lunedì 25 agosto 2014

Mentre non si è ancora spento l'orrore per la decapitazione a Roma comincia la caccia al comportamento scorretto della Polizia. VERGOGNA!!


“MARE NOSTRUM”: RINFORZARE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO AFFINCHÉ I MIGRANTI NON SIANO NUOVA MANOVALANZA PER IL CRIMINE ORGANIZZATO.


Mare nostrum: Siap e Anfp, Ue non puo' ignorare emergenza Uffici immigrazione Italia alle corde, Bruxelles contribuisca (ANSA)  
- ROMA, 25 AGO - "L'Europa non puo' alzare le spalle di fronte all' esodo migratorio che interessa l'Italia, cui il nostro Paese sta facendo fronte con l'operazione 'mare nostrum'"; "non si puo' continuare a mettere vincoli e chiedere adempimenti al nostro Paese, rifiutandosi di contribuire a quella che si configura come una vera e propria emergenza umanitaria, che non ha certo confini solo nazionali". A sostenerlo sono il Siap (sindacato italiano appartenenti polizia) e l'Anfp (associazione nazionale funzionari polizia), che fanno presente come le spese sostenute per l'operazione nel canale di Sicilia, pur "ingenti", sono insufficienti anche in considerazione dei "problemi di sicurezza che l'immigrazione pone a causa dei venti di guerra che interessano il nord Africa, il Medio Oriente e l'Iraq". "Gli uffici immigrazione di tutta Italia sono alle corde sia per gestire l'accompagnamento sia per il controllo informativo delle migliaia di richieste di asilo ed il relativo fotosegnalamento degli immigrati, per cui e' urgente un loro rinforzo- avvertono i rispettivi segretari delle due organizzazioni, Giuseppe Tiani e Lorena La Spina - Come serve rinforzare il controllo del territorio delle zone interessate, affinche' i migranti non siano nuova manovalanza per il crimine organizzato". Peraltro le Digos, "gia' impegnate per i problemi di ordine pubblico connessi alla crisi economica, devono ora fronteggiare la minaccia terroristica della jihad islamica". Per affrontare questi problemi "servono risorse: Bruxelles deve fare la sua parte e prendere coscienza del fatto che un'Italia meno sicura significa un' Europa piu' insicura". (ANSA).

Svuota carceri uguale impunità diffusa. La denuncia del SIAP arriva oggi su Torino Today.


giovedì 21 agosto 2014

Enrico Morando ( Vice Ministro dell' Economia): "Si cercherà di rinnovare i contratti".

Il vice-ministro dell'Economia Enrico Morando, interpellato da Affaritaliani.it, commenta le indiscrezioni su un ulteriore blocco di due anni degli stipendi dei dipendenti statali. "E' chiaro che siamo in una fase nella quale l'intenzione di rinnovare i contratti c'è, ma in un contesto nel quale la finanza pubblica sta nelle condizioni in cui sta", afferma Morando. "In quell'ambito e tenendo conto di queste condizioni si cercherà anche di fare il rinnovo dei contratti. Certo che siamo in una situazione nella quale anche il rinnovo dei contratti deve tenere conto del contesto, come è ovvio", aggiunge il vice-ministro. E per quanto riguarda l'eventuale prelievo sulle pensioni? Non se ne fa nulla? "Dato che in autunno dobbiamo fare riforme strutturali significative in settori cruciali, da cui dipende il futuro del Paese, non capisco perché dobbiamo occupare l'estate parlando dell'unica riforma strutturale che abbiamo già fatto".

"Non mi risulta assolutamente un atto del governo in questa direzione". Teresa Bellanova, sottosegretario al Welfare, interpellata da Affaritaliani.it, smentisce le voci di un blocco per altri due anni degli stipendi dei dipendenti statali. Quanto al capitolo pensioni, dopo le polemiche dei giorni giorni seguite all'uscita del ministro Poletti, il sottosegretario Bellanova chiude ogni discussione: "Non ci sarà nessun prelievo sulle pensioni".

