Negativo per il S.I.A.P. – ANFP l’incontro avuto con il Ministro
dell’Interno e il suo staff più stretto di collaboratori. Mentre
crescono le tensioni sociali, e il rischio di scontri di piazza a
seguito della crisi economica e occupazionale, la richiesta di sicurezza
da parte del paese nel suo complesso aumenta (...)La posizione espressa
è stata ripresa dalla maggiori agenzie di stampa del Paese.
Il Governo inspiegabilmente risponde imponendo al Dipartimento della
P.S. a seguito del provvedimento di razionalizzazione delle province, un
regolamento di riorganizzazione che determinerà la chiusura di circa 36
Questure, e comunque se le cose resteranno così non meno di 18, e di
altrettanti Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco.
Un provvedimento che se concluderà l’iter e sarà applicato, si rivelerà come un’ulteriore scure sui servizi per la sicurezza del territorio, finalizzato a contrastare la mafia, il terrorismo, la corruzione, l’immigrazione clandestina e l’illegalità diffusa. È veramente disarmante l’assenza di una progettualità complessiva e strutturale con cui il Ministero dell’Interno al suo più alto livello di rappresentanza si è presentato all’incontro con i Sindacati di polizia, soprattutto perché la bozza di “regolamento per la riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio”, appare come il tentativo di tamponare al meglio una destrutturazione dell’attuale sistema di prevenzione e sicurezza del Paese. La cosa più drammatica è che alle programmate imminenti chiusure o declassamento di molti uffici di polizia importanti, non sia stato previsto un progetto di revisione organica dell’intero sistema degli apparati di sicurezza, e conseguente necessaria valorizzazione delle funzioni del personale e delle autorità di ps. Difatti abbiamo registrato nel corso del confronto, un evidente imbarazzo rispetto all’impegno assunto dal Ministro Cancellieri a gennaio scorso per il varo di una legge delega che crei le condizioni per riformare i ruoli, le qualifiche e le funzioni dei poliziotti, riforma ora più che mai necessaria, proprio per quello che sta da tempo accadendo a seguito dei continui tagli, blocchi del turn over e chiusura di uffici di polizia e presidi. Noi siamo convinti, proprio perché conosciamo il nostro lavoro, che il regolamento esaminato ieri, produrrà ulteriori insanabili criticità al sistema sicurezza e soccorso pubblico e ai servizi che la polizia rende ai cittadini. Dichiariamo sin d’ora che non intendiamo essere complice morale e politico, di riforme che di nuovo ed efficiente non hanno nulla, ragion per cui abbiamo già chiesto un confronto con i partiti di maggioranza che sostengono il governo. A tal proposito oggi una nostra delegazione parteciperà ai lavori del Forum Nazionale Sicurezza del PD, occasione per confrontarsi e meglio comprendere, se non si tratti dell’ennesimo tentativo di categorie burocratiche di assoluto rilievo dello stato, che tentano di valorizzare le proprie funzioni per poter poi determinare una maggiore influenza nei palazzi istituzionali, dimenticandosi che la sicurezza è un fatto concreto che ha bisogno di uomini e donne che indossano una uniforme, le cui legittime esigenze non possono passare sempre in secondo piano.
Roma, 28 Novembre 2012
Un provvedimento che se concluderà l’iter e sarà applicato, si rivelerà come un’ulteriore scure sui servizi per la sicurezza del territorio, finalizzato a contrastare la mafia, il terrorismo, la corruzione, l’immigrazione clandestina e l’illegalità diffusa. È veramente disarmante l’assenza di una progettualità complessiva e strutturale con cui il Ministero dell’Interno al suo più alto livello di rappresentanza si è presentato all’incontro con i Sindacati di polizia, soprattutto perché la bozza di “regolamento per la riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio”, appare come il tentativo di tamponare al meglio una destrutturazione dell’attuale sistema di prevenzione e sicurezza del Paese. La cosa più drammatica è che alle programmate imminenti chiusure o declassamento di molti uffici di polizia importanti, non sia stato previsto un progetto di revisione organica dell’intero sistema degli apparati di sicurezza, e conseguente necessaria valorizzazione delle funzioni del personale e delle autorità di ps. Difatti abbiamo registrato nel corso del confronto, un evidente imbarazzo rispetto all’impegno assunto dal Ministro Cancellieri a gennaio scorso per il varo di una legge delega che crei le condizioni per riformare i ruoli, le qualifiche e le funzioni dei poliziotti, riforma ora più che mai necessaria, proprio per quello che sta da tempo accadendo a seguito dei continui tagli, blocchi del turn over e chiusura di uffici di polizia e presidi. Noi siamo convinti, proprio perché conosciamo il nostro lavoro, che il regolamento esaminato ieri, produrrà ulteriori insanabili criticità al sistema sicurezza e soccorso pubblico e ai servizi che la polizia rende ai cittadini. Dichiariamo sin d’ora che non intendiamo essere complice morale e politico, di riforme che di nuovo ed efficiente non hanno nulla, ragion per cui abbiamo già chiesto un confronto con i partiti di maggioranza che sostengono il governo. A tal proposito oggi una nostra delegazione parteciperà ai lavori del Forum Nazionale Sicurezza del PD, occasione per confrontarsi e meglio comprendere, se non si tratti dell’ennesimo tentativo di categorie burocratiche di assoluto rilievo dello stato, che tentano di valorizzare le proprie funzioni per poter poi determinare una maggiore influenza nei palazzi istituzionali, dimenticandosi che la sicurezza è un fatto concreto che ha bisogno di uomini e donne che indossano una uniforme, le cui legittime esigenze non possono passare sempre in secondo piano.
Roma, 28 Novembre 2012
Il Segretario Generale SIAP - Dr. Giuseppe TIANI
Il Segretario Nazionale ANFP - Dr. Enzo Marco LETIZIA