giovedì 30 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
No Tav: deriva intimidatoria e terroristica colpa della politica non della Polizia.
Tav: Siap Torino, in Val Susa escalation pericolosa, colpa politica non della polizia
Torino, 28 ago. - (Adnkronos) - ''Le continue azioni dei no
tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse
intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, hanno
comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulita', ma crediamo
si stia sbagliando bersaglio nell'ipotizzare una qualche incapacita'
della Polizia e della Questura di Torino nell'affrontare la questione''.
Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap
Torino, sindacato della Polizia di Stato. Secondo il sindacalista ''in
molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo a una escalation,
gia' vissuta da questo Paese, che puo' portare a esiti tragici. E la
colpa - avverte Di Lorenzo - non puo' certo essere addossata ad una
mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l'ordine pubblico a
Torino che, come e' noto ed evidente, deve essere rispettoso delle
indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma''. Poi
ribadisce ''la politica tutta abbandoni ogni ipocrisia o assordante
silenzio e si assuma la responsabilita' di far esistere lo Stato anche
in Valle di Susa''.
Le ultime notizie
Tav: Siap Torino, in Val Susa escalation pericolosa, colpa politica non della polizia
Torino, 28 ago. ''Le continue azioni dei no tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, hanno comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulita', ma crediamo si stia sbagliando bersaglio nell'ipotizzare una qualche incapacita' della Polizia e della Questura di Torino nell'affrontare la questione''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato. Secondo il sindacalista ''in molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo a una escalation, gia' vissuta da questo Paese, che puo' portare a esiti tragici. E la colpa - avverte Di Lorenzo - non puo' certo essere addossata ad una mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l'ordine pubblico a Torino che, come e' noto ed evidente, deve essere rispettoso delle indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma''. Poi ribadisce ''la politica tutta abbandoni ogni ipocrisia o assordante silenzio e si assuma la responsabilita' di far esistere lo Stato anche in Valle di Susa''.
(28 agosto 2012 ore 16.48)
Comunicato
stampa SIAP TORINO del 28 agosto 2012
Oggetto:
NoTav: deriva intimidatoria e
terroristica colpa della politica non
della Polizia.
“ Di fronte alle continue azioni dei no tav, passati dal solo attacco al cantiere di Chiomonte a diffuse intimidazioni contro ditte, uffici e dipendenti fino a Torino, ha comprensibilmente generato preoccupazione ed incredulità ” – è il commento di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “Ma crediamo si stia sbagliando bersaglio nell’ipotizzare una qualche incapacità della Polizia e della Questura di Torino nell’affrontare la questione”.
“In molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo ad una escalation, già vissuta da questo Paese, che può portare ad esiti tragici ”- afferma DI LORENZO - “E la colpa non può certo essere addossata ad una mancanza di nerbo da parte di chi deve gestire l’ordine pubblico a Torino che, come è noto ed evidente, deve essere rispettoso delle indicazioni e valutazioni, anche politiche, che arrivano da Roma”.
“Lo ripetiamo da mesi: la politica tutta
abbandoni ogni ipocrisia o assordante silenzio e si assuma la responsabilità di
far esistere lo Stato anche in Valle di Susa”-
insiste DI LORENZO – “ Non ripetiamo tutte le richieste fatte a più
riprese, la situazione è sotto gli occhi di tutti. E’ stato permesso ad un
manipolo di aspiranti guerriglieri di creare le condizioni perché esistesse una
extraterritorialità avvalendosi, purtroppo, delle complicità politica di
numerosi esponenti che dovremmo chiamare istituzionali ma che, visti gli esiti, non
crediamo meritino tale titolo”.
