LA VOCE DELLA PIAZZA: POLIZIOTTI ALLO STREMO PAESE ALLE CORDE.
Oggi 18 luglio dalle ore 9 alle ore 13, il SIAP e l'ANFP hanno manistetao
in Piazza con un presidio e volantinaggio a Roma presso Piazza della
Rotonda, di fronte al Pantheon, ubicata a pochi metri dalla Camera dei
Deputati ed il Senato della Repubblica per denunciare il disagio che i
poliziotti e le loro famiglie stanno vivendo a causa del blocco
contrattuale e del trattamento economico complessivo: siamo allo stremo!
I tagli operati dal 2008 ad oggi hanno tolto al Comparto Sicurezza
risorse pari a circa 3 miliardi di euro che hanno inciso negativamente
sui i mezzi e le assunzioni che sono bloccate al 50%, con conseguente
diminuzione dell’organico e dell’innalzamento dell’etàdegli operatori.
Quindi è sotto gli occhi di tutti il ridimensionamento della capacità
operativa delle Forze di Polizia. Inoltre, al personale del Comparto
Sicurezza e Difesa dai loro stipendi negli anni 2012 e 2013 sono stati
sottratti ben 721 milioni di euro. I poliziotti ed il sistema sicurezza è
allo stremo. Il blocco economico presenta seri profili di
incostituzionalità, poiché si arriva al paradosso che i promossi di
questi anni ricevono un trattamento stipendiale inferiore rispetto a
coloro che sono più in basso nella scala gerarchica. Negli anni passati
i politici hanno riempito giornali e televisioni di dichiarazioni
rassicuranti dicendo che i soldi sequestrati alle mafie sarebbero stati
spesi per la sicurezza del Paese. E’ ora che i cittadini sappiano che i
poliziotti, nonostante i rischi che corrono quotidianamente nel
contrasto al crimine e nella tutela dell’ordine pubblico, non hanno
visto un centesimo di ciò che hanno sequestrato e confiscato alle mafie.
Sono
queste le questioni di primaria importanza per la categoria e,
conseguentemente, per la sicurezza dei cittadini che hanno indotto
queste organizzazioni sindacali, SIAP e ANFP, ad organizzare questa
giornata di protesta con l’odierno volantinaggio finalizzato a
denunciare ancora una volta in maniera decisa la cinica indifferenza
del governo rispetto alla difficilissima condizione degli operatori di
Forse di Polizia e della Sicurezza del Paese.
Occorre domandarsi
quanto costa la criminalità e l’insicurezza al sistema Paese per tornare
ad investire sulla sicurezza precondizione per lo sviluppo economico,
bene si sta facendo per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione
con le imprese ma occorre trovare altre risorse, nettamente inferiori
rispetto ai debiti da saldare, per sbloccare i contratti ed il
trattamento economico dando così ossigeno sia ai poliziotti sia alla
ripresa dei consumi interni. Basta con queste politiche che strangolano
gli uomini che garantiscono l’ordine pubblico e mettono alle corde il
sistema Italia.