IL SIAP HA INCONTRATO IL CAPO DELLA POLIZIA
Nella giornata del 23 luglio la Segreteria Nazionale del S.I.A.P. ha
incontro il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza – Prefetto Pansa, in presenza anche del Direttore dell’Ufficio
Rapporti Sindacali. La delegazione del S.I.A.P., guidata dal
Segretario Generale Tiani, dopo i saluti di rito e la presentazione
della squadra S.I.A.P., ha enucleato le varie problematiche che
affliggono la categoria, riassunte in un documento consegnato al Capo
della Polizia.
In estrema sintesi, è stato richiesto il Suo autorevole impegno affinché
venga scongiurata la proroga del Blocco contrattuale per il 2014
(considerato che gli stipendi dei poliziotti sono bloccati dal 2009),
così come è stata ipotizzata la medesima proroga per il pagamento degli
assegni di funzione, scatti e parametri apicali, etc. A tale proposito è
stato chiesto un suo intervento sul Governo affinché siano utilizzate
le risorse disponibili del FUG, per il pagamento al personale degli
assegni una tantum per gli anni 2012 e 2013 (sono stati liquidati il 46%
per il 2012 e per il 2013 gli attuali fondi permetteranno il pagamento
di poco più del 10%, cosiddetto Fondo di Perequazione).
Abbiamo,
altresì, sottolineato la necessità di un intervento finalizzato ad un
provvedimento di riordino delle carriere, che si interfacci con
l’ipotesi di riorganizzazione degli Uffici della Polizia di Stato. Lo
stesso dicasi per la necessità di sbloccare sia i concorsi esterni, con
un sistema di arruolamento che non può passare attraverso il meccanismo
di selezione dei concorsi riservati ai VFB, e bandire i concorsi interni
secondo le vacanze di ruolo di ogni anno. A seguito dei ritardi nella
gestione dei concorsi, macroscopico è il danno arrecato al personale del
ruolo agenti/assistenti, tant’è che a fronte di circa 62.000 unità in
ruolo 42.000 sono Assistenti Capo. Indifferibile trovare adeguata
soluzione a tale problematica.
Contestualmente è stata rivendicata la
necessità oggettiva di separare il Comparto Sicurezza da quello della
Difesa considerato che tale modello organizzativo del Comparto non
consente più di gestire in maniera adeguata sia le problematiche di
tutela del personale sia quelle di organizzazione della nostra
Amministrazione. In tal senso si rende opportuna l’istituzione della
Commissione Parlamentare Affari Interni, al fine di poter affrontare in
una più idonea sede parlamentare tutte le problematiche afferenti le
politiche legislative in materia di Sicurezza e del personale.
La
situazione economico-sociale del Paese sta sempre più concretizzandosi
in tensioni sociali che vedono i poliziotti sempre più impegnati in
servizi a tutela dell’ordine pubblico nelle piazze e che di conseguenza
espongono questi ultimi a rischi per la propria incolumità fisica, i
quali tra l’altro non godendo di adeguate forme di tutela sono esposti
sempre più anche a contestazioni di natura giudiziaria e amministrativa.
A tale proposito abbiamo chiesto con determinazione maggiori tutele
giuridiche anche per il personale che effettua il controllo del
territorio e che non ha l’equipaggiamento idoneo per evitare lo scontro
fisico, mediante della legislazione che preveda delle scriminanti (in
parte già previste per i servizi di O.P. ma spesso ignorati dalla
Magistratura), per particolari situazioni operative e che non vuol
significare immunità in caso di provati abusi. E’ stato chiesto,
inoltre, la fattiva applicazione dell’Istituto contrattuale della tutela
legale che, sebbene contrattualmente prevista, a tutt’oggi non viene
attuata, così come abbiamo rivendicato un ruolo maggiore del Sindacato
sul Fondo Assistenza del Personale, anche al fine di istituire una vera e
propria Cassa Sanitaria in favore dei dipendenti.
Abbiamo
sollecitato la revisione dell’attuale regolamento di disciplina e di
servizio, oramai anacronistici; a parere del S.I.A.P. si rende
necessaria anche una riorganizzazione e relativo potenziamento degli
Uffici di Polizia sul territorio che sia confacente alle reali esigenze e
carichi di lavoro delle diverse aree geografiche. Abbiamo anche
sollecitato un autorevole intervento del Capo della Polizia per la
condizione lavorativa del personale impiegato nei vari Centri di
Accoglienza, quasi quotidianamente impiegati per sedare delle vere e
proprie sommosse, ed affinché siano impiegati con dei moduli operativi
chiari che ne salvaguardino l’incolumità, oltre al potenziamento degli
organici impiegati in tali servizi.
Il Capo della Polizia, dopo un
confronto cordiale e costruttivo, ha fatto proprie le richieste e le
criticità segnalate dal SIAP, compresa la necessità di aumentare il
salario dei Poliziotti assolutamente sottopagati rispetto all’attività
ed al rischio professionale.
Consapevoli che determinate
problematiche non potranno essere sanate a breve, ha garantito
l’interessamento sulle tematiche oggetto del confronto e contenute nel
documento consegnatogli.
La Segreteria Nazionale