“Il
SIAP senza tentennamenti è vicino ai nostri uomini, sopratutto dei Reparti
Mobili, che in questo momento storico devono sopportare il peso di politiche
fallimentari che hanno ridotto il Paese in ginocchio ed anche, ci pare di
capire, di una qualche accusa di inefficienza”- conclude DI LORENZO – “ I
poliziotti, invece, sono preparati e pronti a far rispettare le Leggi dello
Stato qualora, finalmente, chi ha la responsabilità a tutti i livelli
istituzionali si decida ad adempiervi”.
L'intervento del SIAP Torino sulla sicurezza nella nostra città dopo le parole del Ministro Cancellieri. Ancora attenzione dei media.
Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
„
Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
„
Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
„"Il Ministro Cancellieri ha appena dichiarato che " ritiene che non ci siano sviluppo e crescita per il nostro Paese, se non c'è sicurezza" e come darle torto visto che lo diciamo da anni ai quattro venti? - dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - "Peccato che i fatti, soprattutto nella nostra città, raccontano una realtà fatta di degrado e lenta eutanasia delle Forze di Polizia, altro che sviluppo e crescita!".
"Se non bastano i dati nazionali appena pubblicati, in cui risulta come Torino sia salita sul triste podio della criminalità diffusa, il Ministro può venire a parlare con i poliziotti, i cittadini e le associazioni di categoria per verificare quanto le sue parole sono distanti dalla realtà" - continua DI LORENZO - "I cittadini torinesi sono stanchi di essere vittime di scippatori, rapinatori, ladri d'auto e d'appartamento, ed ora anche dei no tav che occupano ditte e aziende minacciando e terrorizzando proprietari e dipendenti."
“
"A questi cittadini il Ministro dovrebbe spiegare concretamente come intende assicurargli sviluppo e crescita vista la situazione sempre più disastrosa in cui operano le forze di polizia di Torino " - insiste DI LORENZO - " Il Ministro, solo per fare qualche esempio, sa che a Torino da luglio 2010 6 commissariati su 9 hanno dovuto sopprimere la volante sulle 24 ore, che il personale si avvia verso un deficit di 500-800 unità, che Uffici e Commissariati di prima linea sopravvivono soltanto grazie alle migliaia di ore di straordinario effettuato, che i poliziotti vigilano gli arrestati alle camere di sicurezza senza vedersi riconosciuta l'indennità assegnata alla Polizia Penitenziaria, che al Reparto Mobile gran parte dei ragazzi non ha fatto riposo per tutto il mese di agosto a causa degli impegni sul fronte tav, che al personale della Stradale Ferroviaria e Postale non viene liquidata da quasi due anni l'indennità prevista?"
" Questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchiere" - ancora DI LORENZO - " Crediamo sia giunto il momento che cittadini, rappresentanti delle Forze di Polizia, politica locale tutta, società civile e rappresentanti delle categorie produttive facciano fronte comune attivamente per riportare il diritto alla Sicurezza al centro dei diritti primari da assicurare e che realizza, insieme a Scuola e Sanità pubblica, una vera società democratica e giusta"
" Basta con le frasi ad effetto, retoriche e fumose" - conclude DI LORENZO -" La politica si dia una mossa e pretenda dai burocrati misure concrete per invertire la rotta, perché di tagli lineari e spending review la Sicurezza di questa città sta morendo."
28/08/2012“
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Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
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Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
Per il Ministro Cancellieri “Senza sicurezza non ci sono sviluppo e crescita” ma a Torino non riusciamo più a garantire l’indispensabile. E’ necessario fronte comune cittadini, politica locale e Forze di Polizia
“
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Siap: "Cancellieri basta parole, a Torino la sicurezza muore"
„"Il Ministro Cancellieri ha appena dichiarato che " ritiene che non ci siano sviluppo e crescita per il nostro Paese, se non c'è sicurezza" e come darle torto visto che lo diciamo da anni ai quattro venti? - dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - "Peccato che i fatti, soprattutto nella nostra città, raccontano una realtà fatta di degrado e lenta eutanasia delle Forze di Polizia, altro che sviluppo e crescita!".
