mercoledì 24 luglio 2013

IL SIAP HA INCONTRATO IL CAPO DELLA POLIZIA

Nella giornata del 23 luglio la Segreteria Nazionale del S.I.A.P. ha incontro il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Prefetto Pansa, in presenza anche del Direttore dell’Ufficio Rapporti Sindacali. La delegazione del S.I.A.P., guidata dal Segretario Generale Tiani, dopo i saluti di rito e la presentazione della squadra S.I.A.P., ha enucleato le varie problematiche che affliggono la categoria, riassunte in un documento consegnato al Capo della Polizia.

 

In estrema sintesi, è stato richiesto il Suo autorevole impegno affinché venga scongiurata la proroga del Blocco contrattuale per il 2014 (considerato che gli stipendi dei poliziotti sono bloccati dal 2009), così come è stata ipotizzata la medesima proroga per il pagamento degli assegni di funzione, scatti e parametri apicali, etc. A tale proposito è stato chiesto un suo intervento sul Governo affinché siano utilizzate le risorse disponibili del FUG, per il pagamento al personale degli assegni una tantum per gli anni 2012 e 2013 (sono stati liquidati il 46% per il 2012 e per il 2013 gli attuali fondi permetteranno il pagamento di poco più del 10%, cosiddetto Fondo di Perequazione).
Abbiamo, altresì, sottolineato la necessità di un intervento finalizzato ad un provvedimento di riordino delle carriere, che si interfacci con l’ipotesi di riorganizzazione degli Uffici della Polizia di Stato. Lo stesso dicasi per la necessità di sbloccare sia i concorsi esterni, con un sistema di arruolamento che non può passare attraverso il meccanismo di selezione dei concorsi riservati ai VFB, e bandire i concorsi interni secondo le vacanze di ruolo di ogni anno. A seguito dei ritardi nella gestione dei concorsi, macroscopico è il danno arrecato al personale del ruolo agenti/assistenti, tant’è che a fronte di circa 62.000 unità in ruolo 42.000 sono Assistenti Capo. Indifferibile trovare adeguata soluzione a tale problematica.
Contestualmente è stata rivendicata la necessità oggettiva di separare il Comparto Sicurezza da quello della Difesa considerato che tale modello organizzativo del Comparto non consente più di gestire in maniera adeguata sia le problematiche di tutela del personale sia quelle di organizzazione della nostra Amministrazione. In tal senso si rende opportuna l’istituzione della Commissione Parlamentare Affari Interni, al fine di poter affrontare in una più idonea sede parlamentare tutte le problematiche afferenti le politiche legislative in materia di Sicurezza e del personale.
La situazione economico-sociale del Paese sta sempre più concretizzandosi in tensioni sociali che vedono i poliziotti sempre più impegnati in servizi a tutela dell’ordine pubblico nelle piazze e che di conseguenza espongono questi ultimi a rischi per la propria incolumità fisica, i quali tra l’altro non godendo di adeguate forme di tutela sono esposti sempre più anche a contestazioni di natura giudiziaria e amministrativa. A tale proposito abbiamo chiesto con determinazione maggiori tutele giuridiche anche per il personale che effettua il controllo del territorio e che non ha l’equipaggiamento idoneo per evitare lo scontro fisico, mediante della legislazione che preveda delle scriminanti (in parte già previste per i servizi di O.P. ma spesso ignorati dalla Magistratura), per particolari situazioni operative e che non vuol significare immunità in caso di provati abusi. E’ stato chiesto, inoltre, la fattiva applicazione dell’Istituto contrattuale della tutela legale che, sebbene contrattualmente prevista, a tutt’oggi non viene attuata, così come abbiamo rivendicato un ruolo maggiore del Sindacato sul Fondo Assistenza del Personale, anche al fine di istituire una vera e propria Cassa Sanitaria in favore dei dipendenti.
Abbiamo sollecitato la revisione dell’attuale regolamento di disciplina e di servizio, oramai anacronistici; a parere del S.I.A.P. si rende necessaria anche una riorganizzazione e relativo potenziamento degli Uffici di Polizia sul territorio che sia confacente alle reali esigenze e carichi di lavoro delle diverse aree geografiche. Abbiamo anche sollecitato un autorevole intervento del Capo della Polizia per la condizione lavorativa del personale impiegato nei vari Centri di Accoglienza, quasi quotidianamente impiegati per sedare delle vere e proprie sommosse, ed affinché siano impiegati con dei moduli operativi chiari che ne salvaguardino l’incolumità, oltre al potenziamento degli organici impiegati in tali servizi.
Il Capo della Polizia, dopo un confronto cordiale e costruttivo, ha fatto proprie le richieste e le criticità segnalate dal SIAP, compresa la necessità di aumentare il salario dei Poliziotti assolutamente sottopagati rispetto all’attività ed al rischio professionale.
Consapevoli che determinate problematiche non potranno essere sanate a breve, ha garantito l’interessamento sulle tematiche oggetto del confronto e contenute nel documento consegnatogli.

La Segreteria Nazionale