mercoledì 24 giugno 2015

Pubblica Amministrazione Consulta: illegittimo il blocco dei contratti degli statali ma non per il passato.

E' arrivata la sentenza della Consulta dopo una lunga camera di consiglio: la sua pronuncia non avrà effetti retroattivi e, quindi, verrà evitato il 'buco' di bilancio di 35 miliardi di euro paventato dall'Avvocatura generale dello Stato.
 
E' illegittimo il blocco di contratti e stipendi nella Pubblica amministrazione. Questa la decisione presa dalla Corte Costituzionale, che, nello stesso tempo, specifica che la sua pronuncia non avrà effetti retroattivi, e, quindi, verrà evitato il 'buco' di bilancio di 35 miliardi di euro paventato dall'Avvocatura generale dello Stato. Questo il comunicato della Consulta dopo una lunga camera di consiglio: "la Corte Costituzionale ha dichiarato, con decorrenza dalla pubblicazione della sentenza, l'illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico, quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato.

L' Avvocatura dello Stato chiedeva alla Corte costituzionale di considerare l'impatto economico della contrattazione: "Di tali effetti non si può non tenere conto a seguito della riforma costituzionale" che "ha riscritto l'art. 81 Cost, a partire dalla disposizione del nuovo comma 1, secondo la quale lo Stato assicura l'equilibrio fra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico".