martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
sabato 28 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
domenica 22 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
STRAORDINARIO 1° SEMESTRE 2013 - AVVIATE LE PROCEDURE PER IL PAGAMENTO
La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha comunicato che sono in corso le procedure per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario rese, per maggiori esigenze, nel 1^ semestre 2013 dal personale degli Uffici dipartimentali e territoriali della Polizia di Stato.
SICUREZZA - AGENZIE - SIAP e ANFP: BENE ALFANO SU NO A IDENTIFICATIVO AGLI AGENTI IN ORDINE PUBBLICO
- Sicurezza: Siap e Anfp, bene Alfano su no a identificativo (ANSA) - ROMA, 20 DIC - "Sosteniamo, senza se e senza ma, la contrarietà del Ministro Alfano al numero identificativo per gli agenti in ordine pubblico. Ha ragione il responsabile dell' Interno, poiché esporremmo tutti coloro che effettuano servizi di ordine pubblico a contenziosi paradossali e strumentali di cui si avvarrebbero solo i professionisti del disordine". Lo affermano, in una nota, il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani, e il segretario nazionale dell' Anfp, Lorena La Spina. (ANSA).
- Cortei: Siap-Anfp, bene contrarietà Alfano a numero identificativo Roma, 20 dic. (Adnkronos) ''Sosteniamo, senza se e senza ma, la contrarietà del Ministro Alfano al numero identificativo per gli agenti in ordine pubblico''. Lo sottolineano in una nota il segretario generale Siap, Giuseppe Tiani e il segretario nazionale Anfp, Lorena La Spina. ''Ha ragione il responsabile dell’Interno, poiché esporremmo tutti coloro che effettuano servizi di ordine pubblico a contenziosi paradossali e strumentali di cui si avvarrebbero solo i professionisti del disordine'', rilevano.
- Sicurezza: Alfano, contrarissimo a numero identificativo ps (ANSA) - ROMA, 20 DIC - "Sono contrarissimo al numero identificativo per gli agenti che fanno ordine pubblico, ciò contraddice tutte le regole di sicurezza. Le forze dell'ordine rischiano la vita e noi li vogliamo proteggere". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa al Viminale. (ANSA).
giovedì 19 dicembre 2013
martedì 17 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
Angelino Alfano: 100 milioni di euro in più per la sicurezza in legge stabilitá
QUESTA E' LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO ANGELINO ALFANO:
15 dic 2013 – "Abbiamo presentato l’emendamento alla legge di
stabilità che riconferma quanto la sicurezza sia una priorità del
Governo.
Con 100 mln di euro raddoppiamo il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per le forze di polizia ad ordinamento civile e per quelle ad ordinamento militare, che vanno ad aggiungersi ai 149 milioni in più per gli straordinari già previsti nel testo approvato al Senato.
Con 100 mln di euro raddoppiamo il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per le forze di polizia ad ordinamento civile e per quelle ad ordinamento militare, che vanno ad aggiungersi ai 149 milioni in più per gli straordinari già previsti nel testo approvato al Senato.
Tutto ciò per ricompensare il massimo impegno sostenuto dalle forze
di polizia nell’espletamento di servizi specialistici, la presenza e la
reperibilità.
Con altri 38 mln di euro potremo inoltre fronteggiare le straordinarie esigenze connesse alll’expo di Milano anche attraverso la realizzazione delle infrastrutture delle forze di polizia. Al corpo nazionale dei vigili del fuoco, inoltre, sono stati destinati 9 milioni per garantire un aumento del dispositivo di soccorso e per la gestione della rete di telecomunicazione.
Sono ottimi risultati che dedichiamo alle donne e agli uomini in divisa che tutti i giorni combattono, dalla parte dello Stato, la battaglia contro l’ illegalità rimanendo sempre accanto agli italiani"
Con altri 38 mln di euro potremo inoltre fronteggiare le straordinarie esigenze connesse alll’expo di Milano anche attraverso la realizzazione delle infrastrutture delle forze di polizia. Al corpo nazionale dei vigili del fuoco, inoltre, sono stati destinati 9 milioni per garantire un aumento del dispositivo di soccorso e per la gestione della rete di telecomunicazione.
