mercoledì 5 settembre 2012

Servizi Tav, SIAP pronto a denunciare Ministro dell'Interno, Capo della Polizia, Prefetto e Questore di Torino. LE REAZIONI DEI MEDIA.



















Le ultime notizie

Tav: Siap Torino scrive a Cancellieri, situazione in Valle inaccettabile

Torino, 4 set. - (Adnkronos) - ''La misura e' ormai colma''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino (sindacato della Polizia di Stato), a proposito della situazione in Val di Susa sulla quale oggi il Siap ha inviato una lettera al ministro Cancellieri e ai vertici delle forze di Polizia. ''Abbiamo scritto oggi al ministro dell'Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore di Torino - spiega Di Lorenzo - perche' sia chiara la situazione: prima o poi un operatore delle forze di Polizia ci rimettera' la vita e nessuno di loro potra' appellarsi alla fatalita' o al rischio del mestiere''. Una situazione, quella in Val di Susa, che ''avevamo preannunciato a piu' riprese senza essere ascoltati - precisa il sindacalista - ed ora agiremo di conseguenza". "E' nostro dovere dire basta a disposizioni che mettono a repentaglio la vita degli appartenenti alle forze di Polizia e che sono ai limiti dei precetti di legge'' sottolinea Di Lorenzo. ''A questo punto non ci interessa il dibattito sull'impiego dell'Esercito o di quanti poliziotti arriveranno in un futuro a Torino - conclude il sindacalista - la situazione e' adesso oltre ogni limite accettabile e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perche' ciascuno si assuma la propria responsabilita'''.
(04 settembre 2012 ore 18.16)

Piemonte
Tav: Siap Torino scrive a Cancellieri, situazione in Valle inaccettabile
Torino, 4 set. - (Adnkronos) - "La misura e' ormai colma". Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino (sindacato della Polizia di Stato), a proposito della situazione in Val di Susa sulla quale oggi il Siap ha inviato una lettera al ministro Cancellieri e ai vertici delle forze di Polizia.
"Abbiamo scritto oggi al ministro dell'Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore di Torino - spiega Di Lorenzo - perche' sia chiara la situazione: prima o poi un operatore delle forze di Polizia ci rimettera' la vita e nessuno di loro potra' appellarsi alla fatalita' o al rischio del mestiere". Una situazione, quella in Val di Susa, che "avevamo preannunciato a piu' riprese senza essere ascoltati - precisa il sindacalista - ed ora agiremo di conseguenza".
"E' nostro dovere dire basta a disposizioni che mettono a repentaglio la vita degli appartenenti alle forze di Polizia e che sono ai limiti dei precetti di legge" sottolinea Di Lorenzo. "A questo punto non ci interessa il dibattito sull'impiego dell'Esercito o di quanti poliziotti arriveranno in un futuro a Torino - conclude il sindacalista - la situazione e' adesso oltre ogni limite accettabile e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perche' ciascuno si assuma la propria responsabilita"'.

martedì 04.09.2012 ore 18.57

Tav: Siap Torino scrive a Cancellieri, situazione in Valle inaccettabile

Torino, 4 set. -  ''La misura e' ormai colma''. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino (sindacato della Polizia di Stato), a proposito della situazione in Val di Susa sulla quale oggi il Siap ha inviato una lettera al ministro Cancellieri e ai vertici delle forze di Polizia. ''Abbiamo scritto oggi al ministro dell'Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore di Torino - spiega Di Lorenzo - perche' sia chiara la situazione: prima o poi un operatore delle forze di Polizia ci rimettera' la vita e nessuno di loro potra' appellarsi alla fatalita' o al rischio del mestiere''. Una situazione, quella in Val di Susa, che ''avevamo preannunciato a piu' riprese senza essere ascoltati - precisa il sindacalista - ed ora agiremo di conseguenza". "E' nostro dovere dire basta a disposizioni che mettono a repentaglio la vita degli appartenenti alle forze di Polizia e che sono ai limiti dei precetti di legge'' sottolinea Di Lorenzo. ''A questo punto non ci interessa il dibattito sull'impiego dell'Esercito o di quanti poliziotti arriveranno in un futuro a Torino - conclude il sindacalista - la situazione e' adesso oltre ogni limite accettabile e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perche' ciascuno si assuma la propria responsabilita'''.

