Dopo il deciso intervento del Sindacato dei Poliziotti, il SIAP, apprendiamo dalle agenzie di stampa che l'attuale Governo non adotterà il regolamento per la riforma delle pensioni.
Il Segretario Generale Giuseppe Tiani, interviene sulle iniziative di fine legislatura sulla delicata materia delle pensioni di poliziotti ed appartenenti alle Forze Armate.Di seguito la posizione SIAP ripresa poi dall’agenzia di stampa Asca e quella del Presidente del Forum Sicurezza Pd On.le Fiano.
Il tempo di questo Governo per provvedimenti deleteri in danno del personale delle forze di polizia che garantiscono la sicurezza dei cittadini e del Paese è finito. Il tentativo di portare avanti, in piena campagna elettorale e a legislatura scaduta, il regolamento di armonizzazione pensionistico dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, oltre ad essere un gesto politicamente inopportuno e scorretto, è l’ennesima dimostrazione di come il governo Monti non solo non conosce il lavoro dei poliziotti e degli appartenenti alle Forze Armate ma non tiene nemmeno conto delle esigenze di sicurezza dei cittadini.
Il regolamento proposto dal governo dei tecnici e più volte contestato dal S.I.A.P.,, dal mondo sindacale e dalle rappresentanze militari, cancella la nostra specificità ed innalza pericolosamente, l’età anagrafica di lavoratori che svolgono un mestiere ove è richiesta efficienza fisica e prontezza che, superata una certa soglia di età, non è possibile garantire. L’età di pensionamento di poliziotti e personale delle forze armate italiani è già più elevata della media dei Paesi europei, dove tra l’altro non vi sono i problemi della grande criminalità organizzata e non che vive il nostro Paese. Considerata la superficialità dimostrata dal governo Monti e dal Ministro Fornero, su questo tema, sarebbe auspicabile che determinate scelte delicate per il futuro del Paese e per un settore strategico come la Sicurezza e Difesa, siano intraprese, dopo i necessari ed indifferibili confronti, dal governo che verrà determinato dalle prossime elezioni e non da un governo tecnico insediatosi per gestire l’emergenza. G. TIANI
Il regolamento proposto dal governo dei tecnici e più volte contestato dal S.I.A.P.,, dal mondo sindacale e dalle rappresentanze militari, cancella la nostra specificità ed innalza pericolosamente, l’età anagrafica di lavoratori che svolgono un mestiere ove è richiesta efficienza fisica e prontezza che, superata una certa soglia di età, non è possibile garantire. L’età di pensionamento di poliziotti e personale delle forze armate italiani è già più elevata della media dei Paesi europei, dove tra l’altro non vi sono i problemi della grande criminalità organizzata e non che vive il nostro Paese. Considerata la superficialità dimostrata dal governo Monti e dal Ministro Fornero, su questo tema, sarebbe auspicabile che determinate scelte delicate per il futuro del Paese e per un settore strategico come la Sicurezza e Difesa, siano intraprese, dopo i necessari ed indifferibili confronti, dal governo che verrà determinato dalle prossime elezioni e non da un governo tecnico insediatosi per gestire l’emergenza. G. TIANI
- Pensioni: SIAP, inopportune e irresponsabili iniziative fine legislatura (ASCA) - Roma, 6 feb ''Il tempo di questo Governo per provvedimenti deleteri in danno del personale delle forze di polizia che garantiscono la sicurezza dei cittadini e del Paese e' finito. Il tentativo di portare avanti, in piena campagna elettorale e a legislatura scaduta, il regolamento di armonizzazione pensionistico dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, oltre ad essere un gesto politicamente inopportuno e scorretto''. Lo ha dichiarato il Segretario Generale del sindacato di polizia Siap, Giuseppe Tiani. Secondo il Siap si tratta ''dell'ennesima dimostrazione di come il governo Monti non solo non conosce il lavoro dei poliziotti e degli appartenenti alle Forze Armate ma non tiene nemmeno conto delle esigenze di sicurezza dei cittadini''.
- PENSIONI: FIANO, FORNERO SI RASSEGNI SU COMPARTO SICUREZZA (ANSA) - ROMA, 5 FEB - "Considerare di ordinaria amministrazione il regolamento di armonizzazione pensionistico dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, un provvedimento che riguarda la vita di mezzo milione di operatori e che ha un valore di bilancio di un miliardo di euro, è pazzesco. Il ministro Fornero se ne faccia una ragione: di questo provvedimento dovrà occuparsene il futuro governo e discuterne il prossimo Parlamento. La pensione degli operatori dei comparti, costruita con anni di sacrifici, merita una discussione più approfondita e non può essere relegata alla zona cesarini di una legislatura". Lo dichiara Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza e Difesa del Pd