mercoledì 26 ottobre 2016

DPCM che “svilisce” Ispettori e Marescialli - Richiesta incontro urgente

Il SIAP e le OO.SS. del cartello unitario hanno inviato una richiesta di incontro urgente al Ministro dell'Interno, on.le Alfano relativamente alla imminente pubblicazione di un DPCM che "svilisce" Ispettori e Marescialli, anche della Polizia di Stato.

 

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COMUNICATO UNITARIO RICHIESTA INCONTRO URGENTE

CONCORSO 1400 V.ISP. - LA PAROLA DEL SIAP SU DECORRENZE, SEDE E SCORRIMENTO GRADUATORIA.

Sebbene ci si sforzi a mantenere sempre una linea corretta, rispettosa e tollerante dei comportamenti altrui oltre che non avvezzi a repliche su comportamenti di singoli, siamo costretti a condannare il vile e vigliacco uso che è stato fatto da un individuo – preferiamo non usare altre denominazioni – di una interlocuzione privata, in mail private, tra lo stesso ed il Segretario Provinciale di Taranto che deferirà “l’individuo” all’autorità giudiziaria competente per la divulgazione della mail privata.

 

Il dirigente sindacale del S.I.A.P. ha semplicemente espresso una sua amarezza, un’opinione PERSONALE sul concorso in questione che, almeno per coloro che sono sufficientemente alfabetizzati e godono di buona memoria, non rispecchia la posizione del Sindacato S.I.A.P.
Ciò premesso, siamo intervenuti presso il Capo della Polizia, con la seguente nota: considerando che il concorso interno è stato bandito con ben oltre un decennio di ritardo rispetto ai D.Lgs.vi 197/95 e 53/2001 che ne disciplinano le modalità, il Siap come noto all’Amministrazione e a tutte le OO.SS. ha più volte lamentato in tutte le sedi istituzionali ed in tutti gli incontri formali ed informali, i ritardi ingiustificati nell’espletamento dei concorsi interni.
Abbiamo evidenziato che questa grave mancanza ha oggettivamente creato un danno al personale, oltre all’inevitabile compressione delle legittime aspirazioni professionali, verso il quale è stata preclusa qualsiasi possibilità nella progressione di carriera.
Il bando in oggetto ha ingenerato molte aspettative così come il confronto sulla bozza di provvedimento relativo al riordino delle carriere in discussione da mesi, di cui il SIAP, è noto, ne auspica la rapida applicazione appena terminato il confronto col sindacato. Bozza che, così com’è strutturata, rischia di acutizzare il malcontento proprio dei vincitori del concorso.
Nel caso di specie, abbiamo sottolineato che quel personale contesta l’esclusione del corso da eventuali benefici immediati al percorso di carriera, quantomeno per ciò che attiene la decorrenza giuridica della qualifica, atteso che – in effetti – detto concorso avrebbe dovuto essere bandito molto tempo prima.
Abbiamo anche chiesto che sia vagliata, con ogni riguardo, la possibilità per quanti saranno ammessi al corso di formazione, di una decorrenza giuridica retrodatata e il mantenimento della sede di servizio, poiché entrambi gli elementi compenserebbero il grave ritardo dell’Amministrazione nel bandire il concorso in esame.
Considerata la media dell’età anagrafica del personale, abbiamo inoltre chiesto che sia rivisto il piano di assegnazione delle sedi previsto dal bando.
Il SIAP è stato da sempre favorevole allo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori nei diversi concorsi, rimarcato in tutte le sedi, posizione inizialmente isolata che altre sigle sindacali hanno osteggiato in un primo momento, oggi invece condivisa da tutte le altre OO.SS. della Polizia di Stato che hanno rivisto e corretto la loro posizione sul tema. Pertanto coerentemente con la nostra politica sindacale, abbiamo chiesto che tutti gli idonei al concorso in argomento siano avviati al corso di formazione, anche alla luce della gravissima carenza di organico (circa 12.500 unità in meno) nel ruolo ispettori poiché tale decisione sarebbe un segnale di attenzione alle legittime aspirazioni dei dipendenti che, sempre per ritardi non imputabili al personale, si sono visti precludere il percorso di carriera.
Questa è la posizione del S.I.A.P., tutto il resto è solo disonesta demagogia e il tentativo di qualcuno, magari non proprio libero, di infangare la politica del S.I.A.P. e nascondere la non politica di qualcuno altro.

