domenica 20 gennaio 2019

Empoli, deceduto durante fermo - BASTA ACCUSE ALLA POLIZIA!


Empoli: sindacato SIAP, ‘basta accuse Polizia, sì a telecamere su caschi e giacche’
Roma, 19 gen (AdnKronos) (Dan/AdnKronos)
 "Come forze dell’ordine siamo sottoposti alla legittima critica dei cittadini, però non vorrei che arrivassimo al punto in cui qualsiasi cosa possa accadere durante un nostro intervento poi ci attribuiscano sempre le responsabilità, altrimenti finiremmo per avere le mani legate. Se quando fermiamo una persona esagitata, dobbiamo usare le manette e poi gli viene un infarto non è colpa nostra”. Lo afferma all'Adnkronos Giuseppe Tiani, segretario del sindacato di Polizia Siap, commentando le polemiche seguite alla morte del 32enne tunisino avvenuta a Empoli (Firenze) durante un fermo di polizia.
 “Siamo stati il primo sindacato a chiedere di montare telecamere sui caschi, sulle giacche e sulle auto di sevizio, lanciammo la proposta ormai una decina di anni fa, durante un convegno a Genova con tutte le polizie europee – sottolinea Tiani - Legalità e giustizia richiedono equilibrio e invece le dichiarazioni di Ilaria Cucchi, a cui noi abbiamo offerto solidarietà, sono ingenerose e denotano riserve mentali da parte sua. Per questo condivido quanto ha affermato il capo della Polizia Franco Gabrielli: un discorso è rivendicare giustizia, un altro avere preconcetti sull’attività di giustizia e di polizia” conclude il segretario del Siap.



EMPOLI: GABRIELLI, 'LEGALE CUCCHI AVVENTATO, NO A FARNETICAZIONI DA TRIBUNO' =*  Capo della Polizia, 'rispetto vittime ma chiedo lo stesso per uomini in divisa'

Roma, 19 gen. (AdnKronos) (di Marco Mazzù) - Quelle dell'avvocato  Fabio Anselmo, legale delle famiglie di vittime di abusi in divisa  sono "affermazioni avventare che alimentano solo posizioni estreme",  dice il capo della Polizia Franco Gabrielli. "Io rispetto le vittime e  i loro familiari, chiedo che analogo rispetto sia riferito ad uomini e  donne che lavorano per riaffermare le legalità. Se qualcuno ha  sbagliato - conclude Gabrielli - pagherà per un giusto processo e non  per le farneticazioni del tribuno di turno".



SALVINI tunisino morto Poliziotti hanno fatto loro dovere
domenica 20/01/2019 17:58
Devono difendere i cittadini Roma 20 gen. askanews - due giorni che mi rompono le scatole con questa vicenda del tunisino morto durante un intervento della Polizia a Empoli e secondo qualcuno i colpevoli sono i poliziotti io dico che sono vicino a quei ragazzi che hanno fatto semplicemente il loro dovere se vieni aggredito e devi difendere i cittadini non puoi usare le margherite devi far rispettare la legge . Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini durante un comizio a Vasto in Abruzzo postato in video sulla sua pagina Facebook. A Empoli le forze dell'ordine avevano di fronte uno che urla malmena morde i poliziotti. Loro lo hanno ammanettato in attesa dei rinforzi gli e' venuto purtroppo un arresto cardiaco il medico ha fatto di tutto per salvarlo ma non ce l'ha fatta. Secondo qualcuno chi sono i responsabili I poliziotti ha concluso Salvini. Vep 20190120T174738Z



Morto durante controllo: ANFP, fiducia in agenti
18/01/2019 18:14:37 (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “La tragica morte di un tunisino durante un controllo di polizia si sta trasformando, come spesso accade in questo Paese, in una occasione per schierarsi apoditticamente pro o contro qualcuno. Abbiamo contezza che il fatto e’ accaduto alla presenza di numerosi testimoni e che ci sono al vaglio della magistratura le riprese di telecamere presenti nelle vicinanze del luogo dove l’uomo e’ morto. Al momento non e’ stata riscontrata alcuna condotta non professionale da parte dei due agenti intervenuti per garantire sicurezza a chi ne aveva richiesto l’intervento perche’ minacciato ed aggredito da persona descritta in forte stato di agitazione psico motoria”. Cosi’ Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, commenta la morte di un tunisino di 32 anni avvenuta ad Empoli durante un controllo a richiesta di un cittadino.
“Ci risulta anche – spiega Lacquaniti – che nell’immediatezza sia stato richiesto l’intervento del 118, per valutare un intervento sanitario finalizzato a sedare il soggetto. Come associazione Funzionari di Polizia crediamo quindi che tutti gli accertamenti previsti per legge da parte dell’Autorita’ Giudiziaria debbano potersi svolgere in un clima di rispetto per i magistrati competenti senza che un caso, certamente tragico, si trasformi di un pretesto per scatenare faziosita’ che non fanno bene a nessuno”.
 “La Polizia di Stato italiana – ricorda il portavoce dell’Anfp – vanta, a tutti i livelli, professionalita’ eccellenti. Proprio per questo non abbiamo alcun timore sul fatto che vengano esperite tutte le necessarie attivita’ per accertare quanto accaduto. Quello che riteniamo invece non accettabile e’ l’automatico e non documentato accostamento che alcuni soggetti tentano di fare tra forze dell’ordine e ricorso gratuito alla violenza”.
“Questo Paese – conclude – non ha bisogno di ultras della cronaca ma di trasparenza e fiducia nel lavoro di istituzioni che lavorano per il bene della collettivita’ ed al lavoro della Magistratura la cui autonomia garantisce imparzialita’ di giudizio. Noi poliziotti siamo sereni, speriamo lo siano anche tutti gli altri, specie se hanno ruoli di responsabilita (ANSA).