20/08/2012 Tav, Ong: "Servizio civile internazionale” a Chiomonte.
“Paragonare Chiomonte a Gaza, dove la gente muore da decenni,
non solo chiaramente non corrisponde alla realtà ma è ingiurioso nei
confronti delle donne e degli uomini in divisa costretti a vigilare,
assurdamente, un cantiere a causa dell’opposizione violenta di persone
che non vogliono riconoscere il percorso legittimo e democratico che
determina le opere”
E' davvero
incredibile il livello raggiunto dal furore ideologico del fondamentalismo no
tav- dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario
Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente
rappresentativo della Polizia di Stato - "Abbimo letto oggi sul quotidiano
le gravi dichiarazioni della signora Stefania Pizzolla, presidente della
sezione italiana della ong Servizio Civile Internazionale, increduli di tanta
superficialità nell'esprimere opinioni personali avvantaggiandosi di un ruolo
comunque "istituzionale"".
"Paragonare
Chiomonte a Gaza, dove la gente muore da decenni, non solo chiaramente non
corrisponde alla realtà ma è ingiurioso nei confronti delle donne e degli
uomini in divisa costretti a vigilare, assurdamente, un cantiere a causa
dell'opposizione violenta di persone che non vogliono riconoscere il percorso
legittimo e democratico che determina le opere" - continua DI LORENZO -
" L'abbiamo sempre detto e lo ripetiamo ancora: per gli uomini dello Stato
non è in discussione l'opposizione, per molti di noi condivisibile, al Tav, ma
la modalità violenta e distruttiva, di cose e persone, che questa ha
assunto." - insiste DI LORENZO - " Come può una rappresentante di una
organizzazione, riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e membro
consultivo dell'UNESCO e del Consiglio d'Europa, dichiarare in scioltezza che
gli attacchi al cantiere con fionde, molotov e bombe carte sono "gesti
simbolici comprensibili" ? Delle due l'una: o è incompetente o è in
malafede. Vistol'impegno della sua ong nel promuovere la solidarietà
internazionale, La invitiamo a portare tale solidarietà vicino casa, ai
rappresentanti dello Stato vittime di quei "gesti simbolici che hanno
causato loro ferite gravissime e, per alcuni, la cessazione dal servizio per
inidoneità fisica " ." Se per la presidente di una ong, finanziata
dai soldi pubblici, è giusto l'assalto quotidiano violento al cantiere, noi
abbiamo molto da obiettare e da fare" - continua DI LORENZO -"
Cominceremo con lo scrivere al Ministro degli Esteri ed alla Corte dei Conti
segnalando il caso e chiedendo verifiche circa l'opportunità di finanziamenti
pubblici a chi combatte direttamente o indirettamente lo Stato"".
"Proprio il
20 luglio scorso la Corte dei Conti - Sezione centrale del controllo sulla
gestione delle Amministrazioni dello Stato ha deliberato l'indagine
"Contributi alle Organizzazioni non Governative per la realizzazione
dell'attivita' di cooperazione (cap. 2181 del Ministero degli affari esteri)
per la verifica delle spese dello Stato in relazione alle ristrettezze
economiche ed al proliferare delle ong" - conclude DI LORENZO - " Che
si cominci la spending review revocando i finanziamenti pubblici a chi
contrasta lo Stato . Ne gioverà etica, logica e contabilità statale".