Sono ottimi risultati che dedichiamo alle donne e agli uomini in divisa che tutti i giorni combattono, dalla parte dello Stato, la battaglia contro l’ illegalità rimanendo sempre accanto agli italiani"
sabato 14 dicembre 2013
IL SIAP HA INCONTRATO IL CAPO DELLA POLIZIA - ESITO INCONTRO
Il giorno 12 dicembre p.v. alle ore 11,30 una delegazione del SIAP, guidata dal Segretario Generale Tiani ha incontrato il Signor Capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa.
A precedere il consueto scambio di auguri con le OO. SS . il Capo
della Polizia ha informato il SIAP della situazione rispetto alle
tematiche di interesse generale e delle quali all’atto del suo
insediamento lo stesso era stato investito.
Il Capo della Polizia ha fornito, nel corso del suo intervento alcuni chiarimenti sui seguenti punti:
Il Capo della Polizia ha fornito, nel corso del suo intervento alcuni chiarimenti sui seguenti punti:
- PAGAMENTO EMOLUMENTO STRAORDINARI, come anticipato dal SIAP in più occasioni, verrà pagato tutto lo straordinario arretrato relativo all’anno 2012 nel brevissimo tempo. E’ stato comunicato che per il 2014 la dotazione economica per il pagamento delle ore straordinarie è stata aumentata nella misura del 16% .
- PEREQUAZIONE ASSEGNO UNA TANTUM: è stato confermato il pagamento di una tantum per il 2013 nella misura del 16,5 % . Inoltre è stata rivendicata la necessità del reperimento di ulteriori 120 milioni di euro al fine quantomeno di portare la copertura al pari di quanto corrisposto per l’ultimo anno ossia il 46,6%.
- RIORDINO DELLE CARRIERE: si è conclusa la fase di confronto con le altre Amministrazioni del Comparto sulla Bozza del provvedimento dei principi di delega relativa al riordino delle carriere; subito dopo il periodo natalizio partirà il confronto con le OO. SS.
- APERTURA DEL TAVOLO CONTRATTUALE; è stata occasione per il SIAP di chiedere l’avvio dei lavori per il rinnovo del contratto di lavoro, parte normativa nonché della previdenza complementare, oramai indifferibile;
- ARRUOLAMENTI 2014 – TURN OVER, prevista assunzione di 1600 unità; inoltre il Capo ha comunicato, come più volte richiesto dal SIAP, che l’arruolamento attraverso i VFP terminerà con l’anno 2016 e non come previsto nel 2021. Questo permetterà di bandire nuovi concorsi pubblici .
- REGOLE DI INGAGGIO, procedono i lavori della Commissione per arrivare a definire le regole di ingaggio per i servizi operativi, a breve vi sarà un nuovo confronto
- BLOCCO DEI CONTRATTI; per il SIAP è stata inoltre l’occasione per ribadire la necessità che si pongano in atto tutte le possibili iniziative utile affinchè siano individuati e reperiti i fondi necessari per superare il blocco dei trattamenti salariali che oggi sta mortificando la riconosciuta specificità del nostro lavoro.
Auspicio comune è stato quello di proseguire un percorso di confronto
costruttivo e propositivo tra il Sindacato e l’Amministrazione al fine
di garantire la tutela degli interessi dei poliziotti rappresentati.
Roma 12 dicembre 2013-12-12
La Segreteria Nazionale
venerdì 13 dicembre 2013
Forconi - Sindacato polizia con chi si è tolto il casco, anzi no.
Roma 11 dicembre 2013 - Lecito togliersi il casco per solidarietà ai manifestanti, anzi
no. E' scontro tra sigle sindacali per l'episodio, avvenuto in diverse
città d'Italia, degli agenti di polizia che hanno tolto il casco della
tenuta anti sommossa durante le manifestazioni del Movimento dei Forconi
- Coordinamento 9 dicembre.
Un gesto discusso, ancora tutto da chiarire, ma che certamente sta suscitandi un vespaio di polemiche anche tra gli "addetti ai lavori".
"Un plauso ai colleghi che si sono tolti il casco" così Valter Mazzetti, segretario generale dell'UGL (Unione Generale del Lavoro), una delle sigle sindacali degli agenti di Polizia.
La frase è stata pronunciata la mattina del 10 dicembre presso la Questura di Latina, durante una assemblea del personale alla presenza di altri esponenti del sindacato come il Segretario Nazionale, Silvano Spadaro.
Nel corso dell'incontro si è parlato anche dell'episodio e della protesta dei Forconi che sta suscitando in tutta la penisola apprensione tra la gente e le stesse autorità pubbliche deputate all'ordine ed alla sicurezza pubblica.