"Se non bastano i dati nazionali appena pubblicati, in cui risulta come Torino sia salita sul triste podio della criminalità diffusa, il Ministro può venire a parlare con i poliziotti, i cittadini e le associazioni di categoria per verificare quanto le sue parole sono distanti dalla realtà" - continua DI LORENZO - "I cittadini torinesi sono stanchi di essere vittime di scippatori, rapinatori, ladri d'auto e d'appartamento, ed ora anche dei no tav che occupano ditte e aziende minacciando e terrorizzando proprietari e dipendenti."
“
"A questi cittadini il Ministro dovrebbe spiegare concretamente come intende assicurargli sviluppo e crescita vista la situazione sempre più disastrosa in cui operano le forze di polizia di Torino " - insiste DI LORENZO - " Il Ministro, solo per fare qualche esempio, sa che a Torino da luglio 2010 6 commissariati su 9 hanno dovuto sopprimere la volante sulle 24 ore, che il personale si avvia verso un deficit di 500-800 unità, che Uffici e Commissariati di prima linea sopravvivono soltanto grazie alle migliaia di ore di straordinario effettuato, che i poliziotti vigilano gli arrestati alle camere di sicurezza senza vedersi riconosciuta l'indennità assegnata alla Polizia Penitenziaria, che al Reparto Mobile gran parte dei ragazzi non ha fatto riposo per tutto il mese di agosto a causa degli impegni sul fronte tav, che al personale della Stradale Ferroviaria e Postale non viene liquidata da quasi due anni l'indennità prevista?"
" Questa è la realtà, tutto il resto sono chiacchiere" - ancora DI LORENZO - " Crediamo sia giunto il momento che cittadini, rappresentanti delle Forze di Polizia, politica locale tutta, società civile e rappresentanti delle categorie produttive facciano fronte comune attivamente per riportare il diritto alla Sicurezza al centro dei diritti primari da assicurare e che realizza, insieme a Scuola e Sanità pubblica, una vera società democratica e giusta"
" Basta con le frasi ad effetto, retoriche e fumose" - conclude DI LORENZO -" La politica si dia una mossa e pretenda dai burocrati misure concrete per invertire la rotta, perché di tagli lineari e spending review la Sicurezza di questa città sta morendo."
28/08/2012“
lunedì 27 agosto 2012
No Tav: arrestato l'anarchico Massimo Passamani. Confermate le denunce del SIAP.
No Tav, blitz: arrestato anarchico Passamani
Aveva ricevuto un foglio di via. Domiciliari per Daniela Battisti.
È stato arrestato il 27 agosto con l'accusa di associazione sovversiva Massimo Passamani.L'uomo è un esponente anarchico di Rovereto, attivo anche in Val di Susa nelle proteste No Tav.
L'operazione è stata condotta dalla Digos di Trento, coordinata dalla direzione centrale della polizia contro un gruppo anarchico insurrezionalista.
AVEVA UN FOGLIO DI VIA. La militante Daniela Battisti invece è agli arresti domiciliari.
Passamani era destinatario di un foglio di via per manifestazioni legate alle proteste contro il Tav, emesso dalla questura di Torino. Dopo l'emissione del provvedimento, l'uomo era comunque stato notato in diverse occasioni in Valle di Susa.
A metà luglio prese parte a una dimostrazione al Sestriere davanti a un albergo che ospitava le forze dell'ordine di stanza al presidio del cantiere di Chiomonte.
CHIUDERE CAMPEGGIO CHIOMONTE. Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale torinese del sindacato di polizia Siap, ha detto che «permettere iniziative di contestazione violenta e l'esistenza di un campeggio antagonista permanente in Valle di Susa non ha fatto che favorire la saldatura tra protesta No Tav e lotta violenta allo Stato».
