martedì 30 luglio 2013

Si indaga sull'ala militare dei NoTav per terrorismo e sovversione. Il SIAP Torino su LaStampa cartaceo e online.

La Stampa -Cronaca di Torino 30 luglio 2013


IL SIAP HA INCONTRATO IL MINISTRO ALFANO - IL DOCUMENTO.

Dopo le numerose sollecitazioni del Sindacato dei Poliziotti, la massiccia sensibilizzazione attraverso le lettere inviate a tutti i gruppi parlamentari, i comunicati stampa, i lanci di agenzia, e non ultima la manifestazione del 18 luglio u.s. a Roma, il S.I.A.P. è stato convocato dal Ministro dell’Interno Alfano il giorno 29 luglio u.s.

 

 

Il documento integrale che la delegazione del SIAP ha consegnato al MInistro dell'Interno Angelino ALFANO: http://www.siap-polizia.org/uploads/docs/documento_consegnato_incontro-ministro115721.pdf

 

 

 

 

lunedì 29 luglio 2013

No Tav, perquisizioni e avvisi di garanzia per finalità terroristiche o eversione. Il comunicato stampa del SIAP Torino.



Comunicato stampa del 29 luglio 2013         


Oggetto: NoTav, accuse per terrorismo e sovversione logica conseguenza della deriva estremistica dell’ala militare del movimento

"Non è con sorpresa né con entusiasmo che accogliamo le accuse di terrorismo e sovversione nei confronti dell’ala militare del movimento no tav che ha cercato, a più riprese, la vittima tra le forze di Polizia e le maestranze che lavorano al cantiere” – commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “E’ soltanto la logica conseguenza della deriva estremistica che i teorizzatori della rivolta contro lo Stato hanno potuto fino a qui mettere in pratica con continui attentati e assalti paramilitari.”

“Siamo stati i primi, già due anni or sono, all’indomani dell’assalto al cantiere che provocò oltre 200 feriti tra le forze di Polizia, a lanciare l’allarme su intenti e modalità dal chiaro intento terroristico  ” – continua DI LORENZO - ”Ma non per questo ci sentiamo di esultare per lo storico salto di qualità nelle accuse che, nel darci ragione, confermano gli scenari più foschi e preoccupanti anche per il futuro” .

 “Ciò che dovrebbe far riflettere sono le reazioni a tratti inconsulte di esponenti politici, locali e non, che gridano alla provocazione per le indagini giudiziarie che stanno facendo luce su disegni criminosi che rimandano ai periodi più bui del nostro Paese” - conclude DI LORENZO – “ Servirebbe a tutti un serio esame di coscienza per ritrovare un equilibrio che consenta di comprendere la differenza tra opposizione e puro esercizio di violenza. Crediamo, purtroppo, che l’ideologia non abbia ancora ceduto il passo al senso dello Stato ed al dovere istituzionale che dovrebbe essere insito in chi ricopre cariche pubbliche, quali esse siano”.

Ufficio Ricezione Denunce della Questura. L'intervento del SIAP Torino circa la grave carenza di organico che mette a rischio l'efficenza dell'Ufficio e provoca ricadute professionali e personali sui colleghi della Divisione Anticrimine.


mercoledì 24 luglio 2013

IL SIAP HA INCONTRATO IL CAPO DELLA POLIZIA

Nella giornata del 23 luglio la Segreteria Nazionale del S.I.A.P. ha incontro il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Prefetto Pansa, in presenza anche del Direttore dell’Ufficio Rapporti Sindacali. La delegazione del S.I.A.P., guidata dal Segretario Generale Tiani, dopo i saluti di rito e la presentazione della squadra S.I.A.P., ha enucleato le varie problematiche che affliggono la categoria, riassunte in un documento consegnato al Capo della Polizia.

 

