domenica 22 luglio 2012

Tav, ancora scontri violenti e ancora agenti feriti, il Siap protesta e dice, DI NUOVO, basta!!!.


Tav: Siap, inaccettabile che polizia sia bersaglio inerme

Torino, 22 lug. (Adnkronos) - ''Siamo stanchi di fare le stesse denunce e restare inascoltati''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap, sindacato di Polizia, dopo i fatti di questa notte in Val di Susa. ''Visto che qualcuno ha deciso che le donne e gli uomini in divisa devono fare da bersaglio inerme - aggiunge - il Siap, oltre che agire di nuovo nei confronti dei colpevoli che saranno individuati, si muovera' perche' sia accertato se vi siano responsabilita', anche ad alti livelli, nella ''strategia'' adottata''. Di Lorenzo spiega che ''e' dall'inizio di giugno che denunciamo il pericolo del ripetersi della violenza dell'estate scorsa, senza essere ascoltati. Adesso che ricominciamo con i feriti chi dovremmo ringraziare?''. ''Non e' accettabile subire in silenzio una situazione tanto assurda - prosegue - Non c'e' piu' alcun movimento democratico di protesta, ormai da tempo e' tutto in mano ai violenti''. Secondo Di Lorenzo ''Questi pericolosi delinquenti devono essere fermati subito. Con le loro azioni -sottolinea - mettono in pericolo non solo la vita dei poliziotti ma, come la notte scorsa, anche quella di automobilisti, giornalisti e operai del cantiere. Lo Stato non puo' tollerare oltre questa sfida'' conclude ribadendo la necessita' di chiudere il campeggio No Tav.
(22 luglio 2012 ore 12.02)

Tav: Siap, inaccettabile che polizia sia bersaglio inerme

Torino, 22 lug. ''Siamo stanchi di fare le stesse denunce e restare inascoltati''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap, sindacato di Polizia, dopo i fatti di questa notte in Val di Susa. ''Visto che qualcuno ha deciso che le donne e gli uomini in divisa devono fare da bersaglio inerme - aggiunge - il Siap, oltre che agire di nuovo nei confronti dei colpevoli che saranno individuati, si muovera' perche' sia accertato se vi siano responsabilita', anche ad alti livelli, nella ''strategia'' adottata''. Di Lorenzo spiega che ''e' dall'inizio di giugno che denunciamo il pericolo del ripetersi della violenza dell'estate scorsa, senza essere ascoltati. Adesso che ricominciamo con i feriti chi dovremmo ringraziare?''. ''Non e' accettabile subire in silenzio una situazione tanto assurda - prosegue - Non c'e' piu' alcun movimento democratico di protesta, ormai da tempo e' tutto in mano ai violenti''. Secondo Di Lorenzo ''Questi pericolosi delinquenti devono essere fermati subito. Con le loro azioni -sottolinea - mettono in pericolo non solo la vita dei poliziotti ma, come la notte scorsa, anche quella di automobilisti, giornalisti e operai del cantiere. Lo Stato non puo' tollerare oltre questa sfida'' conclude ribadendo la necessita' di chiudere il campeggio No Tav.
(22 luglio 2012 ore 12.02)


LA PROTESTA DELLA POLIZIA - Il Siap, Sindacato italiano degli appartenenti alla polizia, protesta: «Occorre subito sgombrare l'area: non è più accettabile subire in silenzio una situazione tanto assurda, in Val Susa non c'è più alcun movimento democratico di protesta», scrive in una nota il segretario generale provinciale Pietro Di Lorenzo. «Lo Stato non può tollerare oltre questa sfida», ha concluso. 


Tav, attaccato il cantiere di Chiomonte

Scontri tra polizia e manifestanti: Sassi e lacrimogeni.

 Un altro attacco contro i cantieri della Tav si è verificato il 21 luglio, intorno alle 22. Un gruppo di manifestanti ha preso di mira le recinzioni a Chiomonte (Torino).
Nei violenti tafferugli con le forze dell'ordine è rimasto anche ferito il capo della Digos, Giuseppe Petronzi. Il dirigente è stato colpito da una bomba carta, che lo ha sbalzato a terra, ha fatto prendere fuoco ai suoi vestiti e ha provocato bruciature nella parte inferiore del corpo. Coinvolti, nel medesimo contesto, altri operatori di polizia che hanno riportato la bruciatura dei capi di abbigliamento e traumi acustici.
LANCIO DI PETARDI. Gli attivisti avevano iniziato violenti tentativi di danneggiamento alle reti con grosse cesoie e alle pareti di calcestruzzo provando a ribaltarle.
Successivamente c'è stato un fitto lancio di petardi, bombe carta e bulloni sulle forze di polizia schierate a protezione del cantiere basso. Ma anche tante pietre sulla A32, che hanno ferito un agente della stradale e hanno costretto al blocco temporaneo dell'autostrada nella direzione Bardonecchia-Torino.
Si è reso necessario, ha fatto ancora sapere la Polizia di Stato, l'uso dissuasivo di idranti e di lacrimogeni per contenere gli attacchi degli attivisti No-Tav.
Si tratta di alcune centinaia di persone che si sono riunite intorno alle 21 davanti alle reti in regione Gravella. Molti di loro erano travisati e muniti di maschere antigas e scudi di lamiera.
In coda vi era un gruppo compatto di 60 antagonisti vestiti di nero incappucciati e con scudi di plexigas.
COTA SOLIDALE CON LE FORZE DELL'ORDINE. Intanto piena solidarietà alle forze dell'ordine è stata dichiarata dal governatore del Piemonte, Roberto Cota, informato del nuovo attacco degli antagonisti al cantiere della Tav mentre partecipava alla festa della Lega Nord di Venaria.
«La Tav è un pretesto per criminali che vogliono strumentalizzare questa situazione andando a manifestare in Val Susa per motivi che non hanno nulla a che fare con la Torino-Lione. Una situazione che bisogna smascherare».

SIAP: «NON C'È PROTESTA DEMOCRATICA, SGOMBERARE L'AREA». «Non è piu’ accettabile subire in silenzio una situazione tanto assurda, in Val Susa non c’è più alcun movimento democratico di protesta, da tempo è tutto in mano ai violenti, che hanno trasformato il sedicente campeggio di Chiomonte in una palestra eversiva. Occorre subito sgomberare l’area» sostiene Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap in una nota con la quale esprime anche solidarietà e vicinanza al capo della Digos Giuseppe Petronzi e agli atri agenti feriti las scorsa notte.