Per Di Lorenzo il campeggio abusivo di Chiomonte va chiuso. «Passamani è stato, tra l'altro, co-animatore di alcune assemblee popolari di Giaglione e Bussoleno e ciò ha rimarcato l'assoluta sovrapposizione tra volto istituzionale del movimento No Tav e braccio armato costituito dagli antagonisti di tutta Italia ed Europa» ha concluso il segretario provinciale.
Lunedì, 27 Agosto 2012
Comunicato
stampa SIAP TORINO del 27 agosto 2012
Oggetto: No Tav, arresto Massimo
Passamani conferma tutte le nostre denunce e
preoccupazioni. Dal rischio
eversione siamo ormai alla strategia applicata.
“L’arresto per associazione
sovversiva di Massimo Passamani, leader degli anarchici e antagonisti trentini,
anche per l’attività svolta in Val di Susa conferma ulteriormente quanto da noi
denunciato da più di un anno” – dichiara
Pietro DI LORENZO, Segretario Generale
Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia
di Stato – “Permettere per tutto questo tempo iniziative di contestazione
violenta e l’esistenza di un campeggio antagonista permanente non ha fatto che
favorire la saldatura tra protesta no tav e lotta violenta allo Stato”.
“Ricordiamo che Passamani è
stato, tra l’altro, co-animatore insieme ad Alberto Perino e Luigi Casel delle assemblee popolari di
Giaglione e Bussoleno in cui auspicava azioni più dirette ed incisive. Ciò ha
rimarcato l’assoluta sovrapposizione tra volto “istituzionale” del movimento
notav e braccio armato costituito dagli antagonisti di tutta Italia ed Europa”
– continua DI LORENZO - ” A maggior ragione oggi ribadiamo la necessità di
chiudere il campeggio abusivo, da cui partono tutte le iniziative aggressive,
in Valle come a Torino, e vietare nell’area tutte le manifestazioni di un
movimento che non ha alcuna intenzione di prendere le distanze da chi pratica
la violenza .”
“ Dopo aver assistito all’occupazione della
Geovalsusa a Torino, che testimonia un ulteriore salto di qualità nella
strategia intimidatoria e violenta, registriamo oggi un ulteriore tentativo di
aggressione ai lavoratori del cantiere di Chiomonte ed alle Forze di Polizia che lo impediscono, a cui
vanno vicinanza e solidarietà” – conclude
DI LORENZO - “ Alla luce
dell’arresto di Passamani, che segue quelli effettuati in ogni parte del Paese,
e dei prossimi appuntamenti propagandati dal movimento antagonista crediamo che
nessuno possa esimersi dal prendere atto
che il sedicente campeggio è in realtà una palestra eversiva e come tale deve
essere chiusa ”
domenica 26 agosto 2012
il Siap Torino al Ministro Cancellieri: "Basta frasi ad effetto, la sicurezza a Torino sta morendo".
Comunicato stampa SIAP Torino del 26 agosto 2012
Per il Ministro
Cancellieri “Senza sicurezza non ci sono sviluppo e crescita” ma a Torino non riusciamo più a garantire l’indispensabile.
E’ necessario fronte comune cittadini, politica
locale e Forze di Polizia.
“Il Ministro Cancellieri ha
appena dichiarato che “ ritiene che non
ci siano sviluppo e crescita per il nostro Paese, se non c’è sicurezza” e
come darle torto visto che lo diciamo da anni ai quattro venti? – dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale
Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia
di Stato – “Peccato che i fatti, soprattutto nella nostra città, raccontano una
realtà fatta di degrado e lenta eutanasia delle Forze di Polizia, altro che
sviluppo e crescita!”.
“Se non bastano i dati
nazionali appena pubblicati, in cui risulta come Torino sia salita sul triste
podio della criminalità diffusa, il Ministro può venire a parlare con i poliziotti, i
cittadini e le associazioni di categoria per verificare quanto le sue parole
sono distanti dalla realtà” – continua DI LORENZO - ”I cittadini torinesi sono
stanchi di essere vittime di scippatori, rapinatori, ladri d’auto e d’appartamento,
ed ora anche dei no tav che occupano ditte e aziende minacciando e
terrorizzando proprietari e dipendenti.”