In estrema sintesi, è stato richiesto il Suo autorevole impegno affinché venga scongiurata la proroga del Blocco contrattuale per il 2014 (considerato che gli stipendi dei poliziotti sono bloccati dal 2009), così come è stata ipotizzata la medesima proroga per il pagamento degli assegni di funzione, scatti e parametri apicali, etc. A tale proposito è stato chiesto un suo intervento sul Governo affinché siano utilizzate le risorse disponibili del FUG, per il pagamento al personale degli assegni una tantum per gli anni 2012 e 2013 (sono stati liquidati il 46% per il 2012 e per il 2013 gli attuali fondi permetteranno il pagamento di poco più del 10%, cosiddetto Fondo di Perequazione).
Abbiamo, altresì, sottolineato la necessità di un intervento finalizzato ad un provvedimento di riordino delle carriere, che si interfacci con l’ipotesi di riorganizzazione degli Uffici della Polizia di Stato. Lo stesso dicasi per la necessità di sbloccare sia i concorsi esterni, con un sistema di arruolamento che non può passare attraverso il meccanismo di selezione dei concorsi riservati ai VFB, e bandire i concorsi interni secondo le vacanze di ruolo di ogni anno. A seguito dei ritardi nella gestione dei concorsi, macroscopico è il danno arrecato al personale del ruolo agenti/assistenti, tant’è che a fronte di circa 62.000 unità in ruolo 42.000 sono Assistenti Capo. Indifferibile trovare adeguata soluzione a tale problematica.
Contestualmente è stata rivendicata la necessità oggettiva di separare il Comparto Sicurezza da quello della Difesa considerato che tale modello organizzativo del Comparto non consente più di gestire in maniera adeguata sia le problematiche di tutela del personale sia quelle di organizzazione della nostra Amministrazione. In tal senso si rende opportuna l’istituzione della Commissione Parlamentare Affari Interni, al fine di poter affrontare in una più idonea sede parlamentare tutte le problematiche afferenti le politiche legislative in materia di Sicurezza e del personale.
La situazione economico-sociale del Paese sta sempre più concretizzandosi in tensioni sociali che vedono i poliziotti sempre più impegnati in servizi a tutela dell’ordine pubblico nelle piazze e che di conseguenza espongono questi ultimi a rischi per la propria incolumità fisica, i quali tra l’altro non godendo di adeguate forme di tutela sono esposti sempre più anche a contestazioni di natura giudiziaria e amministrativa. A tale proposito abbiamo chiesto con determinazione maggiori tutele giuridiche anche per il personale che effettua il controllo del territorio e che non ha l’equipaggiamento idoneo per evitare lo scontro fisico, mediante della legislazione che preveda delle scriminanti (in parte già previste per i servizi di O.P. ma spesso ignorati dalla Magistratura), per particolari situazioni operative e che non vuol significare immunità in caso di provati abusi. E’ stato chiesto, inoltre, la fattiva applicazione dell’Istituto contrattuale della tutela legale che, sebbene contrattualmente prevista, a tutt’oggi non viene attuata, così come abbiamo rivendicato un ruolo maggiore del Sindacato sul Fondo Assistenza del Personale, anche al fine di istituire una vera e propria Cassa Sanitaria in favore dei dipendenti.
Abbiamo sollecitato la revisione dell’attuale regolamento di disciplina e di servizio, oramai anacronistici; a parere del S.I.A.P. si rende necessaria anche una riorganizzazione e relativo potenziamento degli Uffici di Polizia sul territorio che sia confacente alle reali esigenze e carichi di lavoro delle diverse aree geografiche. Abbiamo anche sollecitato un autorevole intervento del Capo della Polizia per la condizione lavorativa del personale impiegato nei vari Centri di Accoglienza, quasi quotidianamente impiegati per sedare delle vere e proprie sommosse, ed affinché siano impiegati con dei moduli operativi chiari che ne salvaguardino l’incolumità, oltre al potenziamento degli organici impiegati in tali servizi.
Il Capo della Polizia, dopo un confronto cordiale e costruttivo, ha fatto proprie le richieste e le criticità segnalate dal SIAP, compresa la necessità di aumentare il salario dei Poliziotti assolutamente sottopagati rispetto all’attività ed al rischio professionale.
Consapevoli che determinate problematiche non potranno essere sanate a breve, ha garantito l’interessamento sulle tematiche oggetto del confronto e contenute nel documento consegnatogli.

La Segreteria Nazionale

 

sabato 20 luglio 2013

Nuovi scontri al cantiere Tav, anche la politica riprende le dichiarazioni del SIAP.



Comunicato stampa SIAP Torino del 20 luglio 2013 h. 9,15         
Oggetto: Tav: scontri Val Susa, a chi giova tenere aperta la palestra dei violenti?

“Dopo i nuovi incidenti di ieri sera  e stanotte è ormai chiaro che la Val Susa è considerata una palestra per violenti di tutta Europa” – commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Si sono dati pubblico appuntamento a cui si sono presentati armati di molotov, razzi e bombe carta intenzionati a fare male e tutto ciò in Italia gli viene permesso ormai da due anni.”

“Quello che vorremmo sapere, a questo punto, è a chi giova lasciare aperta la sala giochi degli aspiranti terroristi ” – continua DI LORENZO - ”Ormai ogni persona comune si domanda perché lo Stato sperpera una somma di denaro enorme per difendere un cantiere minacciato da una manciata di violenti senza prendere decisioni drastiche per fermare tutto questo” .

 “Chi vuole consentire che, dopo due anni, il campo di addestramento per anacronistici ribelli sia ancora attivo?” – ancora DI LORENZO –“Quello che ci è insopportabile è che, sulla pelle dei poliziotti, si pensi di continuare a permettere l’eterna esistenza di una valvola di sfogo che tiene impegnati i teppisti e che distrae l’opinione pubblica da problemi ben più gravi.