Maglie più strette allo “svuota carceri”. Dopo la denuncia del PM PADALINO e del SIAP si preannunciano correttivi. La notizia arriva dal Vice MInistro alla Giustizia Enrico Costa ed è riportata dal sito Lo Spiffero che segue l'articolo di ieri in cui è stato dato ampio spazio alla nostra denuncia

Maglie più strette allo “svuota carceri”



Pubblicato Giovedì 21 Agosto 2014, ore 14,46

Dopo la denuncia del pm Padalino e delle forze dell’ordine, il viceministro alla Giustizia Costa rivendica lo “spirito garantista” del provvedimento ma ammette gli errori. In sede di conversione esclusi i reati di maltrattamento, stalking e furti in appartamento.

 Paletti più rigidi allo “svuota carceri”. Dopo l’allarme lanciato da Procure e forze dell’ordine il Governo corre ai ripari e in sede di conversione stringe le maglie al “famigerato” decreto che, per contrastare il sovraffollamento degli istituti di detenzione, ha rischiato di depotenziare quasi del tutto la custodia cautelare, chiedendo peraltro ai giudici di emettere un giudizio profetico (sulla condanna finale superiore in concreto a 3 anni) prima di far scattare le manette. Il viceministro alla Giustizia Enrico Costa pur difendendo la ratio del provvedimento, dettato da uno «spirito di civiltà giuridica che ritiene la custodia cautelare una misura eccezionale e non sostitutiva della pena», ammette alcune falle presenti nel testo originario, pecche denunciate ieri, tra gli altri, dal sostituto procuratore della Repubblica Andrea Padalino che proprio allo Spiffero ha confessato lo scoramento di chi, chiamato a perseguire reati, si trova con le armi spuntate.


E proprio nei confronti dei rilievi di Padalino, che Costa ha sentito in mattinata, il numero due di via Arenula assicura che nella nuova versione sono stati esclusi i reati relativi ai maltrattamenti in famiglia, allo stalking e ai furti in appartamenti. «Noi abbiamo sempre ritenuto che le esclusioni potessero già essere fatte valere con un’interpretazione sistematica, ma proprio per fugare ogni dubbio abbiamo espresso parere favorevole alle modifiche», che da qualche ora, dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, sono operative. Certo, riconosce Costa, c’è ancora da ovviare a quei casi in cui i soggetti destinati ai domiciliari si trovino privi di dimora, «situazioni che vanno monitorate e che saranno oggetto di un ulteriore intervento», ma nel complesso il provvedimento ora funziona. «La vera scommessa – conclude il vice Guardasigilli – è semmai la certezza della pena e la sua reale esecuzione. Su questo terreno giochiamo la credibilità del nostro sistema giudiziario»

 

SICUREZZA, SIAP-ANFP: RENZI SMENTISCA PROROGA BLOCCO ECONOMICO!

 (AGI) - Roma, 20 ago. - "Renzi smentisca con un suo 'maddeche'' l'ipotesi anticipata sulla stampa di un'ulteriore proroga di due anni del blocco economico". A chiederlo sono il segretario nazionale dell'Associazione nazionale dei funzionari di polizia, Lorena La Spina, e il segretario generale del Sindacato italiano appartenenti polizia, Giuseppe Tiani. "E' una vera e propria tassa - denunciano i due rappresentanti sindacali - che pesa ingiustamente da quattro anni sulle tasche dei poliziotti e non sarebbe piu' sostenibile; anche le donne e gli uomini delle forze di polizia, a tutti i livelli, sono in affanno economico".
Polizia: sindacati, Renzi smentisca proroga blocco economico (2)= (AGI) - Roma, 20 ago. - "Progressivamente, in modo incomprensibile - sottolineano La Spina e Tiani con una nota congiunta - dal 2011 a oggi si e' ridotto il fondo di perequazione per garantire la specificita' del nostro lavoro fino a renderlo poco piu' di una mancia. Auspichiamo, percio', che il governo mantenga fede all'impostazione data nel Def tesa ad uno sblocco dei redditi per la ripresa dei consumi". (AGI)
SICUREZZA: ANFP-SIAP, RENZI SMENTISCA PROROGA BLOCCO ECONOMICO = Roma, 20 ago. (Adnkronos) - "Renzi smentisca con un suo 'maddechè' l'ipotesi anticipata sulla stampa di un'ulteriore proroga di due anni del blocco economico. E' una vera e propria tassa che pesa ingiustamente da quattro anni sulle tasche dei poliziotti e non sarebbe più sostenibile". Lo sottolineano in una nota Lorenza La Spina, segretario nazionale dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia e Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, Sindacato italiano appartenenti polizia. "Anche le donne e gli uomini delle forze di polizia, a tutti i livelli, sono in affanno economico. Progressivamente, in modo incomprensibile, dal 2011 a oggi si è ridotto il fondo di perequazione per garantire la specificità del nostro lavoro fino a renderlo poco più di una mancia. Auspichiamo, perciò -concludono i leader di Siap e Anfp- che il governo mantenga fede all'impostazione data nel Def tesa ad uno sblocco dei redditi per la ripresa dei consumi".

mercoledì 20 agosto 2014

LA POLIZIA INCRIMINA, LA LEGGE ASSOLVE. Approfondito articolo de Lo Spiffero che, sulla scorta degli interventi del Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino Andrea Padalino e del SIAP, analizza il problema dello "svuota carceri".

 

Mare Nostrum, tutela igienico-sanitaria per la salute degli operatori di Polizia. Il SIAP richiede urgenti misure anche per i colleghi della POLIZIA STRADALE che, sempre più spesso, sono impegnati nella scorta o fermo e accompagnamento per identificazione di gruppi di cittadini stranieri che si allontanano dai centri di accoglienza e cercano di attraversare la frontiera.


La Questura di Torino messa in vendita dalla Provincia per fare cassa. L'intervento del SIAP su Torino Cronaca


Mare Nostrum, tutela igienico-sanitaria per la salute degli operatori di Polizia. Il SIAP richiede urgenti misure anche per i colleghi della Polizia Ferroviaria che, sempre più spesso, sono impegnati nel fermo e accompagnamento per identificazione di gruppi di cittadini stranieri che permangono nelle stazioni cittadine o sono rintracciati a bordo treno.


martedì 19 agosto 2014

RIVOLTA MIGRANTI - SIAP, PIÙ ATTENZIONE A DOVE OSPITARLI. Prendendo spunto dalla rivolta in atto in Sardegna l'intervento del Segretario Nazionale SIAP Massimo Zucconi Martelli.





Segretario Martelli, "Stato non può farsi carico spostamenti" CAGLIARI(ANSA) - CAGLIARI, 19 AGO - "Partiamo dal presupposto che l'elemento prioritario per coloro che scappano dalle guerre e da atti persecutori nel loro paese, quindi richiedenti asilo politico, è quello di essere salvati, accolti e accuditi dallo stato ospitante, a prescindere dal sito in cui vengono ospitati purché dignitoso e Sadali è tra questi, visto che è un hotel. Però è altrettanto vero che il Dipartimento per le libertà civili e immigrazione possa prestare maggiore attenzione sui siti dove ospitare gli immigrati, poiché come sta accadendo a Sadali si sta passando da una situazione di mera accoglienza a una situazione che può sfociare in una grave problematica di ordine pubblico i cui riflessi ricadono sul Questore". Lo ha detto all'ANSA il segretario nazionale del Siap, Massimo Zucconi Martelli, intervenendo sui problemi che si stanno vivendo da ieri notte nel piccolo paese in provincia di Nuoro. "Il Questore - ha evidenziato ancora il sindacalista - non ha i mezzi per gestire un'emergenza del genere. Quindi chiediamo l'invio immediato di rinforzi a Sadali, ricordando che la provincia di Nuoro, anche in queste ultime assegnazioni di personale, ha avuto zero uomini di rinforzo". Ed il segretario nazionale del Siap illustra l'attuale situazione. "Gli immigrati vogliono lasciare Sadali e raggiungere altre realtà - ha detto Zucconi Martelli - sono liberi di muoversi visto che molti di loro hanno già il permesso di soggiorno. Non possono pretendere che sia lo Stato a farsi carico dei loro movimenti interni per raggiungere i parenti. La situazione è ancora tesa, speriamo che non sfoci in incidenti, creando problemi a una cittadina pacifica come quella di Sadali". (ANSA

La Questura di Torino messa in vendita dalla Provincia per fare cassa. L'intervento del SIAP in un articolo di TorinoToday.


