martedì 14 maggio 2013

Nuovo attacco al cantiere TAV di Chiomonte. L'ampia eco dei media alla dura presa di posizione del SIAP Torino.

TAV: SIAP, HANNO INTENZIONE DI UCCIDERE, E' TERRORISMO (ANSA) - TORINO, 14 MAG - "Le modalità dell'attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all'indirizzo di cose e persone presenti all'interno del cantiere non lasciano spazio ad interpretazioni circa l'intenzione di uccidere, e questo è terrorismo" : così Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del SIAP, sindacato di Polizia. " Al terrorismo,quindi, bisogna rispondere con modalità e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma", aggiunge Di Lorenzo. "Come già fatto la scorsa estate - conclude - interpelleremo il Ministro dell'Interno, il Prefetto ed il Questore affinché siano chiariti impegni, modalità e finalità d'impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte ". Il segretario del Siap sollecita "ad assumere tutte le opportune decisioni e scelte operative affinché non ci si debba ritrovare a piangere la morte di qualcuno per far passare un treno". (ANSA).

 

TAV: SIAP TORINO, SI ASPETTA IL MORTO PRIMA DI INTERVENIRE

 14:00 14 MAG 2013 (AGI) - Torino, 14 mag - "Non e' purtroppo con stupore che apprendiamo il livello di virulenza raggiunto dal nuovo attacco al cantiere di Chiomonte avvenuto questa notte". Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del SIAP, sindacato della Polizia di Stato - "E' dal lontano luglio 2011 - dice - che denunciamo il rischio via via sempre piu'' elevato derivante dall'agibilita' di azione concessa a questi terroristi".

  "Le modalita' dell'attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all'indirizzo di cose e persone presenti all'interno del cantiere - prosegue - non lasciano spazio ad interpretazioni circa l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo". "Interpelleremo il Ministro dell'Interno, il Prefetto ed il Questore affinche' siano chiariti impegni, modalita' e finalita' d'impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte - conclude Di Lorenzo - Siamo servitori dello Stato e non entriamo nel merito del dibattito politico pro o contro il TAV ma, sia chiaro, che pretendiamo certezze circa l'impegno ad assumere tutte le opportune decisioni e scelte operative affinche' non ci si debba ritrovare a piangere la morte di qualcuno per far passare un treno".(AGI) Chc 


Tav: Siap Torino, si aspetta il morto? Servono decisioni

Torino, 14 mag. (Adnkronos) - ''E' dal lontano luglio 2011 che denunciamo il rischio via via sempre piu' elevato derivante dall'agibilita' di azione concessa a questi terroristi. Qualcuno aspetta il morto prima di prendere drastiche e sensate decisioni''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato, sui fatti di questa notte al cantiere Tav a Chiomonte. Secondo il sindacalista ''le modalita' dell'attacco e il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all'indirizzo di cose e persone presenti all'interno del cantiere non lasciano spazio ad interpretazioni circa l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo'' e ''al terrorismo bisogna rispondere con modalita' e mezzi idonei a combatterlo, senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione per chi mette a repentaglio la vita degli altri, siano essi lavoratori del cantiere o appartenenti alle Forze di Polizia''. Di Lorenzo sottolinea che ''come gia' fatto la scorsa estate interpelleremo il ministro dell'Interno, il prefetto e il questore affinche' siano chiariti impegni, modalita' e finalita' d'impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte ''.
(14 maggio 2013 ore 16.32)

NO TAV

14/05/2013 - appello dei sindacati a ministro, prefetto e magistrati


“Sono terroristi e vogliono uccidere.Troppa libertà d’azione in Valsusa” La denuncia del sindacato di polizia dopo l’aggressione nella notte: “Qualcuno aspetta il morto prima di prendere drastiche decisioni”

«Qualcuno aspetta il morto prima di prendere drastiche e sensate decisioni». Lo afferma il sindacato di polizia Siap:«La violenta aggressione di questa notte purtroppo non ci sorprende - dice Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale - perché è dal 2011 che denunciamo i rischi dovuti alla libertà di azione concessa a chi sta seminando da troppo tempo il terrore in Valsusa». 
Il sindacalista torinese è certo: «Le modalità dell’ultimo attacco, la quantità di ordigni esplosivi e incendiari lanciati contro le persone e i mezzi nel cantiere non lasciano spazio ad alcun dubbio: vogliono uccidere, sono terroristi». Secondo Di Lorenzo «bisogna agire senza esitazione contro questa spirale di violenza intervenendo anche nei confronti di chi continua ad alimentarla, giustificandola ». Il sindacato Siap ha annunciato di aver  interpellato «Ministro dell’Interno, Prefetto e Questore per chiarire il ruolo delle Forze dell’Ordine impegnate a Chiomonte e ottenere garanzie per la nostra sicurezza e dignità professionale».   

