sabato 30 gennaio 2016
VERTENZA SIAP: TRATTAMENTO MISSIONE PER IL PERSONALE TESTE TRIBUNALE. A seguito delle numerose segnalazioni provenienti da varie Segreterie Provinciali, il SIAP, con una nota del Segretario Generale Tiani, è intervenuto presso i competenti Uffici del Dipartimento della P.S. aprendo una vertenza in favore dei colleghi comandati in qualità di teste in Tribunale.
RIORDINO: RICHIESTO INCONTRO AL VICE CAPO PIANTEDOSI. Il cartello unitario dei Sindacati ha inviato una nota al Vice Capo della Polizia Prefetto Piantedosi per sollecitare un incontro " ... per verificare se il Dipartimento della Pubblica Sicurezza vuole ancora procedere nel riordino delle carriere e le linee direttive e le modalità attraverso le quali tale processo si dovrà concretizzare".
VERTENZA SIAP: SQUADRA VOLANTE, RPC e UOPI - INDENNITA'. I recenti attentati terroristici hanno fatto innalzare i livelli di allerta degli apparati di sicurezza; il SIAP - con una nota del Segretario Generale Tiani - è intervenuto presso i competenti Uffici del Dipartimento della P.S. aprendo una vertenza relativamente alla necessità di affrontare le problematiche patite dalle UOPI, dagli UPGSP/Volanti e dagli RPC che operano il controllo del territorio su tutto il territorio nazionale.
giovedì 28 gennaio 2016
NAPOLI: SIAP-ANFP, FELICI PER PROPOSTA MEDAGLIA AD AGENTI BARBATO E TUCCILLO
- NAPOLI: SIAP-ANFP, FELICI PER PROPOSTA MEDAGLIA AD AGENTI BARBATO E TUCCILLO
- Roma, 28 gen. (AdnKronos) - "Esprimiamo la più viva soddisfazione per la proposta di concessione della medaglia al valore civile e per la promozione per meriti straordinari deliberata ieri dalla Commissione centrale ricompense nei confronti dell'assistente capo Nicola Barbato e del sovrintendente Giuseppe Tuccillo, entrambi in servizio presso la squadra mobile di Napoli", scrivono in una nota congiunta il segretario nazionale di Anfp, Lorena La Spina e il segretario generale del Siap Giuseppe Tiani. "Lo scorso 9 ottobre, ci eravamo rivolti al ministro dell'Interno e al capo della Polizia per chiedere che questi riconoscimenti venissero doverosamente conferiti ai due poliziotti, che il 25 settembre, durante un'attività di contrasto al racket delle estorsioni nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, furono aggrediti da un malvivente armato di pistola. Dopo un appostamento in un negozio di giocattoli- spiegano- durante la chiusura serale dell'esercizio, i due investigatori, fingendo di essere dei dipendenti, hanno abbassato le saracinesche per poi dirigersi verso l'auto civetta parcheggiata a breve distanza".
- (AdnKronos) - "I malviventi erano in agguato e uno di loro- raccontano La Spina e Tiani- Raffaele Rende, arrestato dalla Polizia nei giorni immediatamente successivi all'agguato, approfittando del fatto che i poliziotti si trovavano di spalle mentre salivano a bordo dell’autovettura, si era introdotto sui sedili posteriori, minacciandoli a mano armata. Nonostante i due agenti si fossero a quel punto qualificati, tentando di arginare l'azione armata del malvivente, Rende ha sparato sei volte, colpendo alla nuca l’assistente capo Barbato, che ha riportato delle lesioni gravissime". "Episodi come questo- chiosano- non possono essere dimenticati, perché rappresentano l'esempio più tangibile dell'impegno e dell'abnegazione con cui ogni giorno le donne e gli uomini delle forze dell’ordine agiscono a tutela del vivere civile e dell'intera collettività, incuranti dei pericoli e dei sacrifici che il loro lavoro gli impone". "Ci auguriamo- concludono- che l'oggettiva specificità del lavoro che svolgiamo sia sempre tenuta in adeguata considerazione, ad ogni livello e da parte di tutte le istituzioni a vario titolo competenti, nella più assoluta convinzione che la sicurezza costituisce un’ineludibile precondizione per lo sviluppo della nostra società e per il godimento dei diritti e delle libertà costituzionalmente sanciti".
martedì 26 gennaio 2016
lunedì 25 gennaio 2016
domenica 24 gennaio 2016
TERREMOTO AL VIMINALE. Gare pilotate per 50 milioni di euro Pansa denuncia il marcio in Polizia.
23/01/2016 TERREMOTO AL VIMINALE
Gare pilotate per 50 milioni di euro Pansa denuncia il marcio in polizia
Il capo della Ps accerta duplicazioni nelle fatture. La Finanza scopre irregolarità per 50 milioni. Lavori "sospetti" a casa dei dirigenti.