Beni demaniali o sequestrati alla mafia per la Polizia. L'intervento del SIAP on line su Lo Spiffero.


Beni demaniali o sequestrati alla mafia per la Polizia

“Non è certo con sorpresa che apprendiamo la notizia secondo cui la Provincia di Torino ha messo in vendita per 17 milioni di euro la Questura” - così Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del Siap, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Nel corso degli anni molte sono state le polemiche a causa degli affitti non riscossi, un milione l’anno, e delle nostre sollecitazioni allo Stato affinché cercasse un risparmio di spesa e migliori soluzioni logistiche”.
“Ben prima dell’avvento della spending review, che dal 2012 prevede un piano di razionalizzazione delle spese relative alle locazioni passive delle sedi destinate ad ospitare Uffici del Ministero dell’Interno finalizzato al contenimento strutturale della spesa’ attraverso l’incremento dei beni demaniali, nonché l’impiego degli immobili confiscati alla criminalità organizzata avevamo posto la questione delle caserme vuote e delle enormi spese per gli affitti in strutture ormai inadeguate – continua Di Lorenzo –. In occasione delle Olimpiadi invernali del 2006 , infatti, avevamo potuto toccare con mano realtà quali quella della caserma Ettore de Sonnaz . 7.500 metri quadri in pieno centro, ormai vuota e utilizzata in piccolissima parte da uffici logistici della Polizia solo in quel frangente ” .  
“Da allora abbiamo chiesto a più riprese che gli Uffici di Polizia fossero trasferiti in caserme demaniali ormai in disuso, in maniera tale da coniugare risparmio di spesa e migliore locazione logistica per il personale, ma come spesso accade le proposte di buon senso sono rimaste lettera morta. Vorremo sperare che in questo via vai di caserme regalate al comune, con annesse difficoltà d’investimento, e di palazzi messi in vendita da Enti in smobilitazione, con scarse possibilità di acquisto, qualcuno metta insieme le carte ed assuma decisioni logiche – conclude Di Lorenzo -.Non abbiamo molte speranze ma non intendiamo sottrarci al nostro dovere di richiamo al rispetto delle Leggi che, come nel caso della spending review, non possono valere solo per toglierci i soldi dalle tasche”.

Pubblicato Martedì 19 Agosto 2014, ore 11,14

La Provincia mette sul mercato la Questura per 17 milioni. L'intervento del SIAP per chiedere il trasferimento in strutture demaniali, risparmio e migliore sistemazione logistica.


giovedì 14 agosto 2014

ESTATE: SIAP TORINO, STRADE PIU' SICURE A FERRAGOSTO, MA SI PAGHI INDENNITA'. Ampio e immediato eco alla prima agenzia di stampa che rilancia il richiamo del SIAP.

Estate: Siap Torino, strade piu' sicure a Ferragosto, ma si paghi indennita'

Torino, 14 ago. (Adnkronos) - ''Siamo ad un altro periodo critico per la Polizia Stradale e Ferroviaria: la settimana di ferragosto è quella più difficile per chi deve garantire il massimo della sicurezza all'utenza di autostrade e stazioni ferroviarie.Peccato che lo debbano fare senza il giusto riconoscimento economico previsto". Lo afferma in una nota Pietro Di Lorenzo, segretario generale del sindacato di polizia Siap Torino. ''I cittadini - prosegue il sindacalista - devono sapere che gli angeli custodi dei loro viaggi non vengono retribuiti con le indennità di specialità previste da quasi due anni''. ''Il Siap pretende che il ministero paghi quanto dovuto alle proprie donne e uomini in divisa'' dice Di Lorenzo che spiega: ''abbiamo atteso di raccogliere tutta la documentazione necessaria a dimostrare gli enormi ritardi nei pagamenti ed ora intraprenderemo tutte le azioni, anche di natura legale, per ottenere la corresponsione del dovuto, comprensivo di interessi, e la cessazione di questo gioco delle tre carte in cui gli Enti interessati pagano ma chi fa il servizio non viene pagato''.
(14 agosto 2014 ore 10.16

Mare Nostrum -Tuela igienico-sanitaria per la salute degli operatori di Polizia. Dando atto della tempestività, rendiamo nota la risposta del GIPS di Torino che recepisce le sollecitazioni del SIAP per la tutela della salute degli operatori.


martedì 12 agosto 2014

TAV, I NUCLEI OPERATIVI ARMATI LANCIANO APPELLO ALLA LOTTA ARMATA. IL SIAP DENUNCIA: CONSEGUENZA AMBIGUITA' POSIZIONI DEL MOVIMENTO NOTAV.

