giovedì 9 aprile 2015

SIAP ANFP, REATO TORTURA NON COMPROMETTA STRUMENTI PS

Diaz: Siap-Anfp, reato tortura non comprometta strumenti Ps (ANSA) - ROMA, 8 APR - "L'eventuale approvazione del nuovo reato di tortura non si trasformi in un'ingiustificata compromissione degli strumenti che la legge mette a disposizione delle forze di polizia per garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, creando incertezze e timori tra i nostri operatori, esponendoli a denunce pretestuose, ma rappresenti un'effettiva e concreta conquista in termini di civiltà giuridica per il nostro ordinamento". Lo affermano in una nota i segretari di Siap e Anfp Giuseppe Tiani e Lorena La Spina sottolineando che "con un po' di buon senso e rifuggendo da ideologismi e strumentalizzazioni, queste due fondamentali esigenze possono essere assolutamente contemperate". "Nel testo attualmente in discussione - spiegano i due sindacati di polizia - non si richiede più la molteplicità delle condotte, ma è sufficiente una singola violenza o minaccia perché si possa configurare il reato di tortura. Per di più, è stato espunto il requisito della gravità della violenza o della minaccia medesima. Non si precisa in alcun modo sulla base di quali parametri debba essere valutata l'intensità delle sofferenze fisiche o psichiche arrecate alla persona offesa, così aprendo la strada a molteplici dubbi di carattere interpretativo e a difformità in sede applicativa. Si prevede, inoltre, diversamente che in passato, che la tortura possa essere integrata anche nel caso in cui si arrechi, con violenza o minaccia (quindi con un singolo atto), un'acuta sofferenza fisica o psichica per vincere una resistenza". Ma, proseguono, "si è tenuto presente che nel nostro ordinamento la resistenza a pubblico ufficiale è un reato previsto e punito dal codice penale? Si è tenuto conto del fatto che quotidianamente le Forze di polizia, nel corso delle manifestazioni pubbliche, sono chiamate proprio a vincere la resistenza di chi rifiuta di rispettare le leggi? E si è considerato, con la dovuta attenzione, che salvaguardare il corretto ed efficace svolgimento delle nostre funzioni istituzionali è una garanzia per noi stessi e per l'intera collettività?"(ANSA)