 “Le modalità dell’attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all’indirizzo delle forze di Polizia, uscite dal cantiere per impedire il solito assedio, non lasciano spazio ad interpretazioni circa l’intenzione di uccidere, e questo è terrorismo” – continua DI LORENZO – “ Al terrorismo,quindi, bisogna rispondere con modalità e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione per chi mette a repentaglio la vita degli altri, siano essi lavoratori del cantiere o appartenenti alle Forze di Polizia”.

“L’estate è appena cominciata sotto i peggiori auspici” - conclude DI LORENZO – “ Chi ha le massime responsabilità istituzionali, comprese quelle della vita dei propri uomini in divisa,  deve essere chiamato ad assumerle adottando le idonee misure per la tutela dell’ordine e sicurezza pubblica. Nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai nostri uomini feriti questa notte chiediamo, con forza, che si vieti in tutta la Val di Susa ogni altra iniziativa finalizzata all’assalto al cantiere”.

INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE SIAP GIUSEPPE TIANI
 
TAV: SINDACATI POLIZIA, SITUAZIONE A RISCHIO ALFANO INTERVENGA TIANI (SIAP), AGGREDIRE POLIZIOTTI DI NOTTE E' UN ATTO DI TERRORISMO Roma, 20 lug. (Adnkronos) - La notte di guerriglia in Val di Susa e' l'ennesimo segnale di una situazione che ha potenzialita' dirompenti, e che rischia di creare manifestazioni di violenza ancora piu' gravi e difficili da gestire. A rinnovare l'allarme, dopo i nuovi episodi di scontri tra No tav e forze dell'ordine intorno al cantiere dell'alta velocita' di Chiomonte, i sindacati di polizia che, interpellati dall'Adnkronos, avvertono la politica e gli amministratori della zona: il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, si interessi personalmente della questione perche' senza un rafforzamento del presidio della valle si rischiano atti sempre piu' pericolosi di eversione e di vero e proprio terrorismo. A chiamare direttamente in causa il titolare del Viminale e' Giuseppe Tiani, segretario del Siap, Sindacato italiano appartenenti polizia, che rivolge un appello ad Alfano ''perche' si occupi direttamente della situazione in val di Susa, specialmente quando le violenze sono indirizzate agli uomini che rappresentano lo Stato. Quindici poliziotti feriti vuol dire che siamo a livello di scontro civile. Una situazione che non puo' piu' essere tollerata'', denuncia. E definisce il ministro ''distratto'', anche per non avere ancora incontrato le organizzazioni sindacali. ''Siamo fortemente preoccupati per atti sempre piu' frequenti e incisivi anche nelle metodologie di attacco, perche' aggredire poliziotti di notte e' un atto di terrorismo - sottolinea - Non vorremmo che questo, in un momento di drammatica crisi economica, diventi un esempio per convogliare il disagio sociale''. Inoltre, evidenzia il sindacalista ''le fibrillazioni interne alla maggioranza rafforzano i gruppi che usano la violenza, che cresce ogni volta che c'e' instabilita' politica''. (segue) (Sin/Ct/Adnkronos) 20-LUG-13 18:14 NNNN  
 

Tav: Lupi, e' opera strategica e violenza non ha un futuro

Roma, 20 lug. - (Adnkronos) "La risposta delle istituzioni all'inaccettabile attacco di questa notte contro la Tav sara' decisa e ferma come quella delle forze dell'ordine, alle quali va tutta la mia solidarieta' e il mio plauso. I tentativi di guerriglia, una sorta di assurda campagna estiva, di un movimento che non sembra aver piu' ragioni se non la violenza cieca non hanno futuro". Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi commentando gli attacchi della scorsa notte contro il cantiere Tav. "La Tav - aggiunge Lupi - e' un'opera strategica per l'Italia e per l'Europa decisa democraticamente e lo Stato non indietreggera' di un millimetro dalla sua difesa e dalla volonta' di realizzarla".
(20 luglio 2013 ore 11.16)

Tav: Bubbico, atti di violenza intollerabili non fermeranno l'opera

Roma, 20 lug. (Adnkronos) - ''Atti di violenza intollerabili che non fermeranno la realizzazione dell'opera''. E' il commento del viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, agli scontri della notte scorsa avvenuti ai cantieri della Tav. ''Un plauso e un ringraziamento agli agenti e alle forze di polizia che con grande senso di responsabilita' e sacrificio stanno garantendo la sicurezza dei cantieri, nonostante i ripetuti attacchi di cui sono oggetto''. ''Violenze come quelle della notte scorsa non posso essere piu' accettate, la Tav rappresenta un'opera strategica per l'Italia e per l'Europa che sara' portata a termine come deciso. Credo sia giusto -aggiunge Bubbico- avere rispetto e ascoltare le esigenze degli abitanti della Val di Susa in merito alla realizzazione dell'alta velocita', cosa che peraltro si e' fatto e si sta facendo, ma ogni strumentalizzazione messa in atto da chi usa la Tav per compiere azioni violente sara' respinta con fermezza. La questione dell'ordine pubblico e della sicurezza e' prioritaria e agiremo perche' siano assicurati e rispettati''.
(20 luglio 2013 ore 11.48)

