SI RIPARTE ... NOI NON RESTEREMO FERMI
Dopo la pausa estiva (durante la quale come sempre encomiabile è
stato il lavoro dei colleghi sulle strade, e nelle città o nelle
località turistiche, affinché fosse garantita la sicurezza a quanti hanno potuto godersi un meritato periodo di ferie e potessero
beneficiarne serenamente) ripartono i lavori lasciati in sospeso.
Anche
nei palazzi della politica, senatori e deputati tornano sui banchi delle
rispettive aule per i molti decreti in scadenza come quello sulla
violenza di genere, il c.d. femminicidio, i disegni di legge che
riguardano il rendiconto 2012 e l’assestamento di bilancio per l’anno
2013 e il decreto 101/2013 relativo alle nuove norme sui precari della
P.A.
Ma il disegno di legge che più ci ha interessato, e per il quale il
sindacato ha messo già in atto ogni azione utile, è il n. 102/2013
(Disposizioni urgenti in materia di IMU etc.) che, per finanziare la
copertura di spesa della tassa da eliminare, inizialmente era stato
prospettato un taglio a vari ministeri tra cui quello di circa 50
milioni di euro al Comparto Sicurezza che incideva direttamente sul
capitolo di spesa del nostro Ministero per le assunzioni derivanti dal
c.d. Turn Over.
Cogliendo l’occasione del programmato incontro alla
Funzione Pubblica i Sindacati di Polizia forti anche di un ritrovato
fronte unitario, hanno fortemente sollecitato e richiesto un emendamento
governativo per annullare i programmati tagli. Inoltre “…I sindacati
della polizia di stato, della polizia penitenziaria e del corpo
forestale dello stato hanno evidenziato e chiesto, la necessità di un
incontro con i Ministri competenti e con il Presidente del Consiglio,
sia per conoscere il quadro delle risorse disponibili e sopratutto quale
tipo di volontà politica sorregge l’azione di Governo verso il mondo
della sicurezza, prima di poter avviare eventuali trattative inerenti la
previdenza complementare, lo sblocco del tetto salariale e l’avvio del
tavolo contrattuale nonché il recupero delle risorse tagliate per le
assunzioni. Inoltre, è stata chiesta l’omogeneizzazione con alcuni
istituti in vigore presso le forze armate, rappresentando che se nella
fase di approvazione definitiva delle legge sul c.d. “strumento
militare” non vi sarà la contestuale approvazione della legge delega sul
riordino delle carriere per il personale della Polizia di Stato e del
Comparto Sicurezza come anticipato il 28 luglio da un comunicato stampa
del Governo, sarà l’inevitabile l’azione unitaria di protesta delle
OO.SS. per ottenere la separazione dei comparti sicurezza e difesa”.
È
finito il tempo delle ferie … è il momento dell’azione concreta e
determinata. Lo richiedono i colleghi, lo chiede il Paese: per una
polizia democratica, che sia adeguatamente tutelata per svolgere
serenamente il proprio servizio alle istituzioni e al Paese.
La Segreteria Nazionale