Roma, 26 ottobre 2016

La Segreteria Nazionale

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COMUNICATO SIAP VICE ISPETTORI 
LETTERA SIAP AL CAPO DELLA POLIZIA 





martedì 11 ottobre 2016

L'AUTUNNO CALDO DEL SINDACATO - SIAP INFORMA 10 OTTOBRE 2016

Usiamo questa espressione - autunno caldo del sindacato - non nell’accezione riferita alla protesta ma all’intensa e febbrile attività sindacale in favore degli iscritti e dei colleghi tutti. Abbiamo appena concluso i lavori del nostro 8° congresso nazionale e siamo entusiasti per lo svolgimento della tre giorni di confronto e per quanto affermato dal Ministro Alfano e dal Capo della Polizia sul palco del congresso SIAP nella sezione dei lavori del 30 settembre. Abbiamo avuto la percezione netta e chiara che le affermazioni proferite su riordino delle carriere e contratto non fossero solo enunciazioni ma concreti impegni su cui lavorare nella fase di elaborazione della legge di bilancio per il 2017. Sensazione suffragata dall’immediata convocazione per il giorno 12 ottobre p.v. di un tavolo di confronto sul proseguo dei lavori per il riordino delle carriere. Il SIAP ha avuto il riconoscimento d’interlocutore serio e affidabile, perché i risultati per la categoria, per i colleghi si ottengono anche attraverso il costante e costruttivo confronto e con senso di responsabilità, considerato il difficile periodo in cui viviamo e le delicate funzioni svolte dai poliziotti. Le contrapposizioni aprioristiche ad esclusivo gioco dei media le lasciamo agli altri, noi amiamo il lavoro quotidiano, semplice e paziente svolto in silenzio per “portare a casa il risultato migliore possibile”. Non si tratta di favorire compromessi ma di metodo. Il riordino, l’apertura del tavolo contrattuale, gli 80 euro che dovranno diventare strutturali dal 2017, sono argomenti su cui non si può scherzare o ipotecare poltrone.
Quello uscito dall’8° Congresso non è un nuovo SIAP è semplicemente più consapevole e più determinato, forte della credibilità conquistata e del proprio potenziale, grazie alla fiducia della base e dei propri iscritti, che mai abbiamo tradito. Forza SIAP




LEGGI E SCARICA IL DOCUMENTO IN PDF http://www.siap-polizia.org/uploads/docs/siapinform13_2016114245.pdf

A NOVEMBRE IN PAGAMENTO EMOLUMENTI STRAORDINARI ARRETRATI 2016.

Come reiteratamente sollecitato dalle vertenze SIAP, il Capo della Polizia ha disposto che, entro il prossimo mese di novembre saranno remunerate le ore di straordinario effettuate nel primo semestre 2016 per contrasto a immigrazione clandestina e No Tav, e il primo bimestre per lo straordinario in esubero per tutti gli altri servizi istituzionali, attesa la disponibilità finanziaria di circa 10 milioni di euro.Per gli emolumenti straordinari correlati ai servizi per il terremoto del 24 agosto u.s. - gli stessi saranno liquidati con fondi della Protezione Civile.

 

SCARICA IL DOCUMENTO IN PDF http://www.siap-polizia.org/uploads/docs/mancato-pagamento-emolumenti-straordin141938.pdf

 

domenica 9 ottobre 2016

8° CONGRESSO SIAP - IL DOCUMENTO FINALE

Di seguito il documento finale, redatto al termine dei tre giorni di lavori dell'8° Congresso Nazionale SIAP svoltosi a Roma il 29, 30 settembre e 1° ottobre

DIPARTIMENTO: NOTA DI CHIARIMENTO SU CIRCOLARE IN MATERIA DI CONGEDO STRAORDINARIO

Dopo l'emanazione della circolare datata 22 settembre u.s. avente ad oggetto il congedo straordinario per trasferimento, il Dipartimento della P.S. ha inviato una nota di chiarimento che si allega.

Per la stessa problematica il SIAP, di concerto con altre oo.ss. dopo l'emanazione della circolare aveva già richiesto un incontro presso il Dipartimento



 

Forze dell'ordine sotto attacco. "Ci vogliono morti o in galera". Interessante approfondimento de Il Giornale contenente la denuncia del dirigente Nazionale Siap Giuseppe Crupi

 * Giuseppe De Lorenzo 9/10/2016 ilgiornale.it

Nella prima settimana di ottobre oltre 10 attacchi a agenti e carabinieri. E quando si difendono finiscono in tribunale

"La radio gracchia, ti informano che c'è una richiesta di aiuto. Quante volte hai corso. Quante volte hai rischiato la vita per aiutare gli altri. Quante volte hai protratto l'orario di servizio per emergenti e improrogabili esigenze istituzionali.Tante volte. Ciao Nicola". Questa lettera è stata dedicata a Nicola Scafidi, 28 anni, agente morto durante il servizio, schiacciato da un furgone impazzito sulla A4. Uno dei tanti, troppi, poliziotti, carabinieri, militari aggrediti e uccisi dai banditi. È evidente: vestire una divisa in Italia è difficile e pericoloso. E nemmeno conveniente, visti gli stipendi e l'abbandono da parte di Stato e governo che non si degnano nemmeno di assicurare luoghi di lavoro decenti (GUARDA IL VIDEO DELLE AGGRESSIONI ALLA POLIZIA).

