lunedì 2 settembre 2013

TAV, irrompe sulla scena lo scrittore Erri De Luca che a più riprese critica magistratura e forze di Polizia giustificando le continue azioni violente contro il cantiere e le ditte interessate. L'intervento del SIAP Torino.



Comunicato stampa del 2 settembre 2013  

Oggetto: TAV, Erri De Luca nostalgico del proprio passato approfitta della notorietà per rivivere ardori giovanili fuori tempo massimo per la democrazia.


“Certo non ci stupiamo della violenta scesa in campo di Erri De Luca ad infoltire la schiera dei cattivi maestri che si adoperano a ciclo continuo nel fornire dignità ideologica a ciò che è solo e soltanto cieca violenza “- così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Sono infatti noti i suoi trascorsi giovanili quale responsabile del servizio di Lotta Continua e l’occasione della lotta no tav, anche per lui, è una irresistibile occasione per rivivere gli ardori di un tempo andato.”.
“ Abbiamo ripetuto fino alla noia che non è compito di un sindacato di Polizia disquisire sull’utilità o meno di una opera pubblica, ma certo non possiamo accettare in silenzio che certe gravi parole diventino uso e consuetudine nel dibattito politico intorno al Tav” – continua DI LORENZO – “ Uno scrittore dovrebbe sapere che le parole, in alcuni contesti, non sono fini e se stesse e possono contribuire a rendere idealmente accettabile atti che non possono invece essere sopportabili in una società civile e democratica.”.
“E’ molto facile, anche per De Luca, sviare l’attenzione riscaldando il cuore e le menti citando i Ghandiani sabotaggi all’epoca del colonialismo inglese ” – ancora DI LORENZO – “ Ma è di una disonestà intellettuale sconcertante utilizzare quel paradigma per giustificare chi incendia, minaccia, terrorizza e, soprattutto, da più di due anni attenta alla vita degli operatori delle Forze di Polizia utilizzando armi micidiali in un contesto completamente diverso”
“Non è questo l’ambito in cui dissertare  politicamente su accostamenti tanto fantasiosi quanto inaccettabili, ma è nostro dovere richiamare le sagge parole del procuratore Caselli  circa il pericolo di un silenzio politico e culturale intorno al fiancheggiamento ideologico assicurato ad atti di una gravità inaudita” – conclude DI LORENZO – “ Invitiamo lo scrittore Erri De Luca a valutare l’opportunità di scrivere un nuovo romanzo su questi eventi. Per meglio documentarsi può, per una volta, passare qualche ora con i nostri ragazzi durante una delle valorose azioni di disobbedienza civile in modo da poter poi sapientemente descrivere l’elevata valenza ideologica di una bomba carta che gli esplode contro facendogli perdere i sensi o di un razzo sparatogli addosso da un mortaio artigianale”