Tav: Siap Torino, in Val Susa escalation pericolosa, colpa politica non della polizia
Torino, 28 ago. - (Adnkronos) - ''Le continue azioni dei no
tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse
intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, hanno
comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulita', ma crediamo
si stia sbagliando bersaglio nell'ipotizzare una qualche incapacita'
della Polizia e della Questura di Torino nell'affrontare la questione''.
Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap
Torino, sindacato della Polizia di Stato. Secondo il sindacalista ''in
molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo a una escalation,
gia' vissuta da questo Paese, che puo' portare a esiti tragici. E la
colpa - avverte Di Lorenzo - non puo' certo essere addossata ad una
mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l'ordine pubblico a
Torino che, come e' noto ed evidente, deve essere rispettoso delle
indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma''. Poi
ribadisce ''la politica tutta abbandoni ogni ipocrisia o assordante
silenzio e si assuma la responsabilita' di far esistere lo Stato anche
in Valle di Susa''.
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Tav: Siap Torino, in Val Susa escalation pericolosa, colpa politica non della polizia
Torino, 28 ago. ''Le continue azioni dei no tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, hanno comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulita', ma crediamo si stia sbagliando bersaglio nell'ipotizzare una qualche incapacita' della Polizia e della Questura di Torino nell'affrontare la questione''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato. Secondo il sindacalista ''in molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo a una escalation, gia' vissuta da questo Paese, che puo' portare a esiti tragici. E la colpa - avverte Di Lorenzo - non puo' certo essere addossata ad una mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l'ordine pubblico a Torino che, come e' noto ed evidente, deve essere rispettoso delle indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma''. Poi ribadisce ''la politica tutta abbandoni ogni ipocrisia o assordante silenzio e si assuma la responsabilita' di far esistere lo Stato anche in Valle di Susa''.
(28 agosto 2012 ore 16.48)
Comunicato
stampa SIAP TORINO del 28 agosto 2012
Oggetto:
NoTav: deriva intimidatoria e
terroristica colpa della politica non
della Polizia.
“ Di fronte alle continue azioni dei no tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, ha comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulità ” – è il commento di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Ma crediamo si stia sbagliando bersaglio nell’ipotizzare una qualche incapacità della Polizia e della Questura di Torino nell’affrontare la questione”.
“In molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo ad una escalation, già vissuta da questo Paese, che può portare ad esiti tragici ”- afferma DI LORENZO - “E la colpa non può certo essere addossata ad una mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l’ordine pubblico a Torino che, come è noto ed evidente, deve essere rispettoso delle indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma”.
“Lo ripetiamo da mesi: la politica tutta
abbandoni ogni ipocrisia o assordante silenzio e si assuma la responsabilità di
far esistere lo Stato anche in Valle di Susa”-
insiste DI LORENZO – “ Non ripetiamo tutte le richieste fatte a più
riprese, la situazione è sotto gli occhi di tutti. E’ stato permesso ad un
manipolo di aspiranti guerriglieri di creare le condizioni perché esistesse una
extraterritorialità avvalendosi, purtroppo, delle complicità politica di
numerosi esponenti che dovremmo chiamare istituzionali ma che, visti gli esiti, non
crediamo meritino tale titolo”.
“Il
SIAP senza tentennamenti è vicino ai nostri uomini, sopratutto dei Reparti
Mobili, che in questo momento storico devono sopportare il peso di politiche
fallimentari che hanno ridotto il Paese in ginocchio ed anche, ci pare di
capire, di una qualche accusa di inefficienza”- conclude DI LORENZO – “ I
poliziotti, invece, sono preparati e pronti a far rispettare le Leggi dello
Stato qualora, finalmente, chi ha la responsabilità a tutti i livelli
istituzionali si decida ad adempiervi”.