A vent'anni da Via D'Amelio: il ricordo si perpetua nell'impegno
A vent'anni dalla strage di Via D'Amelio, gli uomini e le donne del S.I.A.P. sono impegnati a non dimenticare, ma a continuare a costruire un percorso culturale condiviso con altre culture ed esperienze, per l’affermazione della legalità, fondamento di ogni società civile. Affinché il sacrificio del giudice Borsellino e dei colleghi Agostino, Emanuela, Vincenzo, Walter e Claudio non sia stati vani perché anche il loro impegno e sacrificio ha contribuito a dare forza e vigore alla lotta contro tutte le mafie.
Quanto accaduto a Palermo vent'anni fa ha una forte ed innegabile
carica simbolica per la quale noi riconosciamo una certa sacralità.
La
legittimazione del simbolo però, per noi uomini e donne del sindacato e
della Polizia di Stato, avviene attraverso la diffusione quotidiana
della cultura della legalità; le figure di Borsellino e dei nostri
colleghi, dalla grandezza morale incommensurabile, lo impongono come un
imperativo morale categorico.
La forza comunicativa del simbolo si
materializza anche attraverso la presenza fisica e, fungendo da filtro
etico, così come dovrebbe essere in tutte le nostre azioni quotidiane,
rifiutando con coraggio e determinazione ogni azione e situazione che
possa minimamente minare la cristallinità dell’azione onesta, corretta,
coerente e trasparente.
Solo così il simbolo non diventa vuoto simulacro di significato ma, se legittimato, diviene - e rimane nel tempo – guida e faro.