Appalti pilotati, false fatturazioni e consulenze false. È stato
scoperchiato un vaso di Pandora sui lavori eseguiti al centro sportivo
della Polizia di Stato «Tor di Quinto», a Roma. Una serie di illegalità
sono proliferate per anni con la complicità, o quanto meno con il
silenzio-assenso, di chi per mestiere lavora per la tutela della
legalità. La denuncia alla Procura è partita dal capo della Polizia in
persona, Alessandro Pansa. Un’indagine scottante ed estremamente
delicata, rimasta finora top-secret. Basti pensare che tra gli indagati
ci sono dirigenti e funzionari della Polizia, che, in cambio di lavori
di ristrutturazione nelle proprie abitazioni private, avrebbero favorito
per anni gli stessi imprenditori. La vicenda prende il via quando viene
portato sotto gli occhi di Pansa un faldone contenente una serie di
fatture duplicate per i lavori eseguiti nelle strutture della Polizia e,
in particolare, nel centro sportivo «Tor di Quinto». In quanto
presidente del Fondo di assistenza per il personale della Polizia di
Stato (Faps), Pansa blocca i pagamenti alle aziende fornitrici e decide
di denunciare il gruppo di imprese che fa a capo all’imprenditore
Giuseppe T. Nel frattempo, quest’ultimo chiede al Tribunale civile di
Roma l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti del Faps per i
mancati pagamenti. Sulla base della denuncia del Capo della Polizia, la
Procura apre immediatamente un fascicolo, affidato ai sostituti
procuratori Giuseppe Deodato e Giorgio Orano. La delega d’indagine viene
assegnata alla Guardia di Finanza.
Nel corso degli accertamenti i finanzieri scoprono che oltre alla
duplicazione delle fatture sarebbero state commesse svariate violazioni
nell’assegnazione degli appalti che il Faps e il dipartimento di Polizia
(dal 2000 al 2009) hanno erogato a favore del gruppo imprenditoriale di
Giuseppe T. Si tratta di appalti per un valore complessivo di oltre 50
milioni di euro, tutti volutamente frazionati per importi inferiori a 50
mila euro al fine di evitare le gare a evidenza pubblica e, quindi,
tagliare fuori la concorrenza. Oltre il danno la beffa: questi lavori,
infatti, non sono mai stati ultimati, se non per una piccola parte.
Dalle indagini, inoltre, emerge che, per giustificare questi lavori e
per abbattere le spese, le società dell’imprenditore si sarebbero
servite di fatture per operazioni inesistenti emesse da due società
riconducibili a Leonardo C. La stessa Agenzia delle entrate ha
contestato al gruppo l’utilizzo di fatture false. Sono nati quindi vari
filoni d’indagine su questo specifico aspetto, sfociati, tuttavia,
nell’archiviazione della posizione dell’imprenditore sotto il profilo
penale e tributario. Peccato però che, nel corso degli approfondimenti
investigativi, la Finanza scopre che le memorie difensive presentate
dalla professoressa Daniela S., consulente di parte, sarebbero state
redatte con date e notizie non rispondenti al vero e allegando documenti
falsi. La svolta nelle indagini arriva quando viene sentito dai pm
Leonardo C. L’imprenditore è in affari con il socio Giuseppe T., che si è
aggiudicato per anni le commesse dal Fondo di assistenza per il
personale di Ps e dal dipartimento di Polizia per un totale di 50
milioni di euro. Leonardo C. avrebbe ammesso che sono state emesse
fatture false per lavori in subappalto mai effettuati. Addirittura,
avrebbe svelato ai magistrati che sono stati eseguiti dei lavori a casa
di dirigenti e funzionari di Polizia, probabilmente per assicurarsi una
corsia privilegiata nell’assegnazione degli appalti. Al termine di
questi accertamenti, sono stati denunciati alla Procura 15 soggetti, tra
imprenditori, consulenti di parte, funzionari e dirigenti della Polizia
di Stato, coinvolti a vario titolo nei reati di turbativa d’asta,
truffa, estorsione, bancarotta fraudolenta e falso.
Valeria Di Corrado
venerdì 22 gennaio 2016
BUSTA PAGA GENNAIO: REGIME FISCALE E CONTRIBUTIVO - 80€. Al fine di chiarire i dubbi derivanti dalle infondate notizie che, in malafede e artatamente i soliti cialtroni in uniforme/divisa, esponenti di un sindacalismo populistico, irresponsabile e decadente, hanno veicolato a poliziotti e carabinieri attraverso i social network, sentiamo il dovere di intervenire e puntualizzare in estrema sintesi alcuni degli aspetti salienti dei livelli di tassazione del nostro trattamento stipendiale fondamentale ed accessorio per il 2016.
giovedì 21 gennaio 2016
mercoledì 20 gennaio 2016
martedì 19 gennaio 2016
venerdì 15 gennaio 2016
giovedì 14 gennaio 2016
mercoledì 13 gennaio 2016
martedì 12 gennaio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
Il tempo dei numeri e del confronto, pronti per il nuovo anno. Il momento di maggiore vitalità per il sindacato è certamente quello che si vive nel confronto tra i rappresentanti dell’organizzazione, i propri referenti sul territorio e gli iscritti. Le assemblee sindacali sono il punto di incontro, la scintilla vitale, la fonte dell’energia e lo stimolo all’impegno per tutti i quadri sindacali a qualsiasi livello.
venerdì 8 gennaio 2016
lunedì 4 gennaio 2016
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