Le scriventi organizzazioni sindacali, in continuità a quanto
richiesto nella scorsa seduta del 13 maggio, hanno ribadito la necessità
di conoscere i costi sostenuti con il decreto nuovo rispetto ai decreti
degli anni scorsi, nonché quanto è speso anche le altre forze di
polizia al fine di valutarne l’uniformità di trattamento e l’eventuale
economicità del decreto.
L’Amministrazione ha comunicato che, come da noi espressamente richiesto, è iniziata una rilevazione dei dati che non sono disponibili a livello centrale, coinvolgendo le prefetture e i reparti del territorio. Il lavoro è in corso d’opera e sarà disponibile tra alcuni giorni.
Altro nodo delle sedi disagiate è la mobilità del personale che espleta servizio nelle sedi classificate “A” già compresse a meno di 100, dove i colleghi che vi prestano servizio non hanno alcun reale beneficio sulla mobilità.
Nell’ultima seduta, abbiamo chiesto che la questione fosse affrontata urgentemente, essendo un diritto negato al personale che espleta servizio disagevole, spesso in luoghi dove non risulta possibile attivare convenzioni con esercizi commerciali per mancanza di requisiti.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Amministrazione di dare una risposta certa e credibile alla questione che non può più essere affrontata limitatamente con il solo obiettivo del risparmio eventuale, ma deve trovare una soluzione definitiva, organica e complessiva restituendo al personale ciò che per normativa ed accordi è previsto, evitando così strumentalizzazioni che qualcuno, pur avendo firmato tutti gli accordi precedenti, è tentato di porre in essere.
L’Amministrazione recepite le nostre istanze, ha ribadito la disponibilità a rivedere l’accordo, presentando una proposta di un questionario di rilevazione, da inviare al territorio, più chiaro da interpretare per evitare gli errori dello scorso anno che hanno penalizzato il personale interessato. La responsabilità dei sindacati che hanno al centro della propria azione politica il Poliziotto continua nella propria opera di trasparenza nell’interesse generale della categoria.
L’Amministrazione ha comunicato che, come da noi espressamente richiesto, è iniziata una rilevazione dei dati che non sono disponibili a livello centrale, coinvolgendo le prefetture e i reparti del territorio. Il lavoro è in corso d’opera e sarà disponibile tra alcuni giorni.
Altro nodo delle sedi disagiate è la mobilità del personale che espleta servizio nelle sedi classificate “A” già compresse a meno di 100, dove i colleghi che vi prestano servizio non hanno alcun reale beneficio sulla mobilità.
Nell’ultima seduta, abbiamo chiesto che la questione fosse affrontata urgentemente, essendo un diritto negato al personale che espleta servizio disagevole, spesso in luoghi dove non risulta possibile attivare convenzioni con esercizi commerciali per mancanza di requisiti.
Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Amministrazione di dare una risposta certa e credibile alla questione che non può più essere affrontata limitatamente con il solo obiettivo del risparmio eventuale, ma deve trovare una soluzione definitiva, organica e complessiva restituendo al personale ciò che per normativa ed accordi è previsto, evitando così strumentalizzazioni che qualcuno, pur avendo firmato tutti gli accordi precedenti, è tentato di porre in essere.
L’Amministrazione recepite le nostre istanze, ha ribadito la disponibilità a rivedere l’accordo, presentando una proposta di un questionario di rilevazione, da inviare al territorio, più chiaro da interpretare per evitare gli errori dello scorso anno che hanno penalizzato il personale interessato. La responsabilità dei sindacati che hanno al centro della propria azione politica il Poliziotto continua nella propria opera di trasparenza nell’interesse generale della categoria.
Roma, 11 giugno 2015