Tav: Alfano, gravissimi episodi di violenza ma lo Stato non si ferma

Roma, 20 lug. (Adnkronos) - ''Lo Stato non si ferma e non consente alcuna forma di intimidazione. Lo Stato non si ferma neanche di fronte ad attacchi di pura guerriglia come quelli avvenuti questa notte al cantiere Tav di Chiomonte''. E' quanto sottolinea il ministro dell'Interno Angelino Alfano. ''Si tratta di episodi gravissimi che, per modalita' e violenza, non possono definirsi manifestazioni di dissenso, ma sono dei veri e propri attacchi mirati alle Forze dell'ordine che sono al servizio dello Stato e che, anche questa notte, sono prontamente intervenute. Ringrazio, quindi -aggiunge Alfano- queste donne e questi uomini, impegnati ogni giorno per la sicurezza dei cittadini e del Paese ed esprimo vicinanza ai feriti, con l'augurio di una pronta guarigione'

Tav: Vitelli (Sc), risposta dello Stato sia ferma e decisa

Torino, 20 lug. (Adnkronos) - "L'attacco di questa notte contro la Tav richiama ancora una volta la politica e le istituzioni a fare quadrato attorno a un'opera strategica per lo sviluppo del Paese e alle Forze dell'ordine, cui va la nostra piu' sentita solidarieta' e riconoscenza''. Lo dichiara, in una nota, il deputato di Scelta Civica Paolo Vitelli in relazione agli attacchi di stanotte contro il cantiere Tav in Val Susa. ''La risposta dello Stato -prosegue Vitelli- deve essere ferma e decisa. Chi vorrebbe compromettere il destino di quest'opera pubblica si pone al di fuori del perimetro della democrazia e come tale va assicurato alla giustizia''. ''La realizzazione della Tav e' il frutto di una decisione democratica presa da una maggioranza parlamentare mai cosi' ampia -conclude- Occorre dunque contrastare simili iniziative con ogni mezzo. Ne va della nostra stessa democrazia, che non puo' continuare ad essere il bersaglio delle logiche anarchiche e violente di questi gruppuscoli di facinorosi".
(20 luglio 2013 ore 13.02)

Tav: Cota, atti vili, antidoto avanti con i lavori

Torino, 20 lug. - (Adnkronos) - "Bisogna stigmatizzare con decisione questi episodi di violenza, tutta la mia vicinanza va alle forze dell'ordine. La priorita'' e' tenere in sicurezza il cantiere, come si sta facendo, ma l'antidoto contro certi vili attacchi e' soprattutto andare avanti speditamente con i lavori". Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, in riferimento agli attacchi contro il cantiere della Torino-Lione di questa notte.
(20 luglio 2013 ore 13.32)

Tav: Esposito (Pd), ora pugno duro con i fermati

Torino, 20 lug. - (Adnkronos) - "Questa notte la Val di Susa e' stata svenduta ai peggiori antagonisti Italiani, Francesi, Greci ecc. Fino a quando potremo tollerare una situazione simile?". A chiederselo e' Stefano Esposito, parlamentare piemontese del Pd, dopo i disordini di questa notte in Valsusa. "E' sempre piu' chiaro come l'opposizione al treno - aggiunge - non c'entri piu' nulla con le violenze messe in campo da questi delinquenti, la loro e' una battaglia allo stato e come tale va repressa, senza esitazione alcuna. Nel rivolgere il mio plauso alle Forze dell'Ordine che hanno gestito la situazione in maniera professionale e magistrale, vorrei esprimere vicinanza agli agenti feriti ed un auspicio affinche' si utilizzi il pugno duro nei confronti dei fermati che, in diversi casi, erano gia' stati puniti con fogli di via non rispettati". "Mi chiedo come mai Francesco Richetto, vero mandante reo confesso dell'assalto di questa notte, possa rimanere a piede libero in un paese come l'Italia. Se vogliamo debellare questa forma di guerra allo Stato - conclude Esposito - dobbiamo "decapitare" i mandanti politici e le organizzazioni che li sostengono".
(20 luglio 2013 ore 15.48)   