“A questi cittadini il
Ministro dovrebbe spiegare concretamente come intende assicurargli sviluppo e
crescita vista la situazione sempre più disastrosa in cui operano le forze di
polizia di Torino ” - insiste DI LORENZO – “ Il
Ministro, solo per fare qualche esempio, sa che a Torino da luglio 2010 6
commissariati su 9 hanno dovuto sopprimere la volante sulle 24 ore, che il
personale si avvia verso un deficit di 500-800 unità, che Uffici e
Commissariati di prima linea sopravvivono soltanto grazie alle migliaia di ore
di straordinario effettuato, che i poliziotti vigilano gli arrestati alle
camere di sicurezza senza vedersi riconosciuta l’indennità assegnata alla
Polizia Penitenziaria, che al Reparto Mobile gran parte dei ragazzi non ha
fatto riposo per tutto il mese di agosto a causa degli impegni sul fronte tav,
che al personale della Stradale Ferroviaria e Postale non viene liquidata da quasi
due anni l’indennità prevista?”
“ Questa è la realtà, tutto
il resto sono chiacchiere” – ancora DI
LORENZO - “ Crediamo sia giunto il momento che cittadini, rappresentanti delle
Forze di Polizia, politica locale tutta, società civile e rappresentanti delle
categorie produttive facciano fronte comune attivamente per riportare il
diritto alla Sicurezza al centro dei diritti primari da assicurare e che
realizza, insieme a Scuola e Sanità pubblica, una vera società democratica e
giusta”
“ Basta con le frasi ad
effetto, retoriche e fumose” – conclude DI LORENZO –“ La politica si dia una mossa e pretenda dai
burocrati misure concrete per invertire la rotta, perché di tagli lineari e
spending review la Sicurezza di questa città sta morendo.”
sabato 25 agosto 2012
venerdì 24 agosto 2012
Attentato alla caserma della Polstrada di Corso Giambone. Ancora attenzione dei media alla reazione del SIAP Torino.
Attentato alla polizia stradale di corso Giambone
„Siap: "Gesto da non sottovalutare. Preoccupazione e solidarietà ai colleghi di Corso Giambone"
„
"Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto
la notte scorsa ma è doveroso richiamare l'attenzione sui possibili
significati di questo gesto - dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario
Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo
della Polizia di Stato - Sono troppe le tensioni sociali e le
ramificazioni criminali in questa città".
"Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino a cui si risponde, di contro, con continui tagli e diminuzione del personale - continua DI LORENZO - La Polizia è ormai diventata l'unica ancora di salvezza per i cittadini onesti ma anche l'obiettivo da colpire per criminali, teppisti di ogni risma e no-tutto".
"Le indagini diranno se l'attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista - ancora DI LORENZO - La memoria recente richiama la lettera minatoria di questo inverno al 5° Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro".
"Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi della Polizia Stradale di Corso Giambone impegnati in delicate indagini e nella salvaguardia dell'incolumità dei viaggiatori - conclude DI LORENZO - Siamo certi che, con la solita professionalità e dedizione, continueranno a svolgere il proprio lavoro senza farsi intimidire dai gesti vigliacchi di chi agisce nell'ombra".
"Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino a cui si risponde, di contro, con continui tagli e diminuzione del personale - continua DI LORENZO - La Polizia è ormai diventata l'unica ancora di salvezza per i cittadini onesti ma anche l'obiettivo da colpire per criminali, teppisti di ogni risma e no-tutto".
"Le indagini diranno se l'attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista - ancora DI LORENZO - La memoria recente richiama la lettera minatoria di questo inverno al 5° Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro".
"Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi della Polizia Stradale di Corso Giambone impegnati in delicate indagini e nella salvaguardia dell'incolumità dei viaggiatori - conclude DI LORENZO - Siamo certi che, con la solita professionalità e dedizione, continueranno a svolgere il proprio lavoro senza farsi intimidire dai gesti vigliacchi di chi agisce nell'ombra".
24/08/2012“
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“
giovedì 23 agosto 2012
Attentato alla Polizia Stradale di Corso Giambone. Il SIAP: attenzione ai possibili significati e solidarietà ai colleghi"
TORINO:BOTTIGLIE INCENDIARIE CONTRO SEDE POLIZIA
STRADALE, SIAP 'PREOCCUPATI' =
Torino,
22 ago.
(Adnkronos)
- Ieri mattina all'alba due
bottiglie
contenenti liquido infiammabile sono state lanciate nel cortile della sede
della Polizia Stradale di corso Giambone a Torino.
Le
bottiglie non sono esplose ma si sono rotte nell'impatto con il suolo e il
liquido contenuto ha preso fuoco sviluppando un piccolo incendio delle
sterpaglie secche nel cortile, subito domato.
Sull'episodio
la Digos di Torino sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori del
gesto.
''Non
vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma e' doveroso richiamare
l'attenzione sui possibili significati di questo gesto'', afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della Polizia di Stato
secondo il quale ''sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali
in questa citta'''.
(segue)(Ssa/Col/Adnkronos)
23-AGO-12
10:35 23-08-12 10:42 NNNN
TORINO: BOTTIGLIE INCENDIARIE CONTRO SEDE POLIZIA
STRADALE, SIAP 'PREOCCUPATI' (2) =
(Adnkronos) - ''Continuiamo
da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa
polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino'', sottolinea il
sindacalista.
''Le indagini diranno se
l'attentato e' da attribuire alla criminalita' comune, ad un gesto isolato o ad
un attacco del variegato mondo antagonista'',aggiunge.
''La memoria recente -
ricorda Di Lorenzo - richiama la lettera minatoria di questo inverno al quinto
Reparto Mobile di Via Veglia ed e' naturale preoccuparsi di un possibile
innalzamento del livello di scontro''.
''Esprimiamo la nostra
vicinanza e solidarieta' ai colleghi della Polizia Stradale'', conclude Di
Lorenzo.
(Ssa/Col/Adnkronos)
23-AGO-12 10:37 23-08-12
10:42 NNNN
MOLOTOV CONTRO POLSTRADA TORINO,
SIAP"GESTO DA NON SOTTOVALUTARE"
(AGI) - Torino, 23 ago. - Ieri mattina due bottiglie con liquido infiammabile sono state lanciate nel cortile della sede della Polizia stradale di Torino, in corso Giambone. Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte all'impatto con il suolo e il liquido infiammabile ha provocato il rogo di alcune sterpaglie, subito domato. La notizia, diffusa oggi, ha suscitato l'immediata reazione del Siap di Torino: "Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma e' doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto", ha ammonito Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale del Siap di Torino, "sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa citta'". "Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di polizia operano a Torino a cui si risponde, di contro, con continui tagli e diminuzione del personale - prosegue Di Lorenzo - la polizia e' ormai diventata l'unica ancora di salvezza per i cittadini onesti ma anche l'obiettivo da colpire per criminali". "Le indagini diranno se l'attentato e' da attribuire alla criminalita' comune, a un gesto isolato o a un attacco del variegato mondo antagonista", sottolinea il sindacalista esprimendo "vicinanza e solidarieta' ai colleghi della Polizia stradale, impegnati in delicate indagini e nella salvaguardia dell'incolumita' dei viaggiatori". (AGI) To4/chc 231132 AGO 12 to4
Molotov nel cortile della polstrada, Siap: "Gesto da non sottovalutare"
Torino - “Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma è doveroso richiamare l’attenzione sui possibili significati di questo gesto. Sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa città”. Lo ha detto Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap, sindacato della polizia di Stato. Le parole si riferiscono a quanto avvenuto questa mattina a Torino, quando due bottiglie incendiarie sono state lanciate da sconosciuti nel giardino della locale sede della polizia stradale.
