venerdì 13 luglio 2012

La spending review metterà in ginocchio la Polizia di Torino- La denuncia del SIAP.

 

Spending review, Siap: "Polizia a Torino sarà in ginocchio"

 Torino - "La Spending review a Torino metterà in ginocchio la sicurezza dei cittadini". E' questo l'allarme lanciato da Siap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato.
In una nota, il segretario generale provinciale Pietro Di Lorenzo ha dichiarato: "Ciò che non è entrato, almeno per ora, dalla porta della chiusura diretta di distaccamenti e Commissariati entrerà dalla finestra degli enormi tagli al personale della Polizia".

"Il D.L. n.95/2012 sulla spending review - ha commentato il sindacalista - ha previsto all’art.14 comma 2 la riduzione del turn over da subito dell’80% e dal 2015 del 50%, ciò vuol dire che per 100 poliziotti andati in pensione ne verranno assunti solo 20 e dal 2015 solo 50". In questo modo secondo Di Lorenzo "i cittadini verranno puniti due volte: dai tagli a beni e servizi e dalla mancanza di sicurezza".

"Lo diciamo per tempo e con preoccupazione: la polizia a Torino sarà in ginocchio. - continua il segretario provinciale Siap - Già da anni denunciamo situazioni gravissime con Commissariati al di sotto del limite di guardia, quali Rivoli e San Secondo, con organici intorno alle 30 unità ed altri di “frontiera” quali Barriera Milano, Barriera Nizza, Mirafiori, San Donato e Dora Vanchiglia con organici assolutamente insufficienti ad affrontare le problematiche di zone certamente non residenziali abitate da oltre decine e decine di migliaia di persone ciascuna".

"I cittadini - prosegue la nota - devono sapere che i precedenti tagli hanno già obbligato a scelte pericolose per loro e per gli stessi operatori. E’ infatti dal luglio del 2010 che 6 Commissariati su 9 non hanno più il servizio di volante sulle 24 ore, con una drastica riduzione del controllo del territorio ed un aumento del rischio per i poliziotti. Basti pensare che, non di rado, ci sono stati dei sabato e domenica notte con sole 4-5 volanti in tutta la città".

"Ma è l’intera operatività a rischio a Torino. - ha aggiunto Di Lorenzo - Sono aumentati i compiti, vedasi la vigilanza alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo, e diminuisce il personale. Spesso è accaduto che ci fosse un solo poliziotto a vigilare su numerosi fermati alle camere di sicurezza della Questura. Per non parlare dell’Ufficio Immigrazione a rischio collasso: mentre aumenta, di anno di anno, in maniera esponenziale il numero dei cittadini stranieri (tra regolari, irregolari e richiedenti asilo politico) le cui pratiche sono trattate dai colleghi gli stessi che invece, diminuiscono di anno in anno. I poliziotti, non rispettando i tempi previsti, saranno i primi trasgressori delle Leggi sull’immigrazione".

"Torino è una città complicata dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine pubblico - ha concluso - e le scelte strategiche della Questura, che hanno indirizzato lo sforzo maggiore sulle ricadute di vicende quali il Tav, hanno già ridotto al lumicino l’operatività di Commissariati e Divisioni. Se non verrà posto rimedio a quanto prospettato da Monti saremo costretti da soli a chiudere Uffici o accorparli per dare un senso logico all’esistenza di presidi di Polizia. La popolazione deve sapere che la nostra lotta è la loro lotta, perché la sicurezza è un bene primario che non può essere subordinato al benessere economico".