Migranti: Siap Torino, per rimpatri servono regole certe
Appello dopo caos aeroporto Caselle, agenti non sono colpevoli
09 Gennaio , 14:30
(ANSA)
- TORINO, 9 GEN - "Non accetteremo che, come spesso accade, vengano
fatte ricadere le colpe di un sistema farraginoso sugli operatori che
hanno fatto tutto ciò che era loro possibile senza usare violenza". Così
Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del sindacato di
polizia Siap, commenta il caos creato dal migrante di 29 anni che, ieri
all'aeroporto di Caselle, dopo essersi offerto per il rimpatrio
volontario, si è arrampicato su una torretta meteo dello scalo, rimasto
chiuso per un'ora. "Gli accompagnamenti di questo tipo sono quotidiani e
numerosissimi - osserva -. Non si tratta di persone in stato d'arresto e
quindi non si utilizzano manette o fascette di sicurezza. Questo
servizio viene affrontato dai poliziotti armati di enorme pazienza e
professionalità e mancano protocolli, disposizioni e tutele. L'episodio
di ieri, invece che ricercarne i 'colpevoli', deve servire perché ci si
occupi seriamente della questione. I poliziotti, soprattutto
dell'Ufficio immigrazione che eseguono ormai il 99% degli
accompagnamenti, devono sapere esattamente quale procedura seguire,
quali strumenti di sicurezza usare e infine di chi sia la competenza
all'interno degli aeroporti e porti una volta che la persona espulsa
arriva in loco".(ANSA).
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