mercoledì 27 luglio 2011

RICONOSCIMENTO PREMIALE
da conferire al personale della Polizia
di Stato impiegato nei servizi T.A.V.

Il SIAP, dopo aver denunciato al Ministro dell’Interno e al Capo della Polizia le carenze di mezzi e organizzative che hanno caratterizzato la gestione dei servizi connessi alla T.A.V., ha chiesto l’assegnazione di un riconoscimento premiale per tutti i colleghi.
Oltre alle numerose iniziative già messe in campo a tutela dei Poliziotti, la Segreteria Provinciale SIAP ha chiesto al Questore di Torino di proporre per tutto il personale della Polizia di Stato, impegnato nei predetti servizi, il riconoscimento premiale DELL’ENCOMIO e DELL’ENCOMIO SOLENNE per i colleghi feriti.
L’assegnazione delle ricompense riconoscerebbe, almeno per una volta, come il lavoro e i sacrifici compiuti dai Poliziotti, anche in condizioni critiche, sia fondamentale per la vita democratica del Paese.

Torino, 16 luglio 2011



        LA SEGRETERIA PROVINCIALE SIAP

  


giovedì 7 luglio 2011

               
SERVIZIO T.A.V. DEL 3 LUGLIO 2011. LA LAPIDAZIONE DEI POLIZIOTTI.

AL SIGNOR MINISTRO DELL’INTERNO                                        ROMA
AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA                                               ROMA
AL MINISTERO DELL’INTERNO
 – Ufficio Relazioni Sindacali -                                                       ROMA
AL SIGNOR PREFETTO                                                             TORINO
AL SIGNOR QUESTORE                                                            TORINO
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL S.I.A.P.                              ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL S.I.L.P.                               ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’U.I.L. POLIZIA                   ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’U.G.L. POLIZIA                 ROMA
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DELLA CONSAP                        ROMA