“Continuiamo da mesi - continua Di Lorenzo - a sollecitare l’attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino a cui si risponde, di contro, con continui tagli e diminuzione del personale. La Polizia è ormai diventata l’unica ancora di salvezza per i cittadini onesti ma anche l’obiettivo da colpire per criminali, teppisti di ogni risma e no-tutto. Le indagini diranno se l’attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista. La memoria recente richiama la lettera minatoria di questo inverno al 5° Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro”.
“Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà - conclude il segretario - ai colleghi della Polizia Stradale di Corso Giambone impegnati in delicate indagini e nella salvaguardia dell’incolumità dei viaggiatori. Siamo certi che, con la solita professionalità e dedizione, continueranno a svolgere il proprio lavoro senza farsi intimidire dai gesti vigliacchi di chi agisce nell’ombra”.
Torino: bottiglie incendiarie contro sede Polizia stradale, Siap 'preoccupati'
Torino, 22 ago. - Ieri mattina all'alba due bottiglie contenenti liquido infiammabile sono state lanciate nel cortile della sede della Polizia Stradale di corso Giambone a Torino. Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte nell'impatto con il suolo e il liquido contenuto ha preso fuoco sviluppando un piccolo incendio delle sterpaglie secche nel cortile, subito domato. Sull'episodio la Digos di Torino sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori del gesto. ''Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma e' doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto'', afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della Polizia di Stato secondo il quale ''sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa citta'''.
''Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino'', sottolinea il sindacalista. ''Le indagini diranno se l'attentato e' da attribuire alla criminalita' comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista'', aggiunge. ''La memoria recente - ricorda Di Lorenzo - richiama la lettera minatoria di questo inverno al quinto Reparto Mobile di Via Veglia ed e' naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro''. ''Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarieta' ai colleghi della Polizia Stradale'', conclude Di Lorenzo.
“Continuiamo da mesi - continua Di Lorenzo - a sollecitare l’attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino a cui si risponde, di contro, con continui tagli e diminuzione del personale. La Polizia è ormai diventata l’unica ancora di salvezza per i cittadini onesti ma anche l’obiettivo da colpire per criminali, teppisti di ogni risma e no-tutto. Le indagini diranno se l’attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista. La memoria recente richiama la lettera minatoria di questo inverno al 5° Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro”.
“Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà - conclude il segretario - ai colleghi della Polizia Stradale di Corso Giambone impegnati in delicate indagini e nella salvaguardia dell’incolumità dei viaggiatori. Siamo certi che, con la solita professionalità e dedizione, continueranno a svolgere il proprio lavoro senza farsi intimidire dai gesti vigliacchi di chi agisce nell’ombra”.
Torino: bottiglie incendiarie contro sede Polizia stradale, Siap 'preoccupati'
Torino, 22 ago. - Ieri mattina all'alba due bottiglie contenenti liquido infiammabile sono state lanciate nel cortile della sede della Polizia Stradale di corso Giambone a Torino. Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte nell'impatto con il suolo e il liquido contenuto ha preso fuoco sviluppando un piccolo incendio delle sterpaglie secche nel cortile, subito domato. Sull'episodio la Digos di Torino sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori del gesto. ''Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma e' doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto'', afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della Polizia di Stato secondo il quale ''sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa citta'''.
''Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino'', sottolinea il sindacalista. ''Le indagini diranno se l'attentato e' da attribuire alla criminalita' comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista'', aggiunge. ''La memoria recente - ricorda Di Lorenzo - richiama la lettera minatoria di questo inverno al quinto Reparto Mobile di Via Veglia ed e' naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro''. ''Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarieta' ai colleghi della Polizia Stradale'', conclude Di Lorenzo.