Forze dell'ordine abbandonate

Le cronache recenti dimostrano quanto detto. Ad agosto, nel campo profughi di Rosarno, un migrante ha tirato fuori il coltello e accoltellato un carabiniere. Per difendersi dall'immigrato, il militare non ha potuto fa altro che estrarre la pistola e sparare. Ammazzando Sekine Traore sul colpo. Apriti cielo. Subito scattano lamentele e proteste contro l'uso delle armi da parte delle Forze dell'ordine. Eppure non è certo una novità che la polizia finisca sotto attacco. Il caso più grave viene da Ventimiglia, quando il 6 agosto il sovrintendente capo della Polizia, Diego Turra, è stato stroncato da un infarto durante i tafferugli provocati da No Border e anarchici. Ucciso dallo stress, dalla pressione, dalla fatica di reggere l'ordine pubblico contro chi lo vuole sovvertire.
A pensarci bene Ventimiglia può raccontare anche altro. Può raccontare una tragedia pienamente italiana. Il commissariato al confine con la Francia, infatti, è una sorta di accampamento nomade al cui interno bivaccano i profughi. Un orrore. "Bagni rotti, lavandini sudici e pieni di sporco, muri scrostati, pavimenti in stato pietoso, mattonelle lerce e locali in abbandono", raccontava Serenella Bettin su ilGiornale. E le foto sono una testimonianza straziante. Situazione simile la vivono i commissiarati di Roma, che con l'emergenza migranti si sono trasformati in centri profughi improvvisati. A Viminale ci sono 14 minorenni costretti a dormire nelle sale d'attesa del commissariato, lo stesso succede a Trevi e Collegio Romano.

Ottobre di assalti alle Forze dell'Ordine

Ma se vogliamo concentrarci sui pericoli che ogni giorno un agente corre per difendere la nostra sicurezza, basta guardare a quanto successo nella sola prima settimana di ottobre. A Mariano Comense uno spacciatore albanese, Amine Soufiane, 21 anni, per sfuggire alla cattura ha investito e quasi ucciso un agente della squadra antidroga di Lecco. Sebastiano, 33 anni, è in rianimazione costretto al coma farmacologico. Il giorno successivo, a Cremona un secondino della polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto. A San Salvi (Firenze) un poliziotto è stato circondato nella notte da 6 nordafricani che gli lanciavano addosso sassi e bottiglie. Per evitare il peggio è stato costretto ad estrarre l'arma e sparare.. Lo stesso giorno, a Palermo, due agenti sono stati presi a calci e pugni da un 40enne dopo una lite con la moglie. A Roma invece un cubano armato di machete ha fatto irruzione in una casa di riposo, ha preso in ostaggio una suora e poi ha colpito un poliziotto rubandogli la pistola. Non contento ha aperto il fuoco contro l'agente, ferendolo di striscio. Bollettino finale: due feriti. Infine, a Napoli militari e poliziotti sono stati circondati da 100 immigrati inferociti, rischiando grosso.

L'odio dei magistrati

Il problema è che le forze dell'ordine non possono nemmeno difendersi, perché a disarmarli c'è la magistratura. Per due evidenti motivi: il primo, perché grazia i malviventi catturati con fatica dalle volanti; il secondo, perché sembra godere nel mettere alla gogna un carabiniere che spara (e magari uccide) un bandito durante un'azione di ordine pubblico. Volete due esempi recenti? A Ferrara il 5 ottobre il giudice ha rimesso in libertà il parcheggiatore abusivo nigeriano che aveva strattonato e sbattuto a terra una poliziotta. Ad Ancona, invece, il pm ha chiesto un anno e otto mesi di carcere per un carabiniere che un anno fa sparò (e uccise accidentalmente) un ladro albanese in fuga che con la sua auto stava per investire due colleghi dell'Arma.
Un episodio che ha fatto esplodere la rabbia dei sindacati. A ragione. "I poliziotti sono la categoria con le indennità più basse di tutto il publico impiego - dice Giuseppe Crupi, drigente nazionale Siap - e manca pure la copertura legale per i fatti inerenti al servizio".

giovedì 6 ottobre 2016

RIORDINO DELLE CARRIERE E DELLE FUNZIONI - LETTERA AI COLLEGHI

Cari colleghi, grazie alla nostra incessante opera, il giorno 12 p.v. è stata convocata una nuova riunione del tavolo per il riordino dei ruoli e delle funzioni. L’incontro, nel corso del quale l’Amministrazione presenterà una nuova ipotesi di riordino, nella quale auspichiamo siano stati recepiti i suggerimenti avanzati dalle scriventi OO.SS. durante i confronti precedenti, dovrebbe svolgersi su un’ipotesi che sia stata sviluppata non più tenendo conto del limite dei soli 119 milioni oggi disponibili per il riordino, ma tenendo conto delle legittime aspettative dei colleghi dovute ai ritardi biblici nella predisposizione dei concorsi interni e per la mancata attuazione del riordino precedente (ruolo speciale).