Tav: Napoli (Pdl), Stato riportera' ordine in Val Susa

Roma, 20 lug. (Adnkronos) - "Il manipolo di vigliacchi che ha approfittato del buio per sferrare un attacco terroristico contro le Forze dell'Ordine che presidiano il cantiere di Chiomonte in Valle Susa e' la conferma che sulla Tav non c'e' piu' un dissenso concreto ma essa e' diventata invece un pretesto ideologico per trasformare la Valle Susa in un laboratorio di sovversismo e di guerriglia". Lo sostiene Osvaldo Napoli, esponente del Pdl e sindaco di Valgioie in Valle Susa. "Quanto e' accaduto stanotte - prosegue il primo cittadino - e' esattamente quanto era stato previsto la settimana scorsa su un sito delle frange anarchiche dove si annunciava un attacco allo Stato attraverso il blocco dei lavori nel cantiere Tav. Sono conti sbagliati. Lo Stato, come hanno ricordato i ministri Lupi e Alfano, riportera' l'ordine in Valle Susa e lo fara' rispettare. Con i mezzi che la legge consente e la situazione richiede. Dissi in tempi non sospetti che in Valle Susa si scorgevano segnali inquietanti che poco o nulla avevano a che fare con la contestazione alla Tav e molto, invece, con i residui del terrorismo. Purtroppo i fatti confermano quel timore". "Alle Forze dell'ordine e alle popolazioni della Valle non basta la nostra solidarieta'. Occorre mostrare una vicinanza anche fisica. Per questo - secondo Napoli - e' auspicabile quanto prima la visita di un rappresentante del governo e l'organizzazione di una marcia silenziosa a sostegno delle Forze dell'ordine e della legalita'".
(20 luglio 2013 ore 17.48)

Tav: Ghiglia (Fi), serve azione preventiva, vietare marce

Torino, 20 lug. (Adnkronos) - ''L'ennesima notte di violenza No-Tav ed il solito bollettino di guerra da 'day after', che questa volta parla di 15 agenti feriti e di un'autostrada rimasta chiusa per ore, confermano la necessita' di cambiare registro in Val di Susa''. Cosi' Agostino Ghiglia, portavoce piemontese di Fratelli d'Italia, stigmatizza il nuovo attacco al cantiere avvenuto a Chiomonte. ''E' inaccettabile che agenti, lavoratori e tutto il tessuto economico e sociale della Val di Susa siano continuamente e passivamente esposti ai brutali attacchi del mondo antagonista: considerate la armi usate e visti i danni procurati, chi partecipa a queste scorribande e' un potenziale assassino, e come tale va trattato''. Secondo Ghiglia ''occorre attuare un'azione preventiva di sicurezza: e' arrivato il momento di impedire quelle 'manifestazioni di democratico dissenso' che, naturalmente con metodi pacifici che contemplano l'uso di molotov, bombe carta e mortai, si pongono l'obiettivo di 'violare la zona rossa'''. ''Non c'e' e non ci puo' essere - conclude Ghiglia - liberta' di dissenso se cio' sfocia in fenomeni di guerriglia e di rivolta incontrollata: per questo proporremo una legge speciale volta ad inasprire le pene previste per chi viola la zona rossa delle grandi opere''.
(20 luglio 2013 ore 18.02)

Tav: Malan (Pdl), Grillo tace, suo silenzio incoraggia violenze

Roma, 20 lug. (Adnkronos) - ''Forse perche' troppo impegnato a godersi le meritate vacanze, il leader politico Grillo non ha trovato il tempo per dissociarsi dalle inaudite violenze scatenate in nome del No alla linea ferroviaria Torino-Lione, no che lui sostiene con molta determinazione in ogni sede. Il suo silenzio, proprio perche' raro, sembra un via libera a quei violenti che, in nome dell'ambiente, fanno di fatto l'interesse della Germania, ben contenta di prendersi anche i flussi commerciali che potrebbero passare dall'Italia''. Lo dichiara Lucio Malan, senatore del Popolo della Liberta'.
(20 luglio 2013 ore 18.48

Tav: Fiano (Pd), violenza bestiale, nessuna giustificazione

Roma, 20 lug. (Adnkronos) - ''La violenza bestiale esplosa questa notte nell'ennesimo attacco contro il cantiere Tav di Chiomonte non potra' mai trovare nessun tipo di giustificazione". Lo dichiara Emanuele Fiano, parlamentare del Pd. "Esprimiamo la nostra vicinanza agli agenti delle forze dell'ordine colpiti dal lancio di pietre, razzi, molotov e bengala -conclude Fiano- e ribadiamo che episodi come questo nulla hanno a che fare con il legittimo dissenso che si esprime in democrazia. La nostra condanna contro chi si macchia di queste violenze sara' sempre totale''.
(20 luglio 2013 ore 19.02)