Il Segretario Generale dell’UGL Polizia di Stato Valter Mazzetti ha condannato le modalità di svolgimento della manifestazione a Torino qualificando “atti di inaudita violenza e di vergognosa aggressione alle forze dell’ordine” ma ha condiviso il gesto di quei poliziotti che si sono tolti i caschi in segno di solidarietà con quella parte dei manifestanti che hanno pacificamente mostrato il proprio disagio per la grave crisi che attraversa l’Italia e travaglia la vita quotidiana delle famiglie italiane. Nel comunicato si legge anche che "la classe politica non può essere insensibili al grido disperato della società civile e da chi quotidianamente è chiamato a difendere l'ordine e la sicurezza pubblica. Ci si chiede, perché i politici non lascino cadere il casco che impedisce anche il semplice sentire? Ascoltare forse è difficile, ma sentire è semplicissimo".
Dopo l’assemblea si è svolto un incontro con il Questore Alberto Intini sulle tematiche del territorio e dell’attuale protesta dei “Forconi”.
Di tutt'altra opinione il SIAP, altra sigla sindacale degli agenti di Polizia.
“Quando abbiamo avvertito la necessità di respingere le strumentalizzazioni sui caschi tolti in piazza sapevamo che si correva il rischio di vedere arruolate le Forze di Polizia in un dissenso dal cuore nebuloso e dai contorni imprevedibili” – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP - I fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione e siamo al terzo giorno di una protesta sempre più connotata dallo squadrismo, dall’intimidazione e dalla violenza privata, nonostante l’enorme impegno delle donne e uomini in divisa che in questi giorni effettuano turni massacranti correndo per tutta la città a liberare le innumerevoli strade occupate a ripetizione”
“Bisogna sempre stare attenti a salire sul carro di una contestazione generalizzata pensando che ciò possa essere utile alle proprie istanze - specifica Di Lorenzo - E qualcuno lo ha fatto senza prevedere la gravità di una possibile cooptazione emotiva delle Forze di Polizia in un contesto confuso dalle connotazioni eversive” .
“La città è terrorizzata e dalla comprensione delle ragioni della protesta si è passati all’inaccettabile sopportazione del sopruso quotidiano e continuato – continua il segretario - Qualcuno ha orchestrato per finalità politiche questa forma di paralisi metropolitana e, come sempre, le colpe vengono addossate alla Polizia incapace di garantire le elementari libertà individuali”.
“Respingiamo le accuse e chiariamo ancora una volta che la Polizia di Stato è indisponibile a qualsiasi ipotesi di compartecipazione a processi di piazza demagogici e populisti che hanno come risultato il caos o la dittatura” – ancora Di Lorenzo – Con buona pace di chiunque abbia inteso, cominciando dall’appiglio dei caschi, trascinare le Forze di Polizia in un campo che travalica i confini della democrazia e dal rispetto delle Istituzioni noi diciamo forte e chiaro che non ci stiamo!"
“In un passaggio così delicato per gli equilibri democratici possiamo lasciare da parte, per un momento, le nostre difficoltà economiche ed operative causate da una scriteriata politica della sicurezza fatta di tagli indiscriminati” – conclude Di Lorenzo - Ora è importante riaffermare i principi democratici di una Polizia che è baluardo incorruttibile contro coloro che attentano alle libertà dei cittadini e dello Stato. I cittadini onesti devono sapere che non li abbandoneremo mai e saremo sempre a difesa delle Stato.”
Un gesto discusso, ancora tutto da chiarire, ma che certamente sta suscitandi un vespaio di polemiche anche tra gli "addetti ai lavori".
"Un plauso ai colleghi che si sono tolti il casco" così Valter Mazzetti, segretario generale dell'UGL (Unione Generale del Lavoro), una delle sigle sindacali degli agenti di Polizia.
La frase è stata pronunciata la mattina del 10 dicembre presso la Questura di Latina, durante una assemblea del personale alla presenza di altri esponenti del sindacato come il Segretario Nazionale, Silvano Spadaro.
Nel corso dell'incontro si è parlato anche dell'episodio e della protesta dei Forconi che sta suscitando in tutta la penisola apprensione tra la gente e le stesse autorità pubbliche deputate all'ordine ed alla sicurezza pubblica.