Questo nuovo appuntamento - possibile grazie alla proroga della delega che peraltro è stata necessaria anche per il reperimento delle ulteriori risorse che occorrono per effettuare un riordino vero e soddisfacente rispetto alle aspettative dei colleghi - dovrebbe aprirsi, nel solco degli obiettivi che le scriventi OO.SS. perseguono, foriero di ulteriori passi in avanti, se si considerano anche le dichiarazioni pubbliche fatte dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia in merito, sebbene riteniamo di poter affermare che lo stesso sicuramente non potrà essere considerato esaustivo per un accodo definitivo.
Siamo fiduciosi ed auspichiamo però, che la nuova bozza contenga elementi positivi di novità (anche in funzione della convergenza delle parti di voler chiudere il riordino, beninteso, sempreché lo stesso sia un provvedimento che - nel ridare un nuovo assetto ordinamentale alla funzione di polizia per un nuovo slancio nella mission istituzionale - sia anche il contenitore nel quale trovare le idonee soluzioni per tutti i colleghi che da troppo tempo attendono questo momento quale riconoscimento della propria dignità professionale ed economica ma anche un’opportunità vera per la progressione di carriera quale riconoscimento alla meritocrazia e alla professionalità acquisita. Professionalità ad oggi mortificata dal blocco dei concorsi interni e per il mancato avvio del ruolo direttivo speciale, quest’ultimo mai bandito nonostante una Legge dello Stato lo preveda da oltre 16 anni.
Roma, 5 ottobre 2016
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mercoledì 5 ottobre 2016

MENSA OBBLIGATORIA DI SERVIZIO - SERVIZIO SOSTITUTIVO CON BUONO PASTO: Esito incontro

Nel mattina di ieri 4 ottobre si è tenuto il previsto incontro tra l’Amministrazione, rappresentata dal Direttore Centrale per i Servizi di Ragioneria, Pref. Ricciardi, e dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, Vice Pref. Ricciardi, e le OO.SS. della Polizia di Stato, per l’esame della bozza di circolare con oggetto “Mensa obbligatoria di servizio. Servizio sostitutivo tramite buono pasto in particolare circostanze”, e altre fattispecie relative al vitto.
Intenzione manifestata dall’Amministrazione e dalle scriventi OO.SS. è di esaminare tutte le tipologie di impiego del personale che danno diritto al pasto (sotto forma di mensa o di buono pasto), disciplinandole con una circolare omnicomprensiva, con cui superare le difficoltà applicative fin oggi riscontrate.
Obiettivo di Siulp – Siap – Silp Cgil – Ugl Polizia di Stato – Federazione Uil Polizia – Consap è di accrescere le condizioni per le quali si acquisisce il diritto al pasto, ovvero al buono pasto.
La bozza presentata dall’Amministrazione costituisce quindi un primo step di questo percorso, che nelle sedute future verrà integrata con gli altri argomenti.
In particolare, è stato evidenziato di prevedere in maniera meno stringente la possibilità per il personale – nel caso i cui risulti impossibilitato di consumare il pasto presso le strutture di mensa dell’Amministrazione o di altre Amministrazioni ovvero presso gli esercizi privati di ristorazione a tale scopo convenzionati – di ricorrere al buono pasto anche fuori dai casi di ordine pubblico.
E’ stato richiesto di individuare delle soluzioni che permettano la fruizione anche del secondo buono pasto giornaliero attraverso un’interpretazione dell’art. 35 del DPR 254/99 che sappia rispondere al diritto dell’operatore dei Polizia di vedersi riconosciuto pienamente il diritto al pasto, in considerazione della specialità del nostro lavoro.
Per quanto attiene la fruizione del pasto nei servizi di ordine pubblico – confermando quella che è l’impostazione odierna – dovrà essere garantito al personale in via prioritaria il vitto presso le mense o esercizi di ristorazione, abolendo qualunque forma di sacchetto viveri oggi ancora distribuito, contrariamente alla vigenti regole in svariate realtà. La riunione ha deliberato di affrontare nel prossimo incontro se attribuire a tutti il ticket ovvero provvedere un servizio di catering sul posto.
Inoltre, su proposta delle scriventi OO.SS., i generi di conforto saranno erogati sotto forma di buono da parte dell’Ufficio di appartenenza di ciascun avente diritto.
Seguiranno ulteriori informazioni con le prossime sedute di confronto con l’Amministrazione