No Tav: nuovo violento attacco al cantiere di Chiomonte. Il Siap Torino sui media: "In Val Susa palestra per i violenti d'Europa"

Piemonte

Tav: Siap Torino, in Valsusa palestra per violenti d'Europa

Torino, 20 lug. - "Dopo i nuovi incidenti di ieri sera e stanotte e' ormai chiaro che la Val Susa e' considerata una palestra per violenti di tutta Europa". Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap a Torino, sindacato della Polizia, dopo i disordini di questa notte intorno al cantiere Tav a Chiomonte. Gli attivisti "si sono dati pubblico appuntamento a cui si sono presentati armati di molotov, razzi e bombe carta intenzionati a fare male - sottolinea - e tutto cio' in Italia gli viene permesso ormai da due anni".
"Quello che vorremmo sapere, a questo punto, e' a chi giova - chiede il sindacalista - lasciare aperta la sala giochi degli aspiranti terroristi. Ormai ogni persona comune si domanda perche' lo Stato sperpera una somma di denaro enorme per difendere un cantiere minacciato da una manciata di violenti". "Quello che ci e' insopportabile e' che, sulla pelle dei poliziotti, si pensi di continuare a permettere l'eterna esistenza di una valvola di sfogo che tiene impegnati i teppisti e che distrae l'opinione pubblica da problemi ben piu' gravi", aggiunge.

Tav: Siap Torino, in Valsusa palestra per violenti d'Europa

Torino, 20 lug. - ''Dopo i nuovi incidenti di ieri sera e stanotte e' ormai chiaro che la Val Susa e' considerata una palestra per violenti di tutta Europa''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap a Torino, sindacato della Polizia, dopo i disordini di questa notte intorno al cantiere Tav a Chiomonte. Gli attivisti ''si sono dati pubblico appuntamento a cui si sono presentati armati di molotov, razzi e bombe carta intenzionati a fare male - sottolinea - e tutto cio' in Italia gli viene permesso ormai da due anni''. ''Quello che vorremmo sapere, a questo punto, e' a chi giova - chiede il sindacalista - lasciare aperta la sala giochi degli aspiranti terroristi. Ormai ogni persona comune si domanda perche' lo Stato sperpera una somma di denaro enorme per difendere un cantiere minacciato da una manciata di violenti''. ''Quello che ci e' insopportabile e' che, sulla pelle dei poliziotti, si pensi di continuare a permettere l'eterna esistenza di una valvola di sfogo che tiene impegnati i teppisti e che distrae l'opinione pubblica da problemi ben piu' gravi'', aggiunge. Secondo Di Lorenzo c'era ''l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo'' e ''bisogna rispondere con modalita' e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione''. ''L'estate e' appena cominciata sotto i peggiori auspici'', conclude.
(20 luglio 2013 ore 12.02)
 

Tav: Siap Torino, in Valsusa palestra per violenti d'Europa

Torino, 20 lug. - ''Dopo i nuovi incidenti di ieri sera e stanotte e' ormai chiaro che la Val Susa e' considerata una palestra per violenti di tutta Europa''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap a Torino, sindacato della Polizia, dopo i disordini di questa notte intorno al cantiere Tav a Chiomonte. Gli attivisti ''si sono dati pubblico appuntamento a cui si sono presentati armati di molotov, razzi e bombe carta intenzionati a fare male - sottolinea - e tutto cio' in Italia gli viene permesso ormai da due anni''. ''Quello che vorremmo sapere, a questo punto, e' a chi giova - chiede il sindacalista - lasciare aperta la sala giochi degli aspiranti terroristi. Ormai ogni persona comune si domanda perche' lo Stato sperpera una somma di denaro enorme per difendere un cantiere minacciato da una manciata di violenti''. ''Quello che ci e' insopportabile e' che, sulla pelle dei poliziotti, si pensi di continuare a permettere l'eterna esistenza di una valvola di sfogo che tiene impegnati i teppisti e che distrae l'opinione pubblica da problemi ben piu' gravi'', aggiunge. Secondo Di Lorenzo c'era ''l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo'' e ''bisogna rispondere con modalita' e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione''. ''L'estate e' appena cominciata sotto i peggiori auspici'', conclude.

 
 

venerdì 19 luglio 2013

SEDI DISAGIATE - ESITO 1^ INCONTRO TAVOLO TECNICO

Si è tenuto, il 17 luglio u.s. presso il Dipartimento della P.S. il primo incontro del tavolo tecnico, fortemente voluto dal SIAP, al fine di individuare i criteri per la determinazione delle sedi disagiate sia di 1^ fascia che di 2^fasciaAll’incontro l’Amministrazione era rappresentata dai funzionari della direzione Centrale Affari Generali e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni sindacali V. Pref De Rosa.
Il tavolo ha intrapreso il proprio lavoro cercando di individuare criteri oggettivi e tangibili che possano determinare il disagio lavorativo che gli operatori della polizia affrontano dovendo lavorare in alcune sedi.

