata, come emerge anche dal dibattito parlamentare relativo ai due decreti-legge sopra richiamati e dagli impegni assunti dal Governo, ad assicurare al personale interessato una compensazione economica conseguente agli effetti relativi all'applicazione del congelamento di alcuni elementi retributivi, di cui ai citati commi 1 e 21 dell'articolo 9 del decretolegge n. 78 del 2010;
i fondi disponibili per l'anno 2011 sono stati sufficienti per assecondare tutte le esigenze del personale, che ha maturato i requisiti per la corresponsione delle indennità cosiddette «congelate» nello stesso anno 2011, mentre le somme disponibili del sopra citato fondo sono del tutto insufficienti per gli anni 2012 e 2013;
in merito, in sede di conversione del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, il legislatore, all'articolo 1, comma 2, per reperire le somme necessarie al soddisfacimento delle esigenze, ha previsto espressamente l'impiego delle risorse utilizzabili del fondo unico per la giustizia;
nella versione originaria della legge di stabilità per il 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 183) fu prevista l'abrogazione del trattamento economico accessorio per il personale della direzione investigativa antimafia;
dopo una seria azione di protesta di detto personale, il Parlamento, mostrando di aver ben compreso i gravi effetti sulla funzionalità della struttura investigativa, accolse parzialmente le istanze del personale, non cancellando il trattamento accessorio, ma riducendo di circa il 65 per cento lo stanziamento per il 2012;
in nessun altro contesto si è mai operato un taglio così forte sugli stipendi, tanto è vero che il personale in servizio presso gli uffici dei vari corpi di polizia continuano a percepire indennità specifiche in ragione dell'appartenenza ai medesimi uffici;
in attuazione del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, che ha previsto per il Ministero dell'interno una riduzione di spesa, per il 2013 e per gli anni successivi, di 131 milioni di euro, è stato inopinatamente disposto un ulteriore taglio al trattamento economico accessorio del personale della direzione investigativa antimafia, di circa 2 milioni di euro, nonostante la consistente decurtazione operata sullo stesso emolumento nel 2011;
per fare ciò è stato necessario modificare la scheda del piano di formazione del relativo capitolo 2673 da «spesa obbligatoria», in quanto rientrante nella categoria dei redditi da lavoro dipendente, come correttamente riportato nella scheda del capitolo 2673 del 2012, a «spesa non obbligatoria»;
successivamente, a seguito dell'interessamento del Ministro dell'interno, è stata reintegrata la somma di 2 milioni di euro, ma è stata mantenuta la dizione «onere giuridicamente non obbligatorio»,

impegna il Governo:
ad assumere iniziative per reperire i fondi necessari a garantire l'assunzione di nuovo personale nei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, sbloccando totalmente il limite previsto dal blocco del turn over al 20 per cento per il triennio 2012/2014; 
ad attribuire priorità all'utilizzo per il 2012 e il 2013 delle risorse disponibili sul fondo unico per la giustizia, per incrementare il fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, destinato alla corresponsione di assegni una tantum ai sensi dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, al personale delle Forze armate, delle forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonchè ad avviare le procedure amministrativo-contabili per la  corresponsione del medesimo assegno una tantum relativo all'anno 2012;
a classificare il trattamento economico aggiuntivo per il personale della direzione investigativa antimafia nella sua formulazione originaria di «spesa avente carattere obbligatorio», trattandosi di redditi assimilabili a quelli da lavoro dipendente, e a reintegrare la somma destinata al pagamento dello stesso pari a quelle stanziate fino alla data del 31 dicembre 2011.
(1-01140) «Fiano, Rosato, Arturo Mario Luigi Parisi, Naccarato, Bressa, Minniti, Villecco Calipari,
Recchia, Touadi, Orlando, D'Alema, Tullo, Franceschini, Rossomando, Peluffo, Laganà Fortugno, Esposito, Garavini, Veltroni".