giovedì 18 luglio 2013

LA VOCE DELLA PIAZZA: POLIZIOTTI ALLO STREMO PAESE ALLE CORDE.

Oggi 18 luglio dalle ore 9 alle ore 13, il SIAP e l'ANFP hanno manistetao in Piazza con un presidio e volantinaggio a Roma presso Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, ubicata a pochi metri dalla Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica per denunciare il disagio che i poliziotti e le loro famiglie stanno vivendo a causa del blocco contrattuale e del trattamento economico complessivo: siamo allo stremo!

 

 
I tagli operati dal 2008 ad oggi hanno tolto al Comparto Sicurezza risorse pari a circa 3 miliardi di euro che hanno inciso negativamente sui i mezzi e le assunzioni che sono bloccate al 50%, con conseguente diminuzione dell’organico e dell’innalzamento dell’età
degli operatori. Quindi è sotto gli occhi di tutti il ridimensionamento della capacità operativa delle Forze di Polizia. Inoltre, al personale del Comparto Sicurezza e Difesa dai loro stipendi negli anni 2012 e 2013 sono stati sottratti ben 721 milioni di euro. I poliziotti ed il sistema sicurezza è allo stremo. Il blocco economico presenta seri profili di incostituzionalità, poiché si arriva al paradosso che i promossi di questi anni ricevono un trattamento stipendiale inferiore rispetto a coloro che sono più in basso nella scala gerarchica. Negli anni passati i politici hanno riempito giornali e televisioni di dichiarazioni rassicuranti dicendo che i soldi sequestrati alle mafie sarebbero stati spesi per la sicurezza del Paese. E’ ora che i cittadini sappiano che i poliziotti, nonostante i rischi che corrono quotidianamente nel contrasto al crimine e nella tutela dell’ordine pubblico, non hanno visto un centesimo di ciò che hanno sequestrato e confiscato alle mafie.

Sono queste le questioni di primaria importanza per la categoria e, conseguentemente, per la sicurezza dei cittadini che hanno indotto queste organizzazioni sindacali, SIAP e ANFP, ad organizzare questa giornata di protesta con l’odierno volantinaggio finalizzato a denunciare ancora una volta in maniera decisa la cinica indifferenza del governo rispetto alla difficilissima condizione degli operatori di Forse di Polizia e della Sicurezza del Paese.
Occorre domandarsi quanto costa la criminalità e l’insicurezza al sistema Paese per tornare ad investire sulla sicurezza precondizione per lo sviluppo economico, bene si sta facendo per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione con le imprese ma occorre trovare altre risorse, nettamente inferiori rispetto ai debiti da saldare, per sbloccare i contratti ed il trattamento economico dando così ossigeno sia ai poliziotti sia alla ripresa dei consumi interni. Basta con queste politiche che strangolano gli uomini che garantiscono l’ordine pubblico e mettono alle corde il sistema Italia.