Tav: Siap, inaccettabile che polizia sia bersaglio inerme
Torino, 22 lug. (Adnkronos) - ''Siamo stanchi di fare le
stesse denunce e restare inascoltati''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo,
segretario generale provinciale del Siap, sindacato di Polizia, dopo i
fatti di questa notte in Val di Susa. ''Visto che qualcuno ha deciso che
le donne e gli uomini in divisa devono fare da bersaglio inerme -
aggiunge - il Siap, oltre che agire di nuovo nei confronti dei colpevoli
che saranno individuati, si muovera' perche' sia accertato se vi siano
responsabilita', anche ad alti livelli, nella ''strategia'' adottata''.
Di Lorenzo spiega che ''e' dall'inizio di giugno che denunciamo il
pericolo del ripetersi della violenza dell'estate scorsa, senza essere
ascoltati. Adesso che ricominciamo con i feriti chi dovremmo
ringraziare?''. ''Non e' accettabile subire in silenzio una situazione
tanto assurda - prosegue - Non c'e' piu' alcun movimento democratico di
protesta, ormai da tempo e' tutto in mano ai violenti''. Secondo Di
Lorenzo ''Questi pericolosi delinquenti devono essere fermati subito.
Con le loro azioni -sottolinea - mettono in pericolo non solo la vita
dei poliziotti ma, come la notte scorsa, anche quella di automobilisti,
giornalisti e operai del cantiere. Lo Stato non puo' tollerare oltre
questa sfida'' conclude ribadendo la necessita' di chiudere il campeggio
No Tav.
(22 luglio 2012 ore 12.02)
Tav: Siap, inaccettabile che polizia sia bersaglio inerme
Torino, 22 lug. ''Siamo stanchi di fare le
stesse denunce e restare inascoltati''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo,
segretario generale provinciale del Siap, sindacato di Polizia, dopo i
fatti di questa notte in Val di Susa. ''Visto che qualcuno ha deciso che
le donne e gli uomini in divisa devono fare da bersaglio inerme -
aggiunge - il Siap, oltre che agire di nuovo nei confronti dei colpevoli
che saranno individuati, si muovera' perche' sia accertato se vi siano
responsabilita', anche ad alti livelli, nella ''strategia'' adottata''.
Di Lorenzo spiega che ''e' dall'inizio di giugno che denunciamo il
pericolo del ripetersi della violenza dell'estate scorsa, senza essere
ascoltati. Adesso che ricominciamo con i feriti chi dovremmo
ringraziare?''. ''Non e' accettabile subire in silenzio una situazione
tanto assurda - prosegue - Non c'e' piu' alcun movimento democratico di
protesta, ormai da tempo e' tutto in mano ai violenti''. Secondo Di
Lorenzo ''Questi pericolosi delinquenti devono essere fermati subito.
Con le loro azioni -sottolinea - mettono in pericolo non solo la vita
dei poliziotti ma, come la notte scorsa, anche quella di automobilisti,
giornalisti e operai del cantiere. Lo Stato non puo' tollerare oltre
questa sfida'' conclude ribadendo la necessita' di chiudere il campeggio
No Tav.
(22 luglio 2012 ore 12.02)
LA PROTESTA DELLA POLIZIA - Il Siap, Sindacato italiano degli appartenenti alla polizia,
protesta: «Occorre subito sgombrare l'area: non è più accettabile
subire in silenzio una situazione tanto assurda, in Val Susa non c'è più
alcun movimento democratico di protesta», scrive in una nota il
segretario generale provinciale Pietro Di Lorenzo. «Lo Stato non può
tollerare oltre questa sfida», ha concluso.
Un altro attacco contro i cantieri della Tav si è verificato il 21
luglio, intorno alle 22. Un gruppo di manifestanti ha preso di mira le
recinzioni a Chiomonte (Torino).