martedì 10 luglio 2012

Tav, processo ai 46 rinviati a giudizio per gravi reati. SIAP E TUTTI I SUOI ISCRITTI, ASSISTITI GRATUITAMENTE, AMMESSI NEL PROCESSO QUALI PARTI CIVILI


Comunicato stampa del 10 luglio 2012     

Oggetto: Tav, processo ai 46 rinviati a giudizio per gravi reati.
         SIAP AMMESSO NEL PROCESSO QUALE PARTE CIVILE

"Accogliamo la notizia con grandissima soddisfazione" - commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “è la prima volta che in Italia viene riconosciuto ad un sindacato di Polizia il ruolo di parte lesa quale rappresentante degli interessi legittimi dei poliziotti"
"Il GUP di Torino Edmondo Pio  ha riconosciuto la legittimità del SIAP ad essere parte civile nel processo a carico delle 46 persone per gli scontri al cantiere di Chiomonte della Tav Torino-Lione del 26 giugno e del 3 luglio scorsi secondo ipotesi di reato che vanno dalla resistenza alla violenza e lesioni a pubblico ufficiale. E' l'ulteriore conferma della veridicità delle denunce del Siap a partire già dal 27 giugno scorso" - continua DI LORENZO - " Il nostro primo ringraziamento va all'avvocato Massimo RAMELLO ed allo staff che collabora con lui in quanto, con coraggio, ha deciso di sostenere la nostra ipotesi dimostrando, nel contempo,  grande professionalità e capacità  nell`approntare l`ingente documentazione che ha retto a tutte le eccezioni"
"Il SIAP non cerca vendette ma giustizia" - conclude DI LORENZO -"Quella giustizia che secondo noi doveva essere richiesta in primis dal Ministero dell`Interno per le sue donne e uomini umiliati e feriti e per gli ingenti danni materiali a mezzi ed equipaggiamenti. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato non sono comunque soli, Il SIAP c`e` ed ha dimostrato, ancora una volta, le capacità necessarie per agire a tutela della loro dignità professionale e personale.

 

Tav: Siap Torino, soddisfatti, prima volta sindacati di Polizia parte civile

Torino, 10 lug. (Adnkronos) - ''E' la prima volta che in Italia viene riconosciuto a un sindacato di Polizia il ruolo di parte lesa quale rappresentante degli interessi legittimi dei poliziotti". Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, commenta ''con grandissima soddisfazione'' l'ammissione del sindacato come parte civile nel procedimento contro 46 militanti No Tav per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. "Il nostro primo ringraziamento - prosegue - va all'avvocato Massimo Ramello e allo staff che collabora con lui. Il Siap - sottolinea Di Lorenzo - non cerca vendette ma giustizia''.
(10 luglio 2012 ore 19.32

Tav, udienza preliminare 46 No Tav: Procura Torino chiede 45 rinvii a giudizio

Torino, 10 lug. (Adnkronos) - La Procura di Torino ha chiesto 45 rinvii a giudizio nella seconda giornata di udienza preliminare per i 46 No Tav imputati per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Uno degli imputati infatti, ha chiesto di patteggiare la pena di un anno.
Da domani, prenderanno la parola gli avvocati della difesa e la decisione del gup, Edmondo Pio, dovrebbero arrivare durante la prossima settimana. I militanti sono accusati a vario titolo di danneggiamento, violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Oggi il gup di Torino, Edmondo Pio, ha ammesso la costituzione di parte civile di quattro sindacati delle forze dell'ordine nei confronti dei 46 No Tav per i quali e' in corso l'udienza preliminare per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Accettata la costituzione di parte dei sindacati di Polizia  Sap, Siap e Ugl e del sindacato della Guardia di Finanza, Cobar Gdf Piemonte. Esclusa per ora invece, per una questione formale, la costituzione di parte civile del Siulp. Parte civile nel procedimento anche una sessantina tra poliziotti, carabinieri e finanzieri.