Il Segretario Generale dell’UGL Polizia di Stato Valter Mazzetti ha condannato le modalità di svolgimento della manifestazione a Torino qualificando “atti di inaudita violenza e di vergognosa aggressione alle forze dell’ordine” ma ha condiviso il gesto di quei poliziotti che si sono tolti i caschi in segno di solidarietà con quella parte dei manifestanti che hanno pacificamente mostrato il proprio disagio per la grave crisi che attraversa l’Italia e travaglia la vita quotidiana delle famiglie italiane. Nel comunicato si legge anche che "la classe politica non può essere insensibili al grido disperato della società civile e da chi quotidianamente è chiamato a difendere l'ordine e la sicurezza pubblica. Ci si chiede, perché i politici non lascino cadere il casco che impedisce anche il semplice sentire? Ascoltare forse è difficile, ma sentire è semplicissimo".
Dopo l’assemblea si è svolto un incontro con il Questore Alberto Intini sulle tematiche del territorio e dell’attuale protesta dei “Forconi”.
Di tutt'altra opinione il SIAP, altra sigla sindacale degli agenti di Polizia.
“Quando abbiamo avvertito la necessità di respingere le strumentalizzazioni sui caschi tolti in piazza sapevamo che si correva il rischio di vedere arruolate le Forze di Polizia in un dissenso dal cuore nebuloso e dai contorni imprevedibili” – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP - I fatti, purtroppo, ci hanno dato ragione e siamo al terzo giorno di una protesta sempre più connotata dallo squadrismo, dall’intimidazione e dalla violenza privata, nonostante l’enorme impegno delle donne e uomini in divisa che in questi giorni effettuano turni massacranti correndo per tutta la città a liberare le innumerevoli strade occupate a ripetizione”
“Bisogna sempre stare attenti a salire sul carro di una contestazione generalizzata pensando che ciò possa essere utile alle proprie istanze - specifica Di Lorenzo - E qualcuno lo ha fatto senza prevedere la gravità di una possibile cooptazione emotiva delle Forze di Polizia in un contesto confuso dalle connotazioni eversive” .
“La città è terrorizzata e dalla comprensione delle ragioni della protesta si è passati all’inaccettabile sopportazione del sopruso quotidiano e continuato – continua il segretario - Qualcuno ha orchestrato per finalità politiche questa forma di paralisi metropolitana e, come sempre, le colpe vengono addossate alla Polizia incapace di garantire le elementari libertà individuali”.
“Respingiamo le accuse e chiariamo ancora una volta che la Polizia di Stato è indisponibile a qualsiasi ipotesi di compartecipazione a processi di piazza demagogici e populisti che hanno come risultato il caos o la dittatura” – ancora Di Lorenzo – Con buona pace di chiunque abbia inteso, cominciando dall’appiglio dei caschi, trascinare le Forze di Polizia in un campo che travalica i confini della democrazia e dal rispetto delle Istituzioni noi diciamo forte e chiaro che non ci stiamo!"
“In un passaggio così delicato per gli equilibri democratici possiamo lasciare da parte, per un momento, le nostre difficoltà economiche ed operative causate da una scriteriata politica della sicurezza fatta di tagli indiscriminati” – conclude Di Lorenzo - Ora è importante riaffermare i principi democratici di una Polizia che è baluardo incorruttibile contro coloro che attentano alle libertà dei cittadini e dello Stato. I cittadini onesti devono sapere che non li abbandoneremo mai e saremo sempre a difesa delle Stato.”
giovedì 12 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
martedì 10 dicembre 2013
Caschi levati e strumentalizzazioni. L'intervento del segretario provinciale Pietro DI LORENZO a sky tg24, RepubblicaTV, IlFattoQuotidianoTV e CorriereTV
Per guardare l'intervista clicca su : intervista a sky tg24
Per guardare l'intervista clicca su: intervista a RepubblicaTV
Per guardare l'intervista clicca su: intervista a IlFattoQuotidianoTV
Per guardare l'intervista clicca su: intervista a IlCorriereTV
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Per guardare l'intervista clicca su: intervista a IlFattoQuotidianoTV
Per guardare l'intervista clicca su: intervista a IlCorriereTV
lunedì 9 dicembre 2013
domenica 8 dicembre 2013
Corsi e concorsi Allievi Agenti. Al via il 189° Corso, ampliamento posti concorso 964 Allievi Agenti.
