lunedì 29 aprile 2013

Sparatoria di Roma, gravi dichiarazioni degli esponenti del movimento cinque stelle. Il SIAP stigmatizza posizioni lontane dal senso dello Stato.

Comunicato stampa del 29 aprile 2013       

Oggetto:
Sparatoria di Roma. Dichiarazioni dell’On. Laura Castelli inaccettabili e gravissime. Dopo  quelle di Davide Bono sull’attentato a La Stampa e quelle di Vittorio Bertola sui gravi fatti di ieri, seri dubbi sul senso dello Stato dei rappresentanti del M5S.



“E’ con grande incredulità che leggiamo le parole dell’On. Laura Castelli sui gravissimi fatti di Roma - così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Da rappresentanti delle Istituzioni non ci si può aspettare che forniscano motivazioni ed alibi a chi compie gesti tanto gravi e destabilizzanti, Tanto più se tali giustificazioni servono a confermare la propria linea politica”.
“ All’On. Castelli vogliamo dire che, storicamente, la piazza viene delegittimata da chi pratica la violenza e non dalla politica. Gli atti violenti fanno si che l’attenzione si concentri sulle azioni e reazioni e non sulle cause e sulle misure per combattere contro una crisi economica e sociale devastante” – continua DI LORENZO – “ Siamo consapevoli che l’On. Castelli è nata dopo un altro periodo buio della nostra Repubblica, ma noi che invece l’abbiamo vissuto non possiamo che preoccuparci di fronte a tanta superficialità nel fornire anche il più piccolo alibi morale a chi sceglie di colpire lo Stato, che sia un politico o una divisa. Come è possibile accostare la figura del Presidente della Repubblica a quanto accaduto facendo chiaramente intendere che lo si ritiene in qualche modo responsabile? ””.
 “Abbiamo denunciato più volte la deriva pericolosa e incontrollata che si andava delineando e purtroppo siamo stati cattivi profeti” – ancora DI LORENZO – “ Quello che più ci preoccupa, però, è la somma delle dichiarazioni degli esponenti torinesi del movimento cinque stelle di fronte a fatti gravissimi che colpiscono libertà fondamentali per la tenuta  democratica del nostro Paese”. 
“Speravamo che le dichiarazioni di Davide Bono all’indomani dell’attentato a La Stampa (“asservimento al potere precostituito di gran parte dei media tradizionali”) fossero un delirio isolato” – continua DI LORENZO – “ Invece leggiamo quanto scritto da Vittorio Bertola sul suo profilo facebook e le dichiarazioni di un parlamentare di questa Repubblica sui fatti di Roma . Parole allucinanti che, queste sì, segnano una distanza. Quella tra chi è veramente al servizio dello Stato, ogni giorno ed in silenzio, e chi pur rivestendo una qualche carica istituzionale lo Stato lo vuole abbattere”.
“Ci sembra necessario cogliere l’occasione per rivolgere un appello a tutti coloro che, dopo 40 anni, utilizzano ancora parole quali piazza, popolo e potere in modo improvvido e approssimativo. Queste stesse modalità hanno già prodotto in Italia sangue e lacrime ma pochi cambiamenti reali. Nessuna rivoluzione morale passerà mai dalla violenza né da una pratica politica che eredita dall’integralismo no tav la concezione di Stato quale nemico” – conclude DI LORENZO – “ Esprimendo la nostra incondizionata vicinanza ai colleghi dell’Arma per tutti i fatti i sangue che li hanno visti coinvolti, auspichiamo un ritorno per tutti alla realtà. La volontà individuale si esercita nel voto e questo, producendo una maggioranza, esplica una volontà popolare. Ed a questa bisogna attenersi.”