MIGRANTI: SIAP, ESTERREFATTI DA AFFERMAZIONI POLIZIOTTO = 'condanna
senza appello frasi e condotte razzistè Roma, 20 giu. - (AdnKronos) -
«Come uomini prima e come poliziotti poi siamo esterrefatti dalle
affermazioni che un appartenente alla Polizia di Stato avrebbe scritto
su Facebook. Aborriamo qualsiasi forma di violenza verbale e
discriminatoria espressa nei confronti di uomini e donne da parte di
chiunque, a maggior ragione da parte di chi indossando una divisa, è
deputato invece a proteggere, difendere
tutelare senza distinzione alcuna, di razza sesso o religione». Lo
dichiara in una nota Giuseppe Tiani, segretario generale del sindacato
di polizia Siap . «Noi del Siap, i nostri rappresentati e tutti i nostri
rappresentanti a qualsiasi livello condanniamo senza appello posizioni,
affermazioni e toni che non siano rispettose della dignità umana -
sottolinea Tiani - Non possiamo peraltro permettere che la pochezza di
spirito di un singolo possa minimamente concorrere a danneggiare
l'immagine della Polizia di Stato e di quanti quotidianamente si
adoperano, senza indugio, rischiando sovente la vita, al servizio della
gente e per la gente». «Nel chiedere una presa di posizione seria quanto
immediata dei vertici del Viminale affinché siano accertati fatti e
posizioni, il Siap - conclude il segretario - si riserva di valutare
anche la costituzione di parte civile per il gravissimo danno di
immagine a cui vengono esposti, ancora una volta gli appartenenti alla
Polizia di Stato, sempre più spesso trascinati in un tritacarne di
polemiche mediatiche che non risparmiano dileggio e accuse».
(Red/AdnKronos) 20-GIU-15 15:40 NNN
FINE DISPACCIO
FINE DISPACCIO
FRASI RAZZISTE SU FB: SIAP, CONDANNA SENZA APPELLO (ANSA) - ROMA, 20 GIU
- «Condanniamo senza appello posizioni, affermazioni e toni che non
siano rispettose della dignità umana». Così il segretario del Siap
Giuseppe Tiani commenta le frasi a sfondo razzista pubblica su Facebook
da un ispettore della Polizia ferroviaria di Catania. «Come uomini prima
e come poliziotti poi - prosegue Tiani - siamo esterrefatti dalle
affermazioni: aborriamo qualsiasi forma di violenza verbale e
discriminatoria espressa nei confronti di uomini e donne da parte di
chiunque, a maggior ragione da parte di chi indossando una divisa, è
deputato invece a proteggere, difendere tutelare senza distinzione
alcuna, di razza sesso o religione». «Non possiamo peraltro permettere -
dice ancora il Siap - che la pochezza di spirito di un singolo possa
concorrere a danneggiare l'immagine della Polizia e di quanti ogni
giorno si adoperano, senza indugio e rischiando sovente la vita, al
servizio della gente e per la gente». Il sindacato, conclude Tiani,
chiede ai vertici del Viminale «una presa di posizione seria quanto
immediata» e «si riserva di valutare anche la costituzione di parte
civile per il gravissimo danno di immagine a cui vengono esposti, ancora
una volta, gli appartenenti alla Polizia».(ANSA)