(23 agosto 2012 ore 10.48)
Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte nell'impatto con il suolo e il liquido contenuto ha preso fuoco sviluppando un piccolo incendio delle sterpaglie secche nel cortile, subito domato.
Sull'episodio la Digos di Torino sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori del gesto.
«Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma è doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto», afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della Polizia di Stato secondo il quale «sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa città».
«Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino», sottolinea il sindacalista.
«Le indagini diranno se l'attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista», aggiunge.
«La memoria recente – ricorda Di Lorenzo – richiama la lettera minatoria di questo inverno al quinto Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro».
«Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi della Polizia Stradale», conclude Di Lorenzo.
Torino: 2 molotov contro sede della polizia stradale, la Siap preoccupata
- Redazione – 23 agosto 2012 – Ieri mattina all'alba due bottiglie contenenti liquido infiammabile sono state lanciate nel cortile della sede della Polizia Stradale di corso Giambone a Torino.Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte nell'impatto con il suolo e il liquido contenuto ha preso fuoco sviluppando un piccolo incendio delle sterpaglie secche nel cortile, subito domato.
Sull'episodio la Digos di Torino sta indagando a 360 gradi per risalire agli autori del gesto.
«Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma è doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto», afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della Polizia di Stato secondo il quale «sono troppe le tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa città».
«Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle Istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di Polizia operano a Torino», sottolinea il sindacalista.
«Le indagini diranno se l'attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista», aggiunge.
«La memoria recente – ricorda Di Lorenzo – richiama la lettera minatoria di questo inverno al quinto Reparto Mobile di Via Veglia ed è naturale preoccuparsi di un possibile innalzamento del livello di scontro».
«Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi della Polizia Stradale», conclude Di Lorenzo.
Torino, bottiglie incendiarie contro sede Polizia stradale: Siap ''preoccupati''
ultimo aggiornamento: 23 agosto, ore 16:27
Torino - Ieri mattina all'alba due bottiglie contenenti liquido infiammabile
sono state lanciate nel cortile della sede della Polizia Stradale di
corso Giambone a Torino. Le bottiglie non sono esplose ma si sono rotte
nell'impatto con il suolo e il liquido contenuto ha preso fuoco
sviluppando un piccolo incendio delle sterpaglie secche nel cortile,
subito domato. Sull'episodio la Digos di Torino sta indagando a 360
gradi per risalire agli autori del gesto.
''Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma e'
doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo
gesto'', afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del
Siap, sindacato della Polizia di Stato secondo il quale ''sono troppe le
tensioni sociali e le ramificazioni criminali in questa citta'''.
TORINO 23 ago (Però Torino) – Bottiglie
incendiarie contro la polizia. È avvenuto ieri 22 agosto aTorino,
quando all'alba alcuni ignoti hanno lanciato due bottiglie contenenti
liquido infiammabile nel cortile della sede della polizia stradale di
corso Giambone.
Torino, bottiglie incendiarie contro la sede della polizia
TORINO 23 ago (Però Torino) – Bottiglie
incendiarie contro la polizia. È avvenuto ieri 22 agosto aTorino,
quando all'alba alcuni ignoti hanno lanciato due bottiglie contenenti
liquido infiammabile nel cortile della sede della polizia stradale di
corso Giambone.
In seguito al lancio, è scoppiato un
piccolo incendio con le sterpaglie secche nel cortile, ma il fuoco è
stato subito domato. Sull'episodio sta indagando la Digos.
"Non vogliamo enfatizzare quanto accaduto la notte scorsa ma è doveroso richiamare l'attenzione sui possibili significati di questo gesto", afferma Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato della polizia di Stato.
"Continuiamo da mesi a sollecitare l'attenzione delle istituzioni sulla pericolosa polveriera in cui le forze di polizia operano a Torino", sottolinea il sindacalista. "Le indagini diranno se l'attentato è da attribuire alla criminalità comune, ad un gesto isolato o ad un attacco del variegato mondo antagonista", aggiunge.
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