Le Segreterie Provinciali di Torino delle OO.SS. SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP, a quattro giorni dagli incidenti avvenuti nella giornata del 3 luglio 2011 in Val di Susa nel cantiere T.A.V. località “La Maddalena”, dopo aver raccolto lo stato di frustrazione di tutti i poliziotti coinvolti negli scontri per aver dovuto subire, senza nessuna possibilità di difendersi, la “lapidazione” messa in atto da un gruppo di delinquenti/terroristi, (che hanno prodotto, ricordiamo, più di 200 feriti in un solo giorno tra gli appartenenti alle forze di Polizia, fatto mai accaduto prima in Italia!), ritengono necessario un’assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni.
Le OO.SS. SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP reputano che,  alla luce di quanto accaduto,  emergano chiaramente diversi gradi di responsabilità:
Il primo è da addebitarsi ai continui e scriteriati tagli alle risorse delle forze di polizia, perpetrati negli ultimi anni dai vari governi, che hanno prodotto come unico risultato di avere mezzi e sistemi di difesa passiva inadeguati, come i fatti di questi giorni hanno dimostrato (gli scudi si sono spaccati alla seconda pietra, mancavano sia i lacrimogeni che i filtri di sostituzione per le maschere antigas);
il secondo è ascrivibile all’incapacità decisionale e gestionale della politica che, ancora una volta, non ha saputo fare il proprio dovere su questo annoso problema, scaricando sulle forze di polizia la responsabilità di una soluzione che, come era prevedibile, ha messo a repentaglio l’incolumità fisica degli operatori;
Infine, sono enormi i dubbi in merito alla organizzazione e gestione del servizio di ordine pubblico pianificato dalla Questura di Torino. Infatti, le OO.SS. SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP hanno rilevato, attraverso il racconto degli operatori in servizio durante gli incidenti diverse gravi anomalie, nel dispositivo predisposto per l’evento, che suscitano degli interrogativi;
1)     il SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP chiedono come mai la dislocazione dei reparti presso il sito “La Maddalena” non sia stata effettuata in modo da presidiare il sentiero, in località Ramat, attraverso il quale gli aggressori sono giunti indisturbati fino all’area del cantiere zona Museo Archeologico.   
Eppure l’importanza strategica era nota in quanto, come dimostrato, quel luogo ha permesso al folto gruppo di aggressori di agire da una posizione dominante nei confronti delle forze di polizia, causando la mattanza che tutti conosciamo;
2)     il SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP  chiedono quanto sia stata efficace la  catena di comando, nell’emergenza, durante gli scontri in Val di Susa. Non è stata organizzata una difesa passiva, seppur minima, ponendo, ad esempio, gli automezzi a protezione dei reparti impiegati. Numerosi e gravi episodi e disservizi, rappresentati dai colleghi, si sono verificati e  per pura fortuna non si sono registrate ulteriori tragiche conseguenze. Tra gli episodi più eclatanti non possiamo tacere su: l’aver mandare allo sbaraglio nella boscaglia trenta colleghi del Reparto Mobile di Torino che, pur essendo stati accerchiati dai dimostranti, sono riusciti a sottrarsi al linciaggio grazie al loro coraggio e sangue freddo; l’aver dovuto trattare la liberazione di un carabiniere incredibilmente caduto nella mani dei manifestanti, i quali prima lo hanno malmenato poi non soddisfatti gli hanno sottratto l’arma di ordinanza con conseguenze facili da immaginare; l’aver appreso, con incredulità, che il dirigente della Zona TLC di Torino ha inviato consapevolmente, nel sito poi preso d’assalto dai NOTAV, cinque colleghi del ruolo tecnico della Polizia di Stato senza avergli fornito i più elementari sistemi di difesa passiva (caschi, protezioni, maschera anti gas) oltre ad averli tenuti per più di sedici ore senza mangiare e bere, dimostrando così il suo totale disinteresse verso il personale;             
3)     il SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP nel denunciare la sgradevole sensazione percepita ormai da tutto il personale, si chiedono quali siano le indicazioni operative che giungono dai massimi vertici delle Istituzioni. Sarebbe gravissimo ed inaccettabile se, come avvertito sul campo dagli operatori, sia stato messo in conto per motivi prettamente politici, attraverso indicazioni “passive”, un numero abnorme di feriti tra le forze di Polizia. Non possiamo pensare che ciò corrisponda a verità ma riteniamo, altresì, inspiegabile l’adozione parziale di strumenti difensivi verso quegli aspiranti omicida. Ad esempio, si è deciso di utilizzare gli idranti, a difesa del personale, con la pressione dell’acqua al minimo ottenendo soltanto l’effetto di refrigerare, in una giornata caldissima, gli aggressori.   
Le OO.SS. SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP non sono minimamente disposte a minimizzare e ridimensionare quanto accaduto in Val di Susa il 3 luglio 2011, come qualcuno sta cercando di fare in questi ultimi giorni, in quanto, è bene chiarirlo, lo Stato rappresentato dagli operatori delle forze di Polizia è stato annichilito.
Le OO.SS. SIAP-SILP-UILPOLIZIA-UGLPOLIZIA-CONSAP, condividendo in toto le parole del Presidente della Repubblica "Non si può tollerare che a legittime manifestazioni di dissenso cui partecipino pacificamente cittadini e famiglie si sovrappongano, provenienti dal di fuori, squadre militarizzate per condurre inaudite azioni aggressive contro i reparti di polizia chiamati a far rispettare la legge", chiedono con forza a TUTTI coloro che hanno responsabilità nella gestione dell’ordine pubblico in Val di Susa un immediato cambio di strategia, al fine di evitare che, ancora nei prossimi giorni,  le forze di polizia vengano nuovamente “lapidate” annunciando che, se ciò dovesse ripetersi, ne ascriveremo la responsabilità a quanti non hanno fatto nulla per evitarlo.           
Torino, 7 luglio 2011

   SIAP         SILP       UIL POLIZIA      UGL POLIZIA        CONSAP