Dopo un’ampia discussione si è determinato che la competente Direzione Centrale Affari Generali, predisponga un modulo di rilevazione di alcuni dati che tutti i Questori devono compilare al fine di segnalare la presenza dei requisiti utili a far acquisire alla sede lo status di sede disagiata; la concomitanza di più requisiti, determinerà il posizionamento in prima o seconda fascia.

I criteri che di massima sono stati individuati rispondono a:
  • ZONE CLIMATICHE
  • MANCANZA DI ISTITUTI SCOLASTICI PUBBLICI PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO.
  • MANCANZA DI TRASPORTO PUBBLICO (FERROVIARIO O SERVIZIO SOSTITUTIVO)
  • PRESENZA DI MENSA O ALLOGGI DI SERVIZIO.

La Direzione Centrale si è impegnata in tempi brevi a predisporre il modulo per sottoporlo al vaglio del tavolo in una delle future riunioni; intanto è stata già fissata la prossima riunione per il giorno 22 luglio alle ore 12,00.
 

PROSSIMA RIUNIONE IL 22 LUGLIO


VIA D'AMELIO - I POLIZIOTTI RICORDANO I POLIZIOTTI

19 luglio 1992, strage di Via D'Amelio: non una data qualsiasi per i poliziotti del SIAP, ma una ricorrenza sacra


L’iniziativa del SIAP oltre ad esser stata ripresa da Rai News24 è stata rilanciata anche dalle agenzie di stampa.

  • Borsellino: in via D'Amelio bambini e agenti di scorta Fratelli magistrato rispondono a domande dei giovani (ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Sono una mamma a cui hanno ucciso il figlio, la nuora e il piccolo che aveva in grembo e vorrei chiedere a Dio e a tutto il mondo giustizia per tutti''. E' il messaggio lasciato in via D'Amelio, nel giorno del 21/esimo anniversario della strage, da Vincenzo e Augusta Agostino, genitori di Antonino, il poliziotto ucciso a Villagrazia di Carini nel 1989. Il dolore della perdita per i propri cari ma anche la speranza di ricominciare dai giovani sono il filo rosso che lega Rita e Salvatore Borsellino ai coniugi Agostino e alle centinaia di bambini presenti sin dalla mattina con giochi, attivita' e domande nello stesso luogo della strage in cui furono uccisi Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. ''Oggi e' stato ucciso Paolo, ma non dobbiamo essere tristi - dice Rita Borsellino ai bambini - perche' voi siete la speranza che ci fara' ricostruire la memoria''. ''Cosa e' cambiato da quando e' morto suo fratello?'', chiedono alcuni bambini a Rita Borsellino, che risponde cosi: ''la consapevolezza che la mafia esiste e va combattuta, come dimostra la vostra presenza qui. Quando Paolo ha iniziato le prime inchieste contro la mafia e contro chi continuava a ribadire che non esisteva, da quel momento l'antimafia e' diventata la sua ragione di vita, e purtroppo, anche di morte''. In Via D'Amelio sono presenti circa 200 ragazzi provenienti da L'associazione 'il quartiere di Monreale', il laboratorio Zen insieme, il Cep San Giovanni Apostolo. ''Tanti anni fa ho fatto la scelta di andare via dalla Sicilia, convinto di scappare dalla mafia, ma poi sono tornato per combatterla'', dice l'altro fratello, Salvatore ai bambini. A portare un saluto anche il sindaco Leoluca Orlando. In via D'Amelio ci sono cartelloni dedicati ai magistrati che indagano sulle stragi, come Nino Di Matteo, striscioni delle agende rosse, disegni. Accanto all'ulivo che ogni anno si riempie di pensieri e ricordi per il giudice Paolo e gli agenti di scorta, anche un presidio dei poliziotti del Siap, con uno striscione dedicato al reparto scorte. ''Siamo qui per testimoniare la vicinanza a chi ogni giorno si batte per sconfiggere la mafia - dice Luigi Lombardo, segretario organizzativo Siap - Abbiamo preparato un registro di testimonianze e pensieri sulla strage di Via D'Amelio per rivendicare il diritto alla memoria che al termine della manifestazione doneremo alla biblioteca comunale di Palermo dove Borsellino tenne il suo ultimo, celebre, discorso''.
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  • MAFIA: SIAP E ANFP RICORDANO AGENTI SCORTA BORSELLINO IMPEGNO IN LOTTA A CRIMINALITA' NON PUO' CONOSCERE SOSTA Roma, 19 lug. (Adnkronos) - Oggi il Siap e l'Anfp, a 21 anni dalla strage ricordano sotto l'albero di Borsellino in via d'Amelio i poliziotti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, caduti con Paolo Borsellino nel vile attentato di mafia. ''L'impegno nella lotta alla criminalita' organizzata non puo' conoscere sosta -spiegano in una nota congiunta Siap e Anfp- ne' la ricerca della verita' dei rapporti tra mafiosi e colletti bianchi, soprattutto oggi che la crisi economica rende i tessuti produttivi piu' vulnerabili all'infiltrazione delle mafie che dispongono di un flusso di denaro costante, derivante dal traffico di droga, che riciclano in attivita' imprenditoriali''. ''Vanno quindi sostenuti e potenziati -conclude la nota- gli organismi giudiziari ed investigativi come la Direzione Nazionale Antimafia e la Dia per contrastare l'aggressione delle organizzazioni criminali alla societa' civile ed all'economia italiana''.
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  • Borsellino: sindacati polizia, ricordiamo anche uomini della sua scorta (ASCA) - Roma, 19 lug - I sindacati di polizia Siap e l'Anfp a 21 anni dalla strage ricordano sotto l'albero di Borsellino in Via d'Amelio i poliziotti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina caduti con Paolo Borsellino nel vile attentato di mafia. ''L'impegno nella lotta alla criminalita' organizzata - affermano i sindacati in una nota congiunta - non puo' conoscere sosta, ne' la ricerca della verita' dei rapporti tra mafiosi e colletti bianchi, soprattutto oggi che la crisi economica rende i tessuti produttivi piu' vulnerabili all'infiltrazione delle mafie che dispongono di un flusso di denaro costante, derivante dal traffico di droga, che riciclano in attivita' imprenditoriali''. I sindacati di polizia chiedono, quindi, di sostenere e potenziare gli organismi giudiziari ed investigativi ''come la Direzione Nazionale Antimafia e la Dia per contrastare l'aggressione delle organizzazioni criminali alla societa' civile ed all'economia italiana''.