Tav: Siap Torino, si aspetta il morto? Servono decisioni

Torino, 14 mag. (Adnkronos) - ''E' dal lontano luglio 2011 che denunciamo il rischio via via sempre piu' elevato derivante dall'agibilita' di azione concessa a questi terroristi. Qualcuno aspetta il morto prima di prendere drastiche e sensate decisioni''. Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap Torino, sindacato della Polizia di Stato, sui fatti di questa notte al cantiere Tav a Chiomonte. Secondo il sindacalista ''le modalita' dell'attacco e il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all'indirizzo di cose e persone presenti all'interno del cantiere non lasciano spazio ad interpretazioni circa l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo'' e ''al terrorismo bisogna rispondere con modalita' e mezzi idonei a combatterlo, senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione per chi mette a repentaglio la vita degli altri, siano essi lavoratori del cantiere o appartenenti alle Forze di Polizia''. Di Lorenzo sottolinea che ''come gia' fatto la scorsa estate interpelleremo il ministro dell'Interno, il prefetto e il questore affinche' siano chiariti impegni, modalita' e finalita' d'impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte ''.
  


Siap: «Hanno intenzione di uccidere, è terrorismo»
«Le modalità dell’attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all’indirizzo di cose e persone presenti all’interno del cantiere non lasciano spazio ad interpretazioni circa l’intenzione di uccidere, e questo è terrorismo»: così Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap, sindacato di Polizia. «Al terrorismo, quindi, bisogna rispondere con modalità e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma», aggiunge Di Lorenzo.
«Come già fatto la scorsa estate - conclude - interpelleremo il Ministro dell’Interno, il Prefetto ed il Questore afffinché siano chiariti impegni, modalità e finalità d’impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte». Il segretario del Siap sollecita «ad assumere tutte le opportune decisioni e scelte operative afffinché non ci si debba ritrovare a piangere la morte di qualcuno per far passare un treno». 

Nuovo grave attacco al cantiere del TAV. Qualcuno aspetta il morto prima di prendere drastiche e sensate decisioni.

“Non è purtroppo con stupore che apprendiamo il livello di virulenza raggiunto dal nuovo attacco al cantiere di Chiomonte avvenuto questa notte “- così Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ E’ dal lontano luglio 2011 che denunciamo il rischio via via sempre più elevato derivante dall’agibilità di azione concessa a questi terroristi”.
“ Le modalità dell’attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all’indirizzo di cose e persone presenti all’interno del cantiere non lasciano spazio ad interpretazioni circa l’intenzione di uccidere, e questo è terrorismo” – continua DI LORENZO – “ Al terrorismo,quindi, bisogna rispondere con modalità e mezzi idonei a combatterlo ,senza se e senza ma, anche nei confronti di chi ha sempre qualche parola di comprensione e giustificazione per chi mette a repentaglio la vita degli altri, siano essi lavoratori del cantiere o appartenenti alle Forze di Polizia”.
“Come già fatto la scorsa estate interpelleremo il Ministro dell’Interno, il Prefetto ed il Questore affinché siano chiariti impegni, modalità e finalità d’impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte ” – conclude DI LORENZO – “ Siamo servitori dello Stato e non entriamo nel merito del dibattito politico pro o contro il TAV ma, sia chiaro, che pretendiamo certezze circa l’impegno ad assumere tutte le opportune decisioni e scelte operative affinché non ci si debba ritrovare a piangere la morte di qualcuno per far passare un treno.”


TAV: SIAP TORINO, SI ASPETTA IL MORTO PRIMA DI INTERVENIRE
(AGI) - Torino, 14 mag - "Non e' purtroppo con stupore che apprendiamo il livello di virulenza raggiunto dal nuovo attacco al cantiere di Chiomonte avvenuto questa notte". Cosi' Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del SIAP, sindacato della Polizia di Stato - "E' dal lontano luglio 2011 - dice - che denunciamo il rischio via via sempre piu'' elevato derivante dall'agibilita' di azione concessa a questi terroristi". "Le modalita' dell'attacco ed il numero di ordigni esplosivi e incendiari lanciati all'indirizzo di cose e persone presenti all'interno del cantiere - prosegue - non lasciano spazio ad interpretazioni circa l'intenzione di uccidere, e questo e' terrorismo". "Interpelleremo il Ministro dell'Interno, il Prefetto ed il Questore affinche' siano chiariti impegni, modalita' e finalita' d'impiego del personale delle Forze di Polizia dentro il cantiere di Chiomonte - conclude Di Lorenzo - Siamo servitori dello Stato e non entriamo nel merito del dibattito politico pro o contro il TAV ma, siachiaro, che pretendiamo certezze circa l'impegno ad assumere tutte le opportune decisioni e scelte operative affinche' non ci si debba ritrovare a piangere la morte di qualcuno per far passare un treno".(AGI)