                                                                                            
A processo 46 No Tav, i sindacati di polizia si costituiscono parte civile.
I manifestanti a giudizio per gli scontri del 2011 a Chiomonte
La Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per 45 dei 46 attivisti del movimento No Tav imputati di vari reati per gli scontri avvenuti nell'estate 2011 in Valle di Susa, al cantiere di Chiomonte (Torino) della linea ferroviaria Tav Torino-Lione. La richiesta è stata avanzata nel corso dell'udienza preliminare in corso a Torino. L'attivista per il quale i pm non hanno chiesto il rinvio a giudizio ha proposto di patteggiare la pena.
I reati che i magistrati contestano agli imputati sono violenza aggravata e lesioni a pubblici ufficiali, resistenza, danneggiamento e violazione della legge del 1975 che punisce la partecipazione a volto coperto alle manifestazioni. A pronunciarsi sulle richieste sarà, la prossima settimana, il gup Edmondo Pio, che ha accolto 70 (su 71) richieste di costituzione di parte civile, tra le quali quelle di numerosi agenti delle forze dell'ordine e quelle dei sindacati delle forze dell'ordine Sap, Siap, Cobar e Ugl.

Processo ai No Tav, chiesto il rinvio a giudizio per 45 imputati
La Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 45 dei 46 attivisti del movimento No Tav imputati di vari reati per gli scontri avvenuti nell'estate 2011 in Valle di Susa, al cantiere di Chiomonte
Nel processo in corso a Torino che vede imputati 46 attivisti No Tav per gli scontri della scorsa estate a Chiomonte, la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per 45 di loro. L'attivista per il quale i pm non hanno chiesto il rinvio a giudizio ha proposto di patteggiare la pena.
Volenza aggravata e lesioni a pubblici ufficiali, resistenza, danneggiamento e violazione della legge del 1975 che punisce la partecipazione a volto coperto alle manifestazioni: questi i reati che i magistrati di Torino contestano agli imputati. Sarà il gup Edmondo Pio ha pronunciarsi, la prossima settimana, sulle richieste avanzate dalla Procura.
Il giudice dell'udienza preliminare ha già accolto 70, delle 71, richieste di costituzione di parte civile, tra le quali quelle di numerosi agenti delle forze dell'ordine e quelle dei sindacati delle forze dell'ordine Sap, Siap, Cobar e Ugl. La richiesta non accolta è quella del Siulp a causa della mancata presentazione dello statuto del sindacato.


No Tav, la Procura di Torino chiede il processo per 45 attivisti del movimento

Il gup Edmondo Pio ha accolto 70 (su 71)   richieste di costituzione di parte civile, tra le quali quelle di numerosi agenti delle forze dell’ordine e quelle dei sindacati delle forze dell’ordine Sap, Siap, Cobar, Ugl e del sindacato della Guardia di Finanza Cobar Gdf Piemonte

Per le violenze contro l’Alta Velocità la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di 45 dei 46 attivisti del movimento “No Tav” imputati per gli scontri avvenuti nell’estate 2011 in Valle di Susa, al cantiere di Chiomonte (Torino) della linea ferroviaria Tav Torino-Lione. La richiesta è stata avanzata nel corso dell’udienza preliminare in corso nel capoluogo piemontese. L’attivista per il quale i pm non hanno chiesto il rinvio a giudizio ha proposto di patteggiare la pena. Agli imputati vengono contestati la violenza aggravata e lesioni a pubblici ufficiali, resistenza, danneggiamento e violazione della legge del 1975 che punisce la partecipazione a volto coperto alle manifestazioni. L’anno scorso, in luglio, la guerriglia a Chiomonte comportò il ferimento di circa 200 persone. 
A pronunciarsi sulle richieste sarà, la prossima settimana, il gup Edmondo Pio, che ha accolto 70 (su 71) richieste di costituzione di parte civile, tra le quali quelle di numerosi agenti delle forze dell’ordine e quelle dei sindacati delle forze dell’ordine Sap, Siap, Cobar, Ugl e del sindacato della Guardia di Finanza Cobar Gdf Piemonte. La richiesta non accolta, per ora, è quella del Siulp a causa della mancata presentazione dello statuto del sindacatoGli ultimi episodi di violenza si sono verificati solo pochi giorni fa per riprendere l’offensiva contro il cantiere dell’Alta Velocità.