 

giovedì 18 luglio 2013

LA VOCE DELLA PIAZZA: POLIZIOTTI ALLO STREMO PAESE ALLE CORDE.

Oggi 18 luglio dalle ore 9 alle ore 13, il SIAP e l'ANFP hanno manistetao in Piazza con un presidio e volantinaggio a Roma presso Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, ubicata a pochi metri dalla Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica per denunciare il disagio che i poliziotti e le loro famiglie stanno vivendo a causa del blocco contrattuale e del trattamento economico complessivo: siamo allo stremo!

 

 
I tagli operati dal 2008 ad oggi hanno tolto al Comparto Sicurezza risorse pari a circa 3 miliardi di euro che hanno inciso negativamente sui i mezzi e le assunzioni che sono bloccate al 50%, con conseguente diminuzione dell’organico e dell’innalzamento dell’età
degli operatori. Quindi è sotto gli occhi di tutti il ridimensionamento della capacità operativa delle Forze di Polizia. Inoltre, al personale del Comparto Sicurezza e Difesa dai loro stipendi negli anni 2012 e 2013 sono stati sottratti ben 721 milioni di euro. I poliziotti ed il sistema sicurezza è allo stremo. Il blocco economico presenta seri profili di incostituzionalità, poiché si arriva al paradosso che i promossi di questi anni ricevono un trattamento stipendiale inferiore rispetto a coloro che sono più in basso nella scala gerarchica. Negli anni passati i politici hanno riempito giornali e televisioni di dichiarazioni rassicuranti dicendo che i soldi sequestrati alle mafie sarebbero stati spesi per la sicurezza del Paese. E’ ora che i cittadini sappiano che i poliziotti, nonostante i rischi che corrono quotidianamente nel contrasto al crimine e nella tutela dell’ordine pubblico, non hanno visto un centesimo di ciò che hanno sequestrato e confiscato alle mafie.

Sono queste le questioni di primaria importanza per la categoria e, conseguentemente, per la sicurezza dei cittadini che hanno indotto queste organizzazioni sindacali, SIAP e ANFP, ad organizzare questa giornata di protesta con l’odierno volantinaggio finalizzato a denunciare ancora una volta in maniera decisa la cinica indifferenza del governo rispetto alla difficilissima condizione degli operatori di Forse di Polizia e della Sicurezza del Paese.
Occorre domandarsi quanto costa la criminalità e l’insicurezza al sistema Paese per tornare ad investire sulla sicurezza precondizione per lo sviluppo economico, bene si sta facendo per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione con le imprese ma occorre trovare altre risorse, nettamente inferiori rispetto ai debiti da saldare, per sbloccare i contratti ed il trattamento economico dando così ossigeno sia ai poliziotti sia alla ripresa dei consumi interni. Basta con queste politiche che strangolano gli uomini che garantiscono l’ordine pubblico e mettono alle corde il sistema Italia.