Tav: Siap, appello dei Noa conseguenza ambiguità dei No Tav
   (ANSA) - TORINO, 12 AGO - «L'appello dei Noa alla lotta armata è la logica conseguenza di anni di ambiguità da parte del movimento No Tav. Da una parte si mostra il volto pacifico e popolare, dall'altro si propongono gli assalti militari e gli attentati»: lo sostiene il sindacato di Polizia, il Siap.
«È arcinoto - sostiene in una nota Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap - che nell'ambito dell'opposizione violenta alla realizzazione del Tav in Valle di Susa ci sia un'area marginale, ma non trascurabile, di soggetti anarchici che, operando su un doppio livello, palese e occulto, costituiscono una minaccia per le regole costituzionali del Paese puntando, attraverso atti di terrorismo, all'eversione del sistema democratico».
Di Lorenzo parla di «deriva terroristica che via via si è delineata assumendo la cabina di regia dell'opposizione no Tav» e si dice non stupito «perché ora qualcuno cerca adepti alla lotta armata rivolgendosi proprio in quell'ambiente». Di Lorenzo conclude richiamando «l'attenzione di tutti perché non si sottovaluti la gravità degli attacchi al cantiere e delle decine di minacce e intimidazioni rivolte a chiunque sia stato inserito nella lista dei nemici da abbattere».(ANSA).


TAV: SIAP TORINO SU LETTERA PER LOTTA ARMATA, NON SOTTOVALUTARE (3)
Torino, 12 ago. (Adnkronos) - «L'appello dei Noa alla lotta armata è la logica conseguenza di anni di ambiguità da parte del movimento notav. Da una parte si mostra il volto pacifico e popolare dall'altro si propongono gli assalti militari e gli attentati». Così in una nota Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del sindacato di polizia Siap Torino, sulla lettera recapitata questa mattina alla redazione torinese dell'Ansa.       «È arcinoto - prosegue il sindacalista - che nell'ambito dell'opposizione violenta alla realizzazione del Tav in Valle di Susa ci sia un'area marginale ma non trascurabile di soggetti anarchici che, operando su un doppio livello, palese e occulto, costituiscono una minaccia per le regole costituzionali del Paese puntando, attraverso atti di terrorismo, all'eversione del sistema democratico». (segue)       (Ssa/Ct/Adnkronos) 12-AGO-14 19:02 NNNN
Adnkronos) - Secondo Di Lorenzo '' è diventato infatti sempre più pressante lo stillicidio di atti volti a intimidire magistrati, giornalisti, imprenditori e operai'' e «non abbiamo dimenticato la insistente discesa in campo di filosofi, scrittori e fini pensatori ad infoltire la schiera di quanti si sono adoperati a ciclo continuo nel fornire dignità ideologica a ciò che è solo e soltanto cieca violenza».       Ora «non ci stupiamo certo perché ora qualcuno cerca adepti alla lotta armata rivolgendosi proprio in quell'ambiente». (segue)       (Ssa/Ct/Adnkronos) 12-AGO-14 19:06 NNNN
Adnkronos) - «Abbiamo avvertito spesso, negli anni, del pericolo costituito da cattivi maestri» ricorda il sindacalista, e ora «richiamiamo ancora una volta l'attenzione di tutti perché non si sottovaluti la gravità degli attacchi al cantiere e delle decine di minacce e intimidazioni rivolte a chiunque sia stato inserito nella lista dei nemici da abbattere».       '' Lasciare sole le persone nel mirino - conclude - è un delitto morale grave di cui ciascuno se ne deve assumere la paternità''.       (Ssa/Ct/Adnkronos) 12-AGO-14 19:10

MARE NOSTRUM E TUTELA SANITARIA DEI POLIZIOTTI. Continua il pressing del SIAP su questo importante tema e non ci fermeremo.