Tav, chiesto rinvio a giudizio per 45 manifestanti scontri a cantiere

Torino, 10 lug. (LaPresse) - Quarantacinque rinvii a giudizio sono stati chiesti dalla procura di Torino all'udienza preliminare del maxi-processo sui No Tav per 45 imputati. Il quarantaseiesimo indagato ha chiesto di patteggiare. I principali reati contestati sono lesioni e violenza e resistenza a pubblico ufficiale, relativamente agli scontri del 27 giugno e 3 luglio 2011 al cantiere della Tav di Chiomonte, in Val di Susa. Domani l'udienza preliminare continua con la discussione delle difese, calendarizzata per tre udienze consecutive. La decisione sul rinvio a giudizio del gup Edmondo Pio è prevista per la prossima settimana. E' stata invece accolta dal gup la richiesta di costituzione di parte civile al maxi-processo a carico dei No Tav di quattro sindacati delle forze dell'ordine e di 64 uomini tra poliziotti, carabinieri e finanzieri rimasti feriti durante gli scontri della scorsa estate al cantiere della Tav di Chiomonte in Val di Susa. I sindacati che saranno parte lesa al dibattimento che si aprirà il prossimo autunno sono Sap, Siap, Cobar Gdf Piemonte, Ugl. La richiesta del Siulp è stata respinta perché i legali non hanno presentato lo Statuto del sindacato, che richiederà quindi la costituzione come parte civile in fase di apertura del dibattimento. E' la prima volta che sindacati delle forze dell'ordine e agenti vengono ammessi parte civile in un processo per reati che riguardano l'ordine pubblico. Grande assente il ministero dell'Interno, che ad oggi non si è ancora costituito parte civile. Il gup ha accolto anche la richiesta di costituzione di Ltf, la societa' italo-francese che gestisce i lavori della Tav e della Italcoge fallimenti, una delle società che si occupava dei lavori al cantiere fallita un anno fa.

 
Torino: scontri No Tav, Procura chiede 45 rinvii a giudizio

Da domani, prenderanno la parola gli avvocati della difesa e la decisione del gup, Edmondo Pio, dovrebbero arrivare durante la prossima settimana. I militanti sono accusati a vario titolo di danneggiamento, violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I reati che i magistrati contestano agli imputati sono violenza aggravata e lesioni a pubblici ufficiali, resistenza, danneggiamento e violazione della legge del 1975 che punisce la partecipazione a volto coperto alle manifestazioni.
A pronunciarsi sulle richieste sarà, la prossima settimana, il gup Edmondo Pio, che ha accolto 70 (su 71) richieste di costituzione di parte civile, tra le quali quelle di numerosi agenti delle forze dell'ordine e quelle dei sindacati delle forze dell'ordine Sap, Siap, Cobar e Ugl.
 

Piemonte

Tav: udienza preliminare 46 No Tav, sindacati polizia parte civile

Torino, 10 lug. (Adnkronos) - Oggi il gup di Torino, Edmondo Pio, ha ammesso la costituzione di parte civile di quattro sindacati delle forze dell'ordine nei confronti dei 46 No Tav per i quali e' in corso l'udienza preliminare per gli scontri della scorsa estate in Val di Susa. Accettata la costituzione di parte dei sindacati di Polizia Sap, Siap e Ugl e del sindacato della Guardia di Finanza, Cobar Gdf Piemonte. Esclusa per ora invece, per una questione formale, la costituzione di parte civile del Siulp. Parte civile nel procedimento anche una sessantina tra poliziotti, carabinieri e finanzieri.