Comunicato stampa del 22 novembre 2012
Oggetto: Manifestazioni e violenze.
Anche a Torino poliziotti stanchi e incazzati. Per protesta richiesta
di massa: sabato stiamo in ferie!
“Anche a Torino i poliziotti lanciano il loro
grido di protesta e chiedono in massa un giorno di ferie per sabato prossimo” – così Pietro
DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente
rappresentativo della Polizia di Stato.
“Torino è una delle città più calde
sotto il profilo dell’ordine pubblico e non poteva che riscontrare la vera e
propria rabbia dei poliziotti di fronte allo sciacallaggio scatenatosi dopo i
fatti di Roma della settimana scorsa” – continua DI LORENZO – “I poliziotti
torinesi, oltre ad essere seri professionisti, hanno una forte coscienza istituzionale
offesa da un attacco senza precedenti che ha come fine la legittimazione
incondizionata della violenza fine a se stessa. E’ per questo che appoggiamo
senza tentennamenti la protesta che si esplicita nella richiesta di ferie anche
se non verrà accolta ”.
“Come è noto le vicende legate alla
tav hanno prodotto nella provincia di Torino un numero di feriti, tra cui
alcuni molto gravi, spropositato che ha
minato alle fondamenta la certezza dei poliziotti di operare in uno
Stato coerente e giusto ” - insiste DI LORENZO – “Sappiamo benissimo che la
nostra città non è stata coinvolta nelle polemiche della settimana scorsa
soltanto perché il numero ridotto di operatori impiegati per le manifestazioni
studentesche, a causa delle concomitanti trivellazioni in Val di Susa, ha
permesso ai professionisti della violenza di agire quasi indisturbati arrivando
al punto di attaccare in maniera preordinata i poliziotti a presidio della sede
della provincia di Torino in Corso Inghilterra
.”
“In questi giorni centinaia di
colleghi ci hanno contattato perché ci rendessimo portavoce del senso di
ingiustizia vissuto da chi è mandato a difendere le sedi istituzionali mentre
le Istituzioni sembrano invece abbandonarci ” – continua DI LORENZO – “ Le
dichiarazioni del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia sulla
numerazione dei caschi dei poliziotti non hanno fatto che acuire il malessere
già diffuso. Su questo il Siap è molto chiaro: non ci sarà alcuna discussione
in materia se prima non si ripristina la legalità nelle manifestazioni di
piazza. Non crediamo sia necessario aggiungere altro ad un ragionamento molto
semplice: manifestare è giusto e legittimo, attaccare armati e travisati le
forze di Polizia no”.
“Il Capo della Polizia dovrebbe
piuttosto preoccuparsi della situazione dei poliziotti torinesi: carenza di
uniformi e anfibi per svolgere l’ordine pubblico, impiego di personale della
Questura e dei Commissariati non addestrato e non equipaggiato per affrontare
le esigenze di ordine pubblico, personale del Reparto Mobile che non fruisce di
un giorno di riposo anche per 30-40 giorni consecutivi, mancato pagamento di
ormai 10.000 ore di straordinario effettuato nei servizi tav” – insiste DI
LORENZO –“ Sono solo la punta dell’iceberg del profondo malessere che abbiamo
il dovere di rappresentare”.
“Fa sorridere l’annuncio di premi
per i più meritevoli in ordine pubblico” – conclude DI LORENZO –“Noi siamo
professionisti e non sentiamo alcun bisogno di essere inseriti, come scolaretti,
nella lista dei buoni o dei cattivi. Se proprio vuole premiare qualcuno si
ricordi prima delle centinaia di appartenenti alle forze di Polizia impiegati
il 27 giugno e 3 luglio dello scorso anno in Val di Susa, tra cui oltre 200
mandati all’ospedale perché feriti anche in modo grave, a cui nessuno ha mai
detto nemmeno grazie”.