Incontro interlocutorio quello del pomeriggio di giorno 8 giugno, tra
il Ministro Cancellieri, il SIAP e le organizzazioni sindacali della
Polizia di Stato, evitato per ora il rischio di chiusura delle Questure
in attesa della rimodulazione territoriale delle province, la paventata
ipotesi di chiusura di alcune di esse non fa parte dei piani del
Viminale a nessun livello. Entro la prossima settimana il Ministero,
terminato il lavoro sul progetto di massima su cui sarà rimodulato il
controllo di spesa per il Ministero dell’Interno, il Sindacato sarà
chiamato a esprimere il proprio parere, e formulare proposte sul
progetto di massima del nuovo sistema organizzativo, le quali se saranno
fondate e razionali rispetto alle esigenze finanziarie del Paese,
potranno trovare accoglimento nel corso del prossimo confronto. Ci è
stato inoltre riferito, che, per ridurre i costi organizzativi degli
uffici centrali del Ministero, saranno accorpati alcuni degli attuali
Dipartimenti che dovrebbero passare da 5 a 3 come in passato, attraverso
la fusione di quello dei vigili del fuoco con la protezione civile, e
quello delle libertà civili con quello degli affari interni e del
territorio. Gli uffici provinciali del governo sul territorio,
dovrebbero essere valorizzati, attraverso l’accorpamento di funzioni
oggi duplicate di altri uffici pubblici, non si tagliano Prefetture e
Questure. Moderatamente positiva la prima valutazione, in quanto è stato accettato il metodo del confronto costruttivo, più volte proposto dal Sindacato.
Il confronto sul progetto di revisione della spesa e della conseguente
riorganizzazione dei presidi delle specialità e specializzazioni è
stato ritenuto strumento aperto capace di far convogliare proposte e
idee, con lo spirito di valorizzare l’esistente, evitando di mortificare
le professionalità, sforzandosi quindi di coniugare nei limiti del
possibile, le esigenze del personale per il disagio che subirebbe dalla
chiusura di alcuni uffici, al necessario risparmio di spesa. La
riduzione della spesa corrente programmata ammonterà a circa 200 milioni
di euro per tutti i Dipartimenti del Viminale obiettivo da raggiungere
gradualmente in 9 anni, mentre per la sola Polizia di Stato la quota
parte dovrebbe ammontare a circa 65 milioni di euro. Il Ministro ha
inoltre testualmente affermato “…il Paese è sull’orlo del disastro,
occorre pensare a scenari peggiori anche sotto il profilo dell’ordine
pubblico … vedete cos’è successo in Grecia”. Al riguardo rispetto al
quadro economico generale prospettato, è chiaramente emerso un elevato
quanto pragmatico senso di responsabilità, da entrambe le parti. Per il
SIAP resta prioritario non la difesa di anacronistiche quanto
antistoriche prese di posizione di principio, ma il rispetto della
professionalità dei poliziotti, salvaguardando nei limiti del possibile
la presenza sul territorio degli uffici di polizia funzionali,
valorizzando così in maniera adeguata le articolazioni periferiche della
Polizia, sia per gli uffici delle specialità che delle
specializzazioni, necessarie per la sicurezza del Paese e dei
cittadini.
La Segreteria Nazionale.