La spending review metterà in ginocchio la Polizia di Torino- La denuncia del SIAP.
Spending review, Siap: "Polizia a Torino sarà in ginocchio"
Torino - "La Spending review a Torino metterà in ginocchio la sicurezza
dei cittadini". E' questo l'allarme lanciato da Siap, sindacato
maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
In una nota, il
segretario generale provinciale Pietro Di Lorenzo ha dichiarato: "Ciò
che non è entrato, almeno per ora, dalla porta della chiusura diretta di
distaccamenti e Commissariati entrerà dalla finestra degli enormi tagli
al personale della Polizia".
"Il D.L. n.95/2012 sulla spending
review - ha commentato il sindacalista - ha previsto all’art.14 comma 2
la riduzione del turn over da subito dell’80% e dal 2015 del 50%, ciò
vuol dire che per 100 poliziotti andati in pensione ne verranno assunti
solo 20 e dal 2015 solo 50". In questo modo secondo Di Lorenzo "i
cittadini verranno puniti due volte: dai tagli a beni e servizi e dalla
mancanza di sicurezza".
"Lo diciamo per tempo e con
preoccupazione: la polizia a Torino sarà in ginocchio. - continua il
segretario provinciale Siap - Già da anni denunciamo situazioni
gravissime con Commissariati al di sotto del limite di guardia, quali
Rivoli e San Secondo, con organici intorno alle 30 unità ed altri di
“frontiera” quali Barriera Milano, Barriera Nizza, Mirafiori, San Donato
e Dora Vanchiglia con organici assolutamente insufficienti ad
affrontare le problematiche di zone certamente non residenziali abitate
da oltre decine e decine di migliaia di persone ciascuna".
"I
cittadini - prosegue la nota - devono sapere che i precedenti tagli
hanno già obbligato a scelte pericolose per loro e per gli stessi
operatori. E’ infatti dal luglio del 2010 che 6 Commissariati su 9 non
hanno più il servizio di volante sulle 24 ore, con una drastica
riduzione del controllo del territorio ed un aumento del rischio per i
poliziotti. Basti pensare che, non di rado, ci sono stati dei sabato e
domenica notte con sole 4-5 volanti in tutta la città".
"Ma è l’intera operatività a rischio a Torino. - ha aggiunto Di Lorenzo - Sono aumentati i compiti, vedasi la vigilanza alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo, e diminuisce il personale. Spesso è accaduto che ci fosse un solo poliziotto a vigilare su numerosi fermati alle camere di sicurezza della Questura. Per non parlare dell’Ufficio Immigrazione a rischio collasso: mentre aumenta, di anno di anno, in maniera esponenziale il numero dei cittadini stranieri (tra regolari, irregolari e richiedenti asilo politico) le
cui pratiche sono trattate dai colleghi gli stessi che invece,
diminuiscono di anno in anno. I poliziotti, non rispettando i tempi
previsti, saranno i primi trasgressori delle Leggi sull’immigrazione".
"Torino
è una città complicata dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine
pubblico - ha concluso - e le scelte strategiche della Questura, che
hanno indirizzato lo sforzo maggiore sulle ricadute di vicende quali il
Tav, hanno già ridotto al lumicino l’operatività di Commissariati e
Divisioni. Se non verrà posto rimedio a quanto prospettato da Monti
saremo costretti da soli a chiudere Uffici o accorparli per dare un
senso logico all’esistenza di presidi di Polizia. La popolazione deve
sapere che la nostra lotta è la loro lotta, perché la sicurezza è un
bene primario che non può essere subordinato al benessere economico".