Tav, Siap Torino scrive a Cancellieri e vertici Polizia

Torino - Il Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia) ha scritto una lettera al ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri e ai vertici delle forze di Polizia sulla situazione in Val di Susa dove è allestito il cantiere per la realizzazione della Tav Torino-Lione. A riguardo, Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, ha dichiarato che "la misura è ormai colma".
Il sindacalista ha spiegato: "Abbiamo scritto oggi al ministro dell'Interno, al Capo della Polizia, al Prefetto e al Questore di Torino perché sia chiara la situazione: prima o poi un operatore delle forze di Polizia ci rimetterà la vita e nessuno di loro potrà appellarsi alla fatalità o al rischio del mestiere".
Di Lorenzo ha precisato che il Siap aveva già preannunciato, "a più riprese e senza essere ascoltati", la situazione che si è venuta a creare in Val Susa.  "Ora - ha aggiunto il sindacalista - agiremo di conseguenza: è nostro dovere dire basta a disposizioni che mettono a repentaglio la vita degli appartenenti alle forze di Polizia e che sono ai limiti dei precetti di legge". Il segretario del Siap ha dichiarato che al sindacato non interessa più il dibattito sull'impiego dell'Esercito o su quanti poliziotti arriveranno in un futuro a Torino: "La situazione - ha concluso - è adesso oltre ogni limite accettabile e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perché ciascuno si assuma la propria responsabilità". 


TENSIONE

Monti-Hollande: «La Tav si farà»

Ma i manifestanti entrano in chiesa in Val Susa per protesta.

 Il premier italiano Mario Monti e quello francese Francois Hollande hanno riaffermato l'impegno dei rispettivi Paesi a realizzare la linea ferroviaria Tav Torino-Lione, che Monti ha definito come «un'opera fondamentale».
Ma in attesa del 30esimo vertice bilaterale Italia-Francia di inizio dicembre a Lione, che vedrà la Torino-Lione fra i temi centrali, in Valle di Susa la tensione intorno al cantiere rimane alta.
I No Tav sono riusciti a entrare in chiesa a Susa durante la messa avvolti nelle bandiere contro il supertreno, cercando di portare all'altare un cestino contenente lacrimogeni.

L'ALLARME DELLA POLIZIA. E il sindacato di Polizia Siap proprio il 4 settembre ha indirizzato al ministro dell'Interno, al capo della Polizia, al prefetto e al questore di Torino una lettera in cui sostiene che «prima o poi un poliziotto ci rimetterà la vita» e che «nessuno di loro potrà appellarsi alla fatalità o al rischio del mestiere».
«La situazione - scrive il segretario provinciale torinese del Siap, Pietro di Lorenzo - è oltre ogni limite e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perché ciascuno si assuma la propria responsabilità».

 Ancora Tav, tra irruzioni in chiesa e impegni ribaditi da Monti

Il premier italiano Monti e quello francese Hollande hanno riaffermato l'impegno a realizzare la Tav. Intanto in Val Susa ancora tensioni: un gruppo di No Tav sono entrati in chiesa durante un messa con un cestino di lacrimogeni

di Redazione 05/09/2012
 La Tav "è un'opera fondamentale". A ribadire il concetto, espresso in più occasioni, è stato il premier Mario Monti. Stessa cosa ha fatto il suo parigrado francese Francois Hollande. I due hanno ribadito l'impegno dei rispettivi paesi a realizzare la linea ad alta velocità.
Intanto in Valle di Susa, centro dei lavori per la linea che collegherà Torino a Lione, continuano le tensioni. I No Tav sono entrati in chiesa a Susa durante la messa avvolti nelle bandiere contro il supertreno, cercando di portare all'altare un cestino contenente lacrimogeni
 E il sindacato di Polizia Siap ha indirizzato al ministro dell'Interno, al capo della Polizia, al prefetto e al questore di Torino una lettera in cui sostiene che "prima o poi un poliziotto ci rimetterà la vita" e che "nessuno di loro potrà appellarsi alla fatalità o al rischio del mestiere". "La situazione - scrive il segretario provinciale torinese del Siap, Pietro di Lorenzo - è oltre ogni limite e noi faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale, perché ciascuno si assuma la propria responsabilità"