ACCESSO AL RUOLO DEI SOVRINTENDENTI. UN RECENTE PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO FA BEN SPERARE SULLE INIZIATIVE DEL SIAP .
RICORSO SCORRIMENTO GRADUATORIE
Un recente parere del Consiglio di Stato espresso su
richiesta dal Ministero dell’Interno relativamente all’annosa quanto
controversa questione dello schema di decreto del Ministro dell’Interno
recante modifiche al decreto 1 agosto 2002, n. 199, concernente “Regolamento recante modalità di accesso alla qualifica iniziale del
ruolo dei sovrintendenti della Polizia di Stato”, ci fa ben sperare sul
eventuale buon esito dell’iniziative legali SIAP per lo scorrimento
delle graduatorie degli idonei non vincitori dei concorsi interni per
Vice Sovrintendente.
Difatti, nella nota del Consiglio di Stato –
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi – si fa espresso riferimento,
per la conclusione, alla “… esistenza di ben due graduatorie ancora
valide ed efficaci e di una in corso di pubblicazione, per un totale di
circa 8.500 idonei …”; altro non sono che le due graduatorie per le
quali il SIAP ha studiato, elaborato e messo in campo due ricorsi per i
propri iscritti agli atti del Tar Lazio registrati con i seguenti
riferimenti: RG 1707/2010 (ricorso per la “declaratoria dello
scorrimento della graduatoria di merito del 2 dicembre 2009 nonché per
l’annullamento del decreto di rettifica della medesima graduatoria di
merito, relativo al concorso interno per esami e titoli a 108 posti,
successivamente elevati a 291 posti per Vice Sovrintendenti) e RG
5703/2010 (ricorso per impugnativa del decreto di rettifica alla
graduatoria di merito del 7 maggio 2010 relativa al concorso pubblico
interno a 108 posti elevati a 291, per Vice Sovrintendenti emesso dal
Ministero dell’Interno). Questo ci autorizza a pensare che la nostra
posizione iniziale e isolata nella prima ora in cui si affrontava tale
problematica, fosse fondata e corretta, sia nell’impostazione generale
per gli avanzamenti di carriera degli idonei non vincitori, che nelle
richiesta avanzate all’Amministrazione in tutte le sedi di confronto, è
noto a tutti che la linea e la posizione del S.I.A.P. in merito allo
scorrimento non ha trovato la condivisione di altre OO.SS. che l’hanno
fortemente contrastata, ponendoci in una condizione di assoluta
minoranza nel confronto “negoziale” con l’Amministrazione, sede naturale
in cui risolvere la problematica.
Il Parere espresso del CdS che
alleghiamo in copia è la migliore risposta possibile alle critiche
inveterate a cui il SIAP è stato sottoposto, dileggiato e additato quale
divulgatore di illusioni, ma noi non abbiamo mai ceduto, siamo andati
avanti anche per via giudiziaria, pur di tutelare i diritti dei colleghi
all’avanzamento di carriera.
Non pecchiamo né di presunzione né di
vanagloria se sottolineiamo che siamo stati i primi e, solitari
promotori ed artefici di tali iniziative, sia sul piano sindacale, che
politico e legale, iniziative bollate da solerti improvvisati
sindacalisti dell’ultima ora, come iniziative intese solo a far cassa di
tessere, dimenticando che il SIAP è il sindacato della base e non potrà
mai dimenticare le legittime aspettative di progressione di carriera
dei colleghi del ruolo Agenti e Assistenti, o la sofferenza delle
migliaia di Assistenti Capo anziani ( circa 42.000) a partire da quelli
con 15 anni di servizio in poi, che legittimamente e giustamente devono
avere la possibilità di progredire nella carriera e nei livelli
retributivo stipendiali.
La nostra azione è stata coerente e lineare
sin dal primo momento; i documenti, i comunicati, gli incontri sia con
l’Amministrazione che con esponenti politici e parlamentari che hanno
inteso ascoltarci, è tutto reperibile sul nostro sito nel link archivio
ultimissime o tramite il motore di ricerca del sito www.siap-polizia.org
(a giorni comunque pubblicheremo la cronistoria dettagliata, giusto per
richiamare alla memoria le tante battaglie su questo tema).
Non
abbiamo richiesto o sostenuto il c.d. mega concorso, poiché, come
abbiamo espressamente richiesto, occorreva attendere il parere del
Consiglio di Stato al quale la stessa Amministrazione si è rivolta, ma
solo dopo i rilievi mossi dal S.I.A.P. e a causa della diversa e
contrastante posizione dei sindacati.
Che sia chiaro a tutti: il SIAP
non ha mai lavorato per inibire o comprimere i diritti dei colleghi più
giovani, ma abbiamo sempre cercato la quadratura del cerchio che
salvaguardi i diritti che scaturiscono dalle aliquote riservate dalla
legge, sia agli Assistenti Capo che ai colleghi più giovani
La
nostra azione legale per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei
non vincitori dei concorsi interni per Vice Sovrintendente – a cui hanno
aderito colleghi nostri iscritti che vivono il diffuso disagio della
difficoltà nell’avanzamento di carriera, per l’inadeguatezza di norme
superate che disciplinano l’ordinamento del personale e gli avanzamenti
di carriera, è pendente presso il Consiglio di Stato, poiché è stato
presentato appello avverso la sentenza pronunciata dal TAR Lazio Roma
per questioni di ordine procedurale ma non di merito, fiduciosi che la
lettura del merito da parte della suprema corte di giustizia
amministrativa qual è il Consiglio di Stato possa sanare definitivamente
questa complessa e dirimente problematica.