No Tav, alla vigilia della “notte dei fuochi” l’europarlamentare Vattimo
alimenta la tensione giustificando la violenza. Pessima interpretazione del
ruolo istituzionale.
Torino 14-ago-2014. “Siamo purtroppo abituati alle parole
in libertà di esponenti no tav, anche politici, ma una pessima scelta di tempo
e di luogo da parte di un europarlamentare per giustificare le violenze
sconcerta sempre” - così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del
SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ E’
davvero incredibile dover annotare le dichiarazioni di Gianteresio Vattimo,
europarlamentare dell’IDV, secondo cui «Le manifestazioni e i blocchi stradali
sono utili di fronte a un vuoto di democrazia. In una valle in cui lo Stato ha
preferito la militarizzazione all’ascolto» ed ancora: «Le inadempienze
pubbliche giustificano forme di lotta non istituzionale»”.
“ Quindi secondo Vattimo alle
supposte inadempienze dello Stato è legittimo l’uso della forze e della
violenza da parte dei cittadini” – continua DI LORENZO – “Opinioni discutibili,
ma legittime se non fossero esplicitate da un uomo delle Istituzioni, in questo
caso addirittura europee, in un contesto che dovrebbe suggerire più equilibrio
e prudenza ”.
“E’ bene sottolineare, infatti, che
queste esternazioni hanno deliziato il pubblico delle cene
filosofiche di Chiomonte e Bussoleno alla vigilia della “notte dei
fuochi” – insiste DI LORENZO – “Per chi avesse la memoria corta “la notte dei
fuochi” è uno degli appuntamenti fissi in cui l’ala militare del movimento no
tav si dà appuntamento per assaltare il cantiere di Chiomonte a suon di bombe carta, razzi, molotov e
fuochi d’artificio sparati contro le Forze di Polizia”.
“ Dispiace che Vattimo, invece di
regalare perle di filosofia, abbia scelto di infoltire le fila dei cattivi
maestri ” – conclude DI LORENZO – “ A noi non resta che prenderne atto e
restare al fianco delle nostre donne e dei nostri uomini in divisa che anche
stasera, come sempre, si troveranno a respingere gli assalti di un manipolo di
violenti”.