ARRIVANO CENTO PROFUGHI MA E' FUGA CONTINUA. IL SINDACATO DI POLIZIA : "SPARISCONO PRIMA DEI CONTROLLI MEDICI"
*articolo di Massimo NUMA 12/8/2014
Anche Torino, in particolare la provincia, continua a sostenere in modo rilevante l’ormai prolungata Emergenza Mediterraneo, cioè il continuo flusso di emigrati dalle aree più colpite da guerre globali e conflitti locali.  
Da gennaio a oggi sono stati accolti 773 profughi, provenienti da Africa e Medio Oriente. Gli ultimi 97 arriveranno oggi e la prefettura ha già messo a punto le procedure burocratiche per inviarli alle comunità che operano su tutto il territorio. Si cerca di evitare quanto accaduto il 6 agosto scorso, quando i rifugiati provenienti dalle strutture assistenziali di Salerno, inviati a Torino, una volta sbarcati dai bus, sono fuggiti senza lasciare traccia e senza essere sottoposti a visita medica. Si tratta di giovani eritrei ed etiopi, emigrati in Italia a bordo dei barconi, soccorsi dai nostri marinai nel corso dell’operazione «Mare Nostrum». Non sono i soli: oltre 360 persone, in teoria destinate ad essere accolte nel Torinese in qualità di rifugiati, si sono date nel frattempo alla fuga, probabilmente in altri Paesi Ue. Ma costoro almeno, tutti o quasi, avevano sostenuto lo screening medico di base da parte dei medici della Croce Rossa, per accertare se fossero affetti o no da malattie virali o trasmissibili. 
La scelta del governo 
Il governo ha scelto di distribuire le migliaia di rifugiati su tutto il territorio nazionali, scegliendo la politica di evitare grandi concentramenti o campi-profughi non solo di difficile gestione ma anche con il pericolo di creare ghetti alienanti e non in grado di assicurare una vita dignitosa a chi fugge da guerre, fame e malattie. Così sono stati organizzati gruppi costituiti da decine di persone, cercando di salvaguardare il più possibile le unità familiari, genitori e figli, affidati a comunità laiche o religiose o alle strutture gestite direttamente dalla Croce Rossa. A volte, anche solo una decina di profughi, per non creare problemi anche finanziari ai Comuni più piccoli che si sono dichiarati disponibili a sostenere il peso di questa drammatica situazione umanitaria. Mentre il costo giornaliero per i profughi adulti lo paga lo Stato, con 40 euro, i minori sono a carico delle amministrazioni. 
I timori per i soccorritori 
A Torino e provincia operano l’Isola di Ariel, Gt, Connecting People e altre realtà nei Comuni, soprattutto del Canavese: Poirino, Rivarolo, Castellamonte, Moncalieri, Torino, Settimo Torinese. Se il piano di smistamento dei disperati che sbarcano a migliaia sulle coste italiane è gestito dal Viminale e in seconda battuta dalle prefetture, alle forze dell’ordine è stato affidato il compito di controllare le varie fasi dell’accoglienza. 
Gli agenti entrano così in contatto con i profughi e, secondo il segretario provinciale del Siap Pietro Di Lorenzo, con rischi di contagio per il personale «non adeguatamente istruito e protetto». Spiega: «Ho inviato una lettera al questore per definire la situazione degli operatori, a rischio di contrarre gravi malattie, alcune, tra l’altro, nella prima fase asintomatiche ma con esiti potenzialmente gravissimi. In particolare la tubercolosi, la scabbia, tutte infezioni che possono contagiare attraverso i contatti di routine con i profughi. Senza neanche parlare del virus Ebola che ha colpito il centro-Africa. Al momento dei soccorsi, gli emigrati vengono subito sottoposti a un esame medico e solo successivamente a uno screening più approfondito. Se queste persone, una volta sul territorio italiano, riescono ad allontanarsi e a fuggire, non sapremo mai se erano malate o no e soprattutto di quale tipo di virus. Chiediamo che tutto il personale entrato in contatto con i profughi venga sottoposto ad accertamenti preventivi e l’istituzione di un protocollo di sicurezza per gli agenti che, per ragioni di indagini o in seguito a controlli di routine, siano entrati in contatto con gli stranieri provenienti da aree a rischio epidemie. Siamo in attesa di una risposta».