Tav: Siap Torino, buste con proiettili a sindacalisti pericolosa deriva
Torino, 28 set. - (Adnkronos) - ''E' stato richiesto apertamente un
passo in avanti a chi contesta violentemente le opere del Tav e questa
e' la chiara risposta''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario
generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato,
dopo che sono state intercettate tre lettere con minacce e proiettili
indirizzate a sindacalisti del settore edile. ''Cosi' come negli anni
70 le Br colpirono i sindacalisti - prosegue - adesso, dopo aver
minacciato gia' politici, sindaci e imprenditori, arrivano i proiettili
per i rappresentanti dei lavoratori che hanno il torto di affermare
l'ovvio: le grandi infrastrutture rappresentano una opportunita'
occupazionale e una occasione di lavoro per le aziende locali''.
Nell'esprimere la solidarieta' del Siap ai rappresentanti degli edili di
Cgil, Cisl e Uil ''prendiamo atto - dice Di Lorenzo - dell'ulteriore
prova della pericolosita' di una deriva 'intellettuale' che, scherzando
con il fuoco, accomuna difesa del territorio e lotta armata
rispolverando ardori giovanili di un tempo che speravamo passato e che
tanti lutti ha provocato in questo Paese. Bisogna lottare con gli
strumenti della legge - conclude - senza tentennamenti, in ogni ambito,
contro chi istiga, giustifica e collabora a mantenere in vita un ''brodo
culturale'' che non potra' che avere gravissime conseguenze''.
(28 settembre 2013 ore 14.48)
Le buste sono «la chiara risposta a chi aveva richiesto apertamente un passo avanti nella contestazione violenta alle opere del Tav». Così Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del sindacato di polizia Siap. «Così come negli anni '70 le Br colpirono i sindacalisti adesso, dopo aver minacciato già politici, sindaci e imprenditori, arrivano i proiettili per i rappresentanti dei lavori che hanno il torto di affermare l'ovvio: le grandi infrastrutture rappresentano una opportunità occupazionale e una occasione di lavoro per le aziende locali»
No Tav, buste con proiettili ai segretari sindacali edili
Tre buste contenenti un proiettile e un biglietto di minacce con la scritta «No Tav No valico» sono state intercettate ieri pomeriggio dai carabinieri all'ufficio postale di via Reiss Romoli, a Torino. Erano dirette ai segretari regionali dei sindacati degli edili Pierluigi Guerrini (Feneal-Uil), Piero Donnola (Filca-Cisl) e Lucio Reggiori (Fillea-Cgil). Non avevano alcun mittente. I tre avevano recentemente avuto un incontro in Regione, dove avevano sostenuto che la Torino-Lione avrebbe creato occupazione.Le buste sono «la chiara risposta a chi aveva richiesto apertamente un passo avanti nella contestazione violenta alle opere del Tav». Così Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del sindacato di polizia Siap. «Così come negli anni '70 le Br colpirono i sindacalisti adesso, dopo aver minacciato già politici, sindaci e imprenditori, arrivano i proiettili per i rappresentanti dei lavori che hanno il torto di affermare l'ovvio: le grandi infrastrutture rappresentano una opportunità occupazionale e una occasione di lavoro per le aziende locali»
Torino, 28 set. - ''E' stato richiesto apertamente un
passo in avanti a chi contesta violentemente le opere del Tav e questa
e' la chiara risposta''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario
generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato,
dopo che sono state intercettate tre lettere con minacce e proiettili
indirizzate a sindacalisti del settore edile. ''Cosi' come negli anni
70 le Br colpirono i sindacalisti - prosegue - adesso, dopo aver
minacciato gia' politici, sindaci e imprenditori, arrivano i proiettili
per i rappresentanti dei lavoratori che hanno il torto di affermare
l'ovvio: le grandi infrastrutture rappresentano una opportunita'
occupazionale e una occasione di lavoro per le aziende locali''.
Nell'esprimere la solidarieta' del Siap ai rappresentanti degli edili di
Cgil, Cisl e Uil ''prendiamo atto - dice Di Lorenzo - dell'ulteriore
prova della pericolosita' di una deriva 'intellettuale' che, scherzando
con il fuoco, accomuna difesa del territorio e lotta armata
rispolverando ardori giovanili di un tempo che speravamo passato e che
tanti lutti ha provocato in questo Paese. Bisogna lottare con gli
strumenti della legge - conclude - senza tentennamenti, in ogni ambito,
contro chi istiga, giustifica e collabora a mantenere in vita un ''brodo
culturale'' che non potra' che avere gravissime conseguenze''.
Torino, 28 set. - ''E' stato richiesto apertamente un
passo in avanti a chi contesta violentemente le opere del Tav e questa
e' la chiara risposta''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario
generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato,
dopo che sono state intercettate tre lettere con minacce e proiettili
indirizzate a sindacalisti del settore edile. ''Cosi' come negli anni
70 le Br colpirono i sindacalisti - prosegue - adesso, dopo aver
minacciato gia' politici, sindaci e imprenditori, arrivano i proiettili
per i rappresentanti dei lavoratori che hanno il torto di affermare
l'ovvio: le grandi infrastrutture rappresentano una opportunita'
occupazionale e una occasione di lavoro per le aziende locali''.
Nell'esprimere la solidarieta' del Siap ai rappresentanti degli edili di
Cgil, Cisl e Uil ''prendiamo atto - dice Di Lorenzo - dell'ulteriore
prova della pericolosita' di una deriva 'intellettuale' che, scherzando
con il fuoco, accomuna difesa del territorio e lotta armata
rispolverando ardori giovanili di un tempo che speravamo passato e che
tanti lutti ha provocato in questo Paese. Bisogna lottare con gli
strumenti della legge - conclude - senza tentennamenti, in ogni ambito,
contro chi istiga, giustifica e collabora a mantenere in vita un ''brodo
culturale'' che non potra' che avere gravissime conseguenze''.