AL VIA IL 189° CORSO ALLIEVI AGENTI
Dal 30 dicembre p.v. avrà inizio il 189° corso Allievi Agenti relativo al concorso a 964 posti recentemente conclusosi. Le Scuole interessate sono:
AL VIA IL 189° CORSO ALLIEVI AGENTI - LA CIRCOLARE
Dal 30 dicembre p.v. avrà inizio il 189° corso Allievi Agenti relativo al concorso a 964 posti recentemente conclusosi. Le Scuole interessate sono:
Campobasso - 180 AA
Peschiera -120 AA
Piacenza - 180 AA
Trieste - 240 AA
Vibo Valentia - 205 AA
Il corso si svolgerà con le medesime modalità dei precedenti, con l'ultimo trimestre di aggregazione presso le sedi di destinazione finale.
AMPLIAMENTO POSTI CONCORSO 964 ALLIEVI AGENTI
Come preannunciato, con Decreto del Capo della Polizia, Direttore Generale della P.S. datato 6 dicembre 2013, i posti messi a bando dal concorso a 964 Allievi Agenti sono stati ampliati con la seguente rideterminazione
n. 923 candidati saranno
nominati allievi agenti della Polizia di Stato ed ammessi direttamente
alla frequenza del prescritto corso di formazione, fermo restando il
completamento della ferma prefissta di un anno;
n. 160 candidati
saranno nominati allievi agenti della Polizia di Stato ed ammessi alla
frequenza del prescritto corso di formazione dopo aver prestato servizio
nelle Forze Armate in qualità di volontari in ferma prefissata
quadriennale (VFP4).
sabato 7 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
mercoledì 4 dicembre 2013
Ufficio Ricezione Denunce, finalmente una svolta. A seguito degli innumerevoli interventi del SIAP e della richiesta congiunta di incontro urgente, avanzata per contestare l'invio temporaneo di Ufficiali di P.G. da Commissariati già oberati di lavoro, viene stabilitò ciò che per NOI è l'unica cosa che conta: dal 9 dicembre il personale sarà aumentato per garantirne autonomia ed efficienza. Dove questo Ufficio sia incardinato non è per il SIAP rilevante ai fini del regolare impiego e funzionamento.
lunedì 2 dicembre 2013
Sicurezza, Torino all'ultimo posto è la denuncia dei poliziotti. Il SIAP TORINO sui media.
Torino è scivolata all'ultimo posto nella classifica sulla sicurezza
stilata dal Sole/24 Ore e il Siap, il sindacato dei lavoratori della
polzia di Stato lancia una denuncia-appello.
"Siamo stati facili profeti quando già l’anno scorso avvertimmo del pericolo tracollo della sicurezza a Torino a causa della spending review che si sta realizzando – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - Purtroppo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla vivibilità delle città italiane hanno confermato con largo anticipo gli effetti nefasti dei continui tagli al Comparto Sicurezza”.
“Apprendere che Torino è scivolata all’ultimo posto a causa della criminalità diffusa non fa che aumentare nelle donne e uomini in divisa lo stato di frustrazione e rabbia – continua Di Lorenzo - La nostra è sempre stata una città che, nonostante i fenomeni sociali che l’hanno interessata, è riuscita a garantire attraverso le forze di Polizia presenti un livello di sicurezza e di vivibilità superiore alle altre grandi città. Adesso non è più così e le cronache ne rendono continua testimonianza. Leggere di ultra settantenni picchiati ferocemente per strada da bande di scippatori e rapinatori fa male al cuore e ci umilia come poliziotti".
I poliziotto hanno scelto questa professione per passione, ricorda ancora Di Lorenzo e perché credono nello Stato: "ma questo Stato ha scelto di lasciare morire noi e uno dei diritti fondamentali del cittadino: la sicurezza” .
Ora il Siap e con il sindacato tutti gli agenti, si rivolge a tutta la classe politica locale di ogni grado e colore e chiede che la città non venga abbandonata.
“Dovete fare il possibile e l’impossibile per opporvi al ulteriori tagli al Comparto Sicurezza e porre rimedio a quelli già previsti dalla spending review e dalla Legge di stabilità che, con il blocco del turn over, potrebbero causare a Torino un deficit totale di uomini quantificabile tra le 500 e le 800 unità tra tutte le Forze di Polizia” – ancora Di Lorenzo - I cittadini non possono essere lasciati soli di fronte al pericolo reale e quotidiano di chi cerca di depredarlo di tutto, dalla bici ai beni di casa. Siete state eletti anche perché possiate contribuire con il vostro impegno alla loro sicurezza".
“E’ ora quindi di dare una svolta per invertire questa lenta agonia” – conclude Di Lorenzo - Cominciate con il prendere decisioni coraggiose ed utili per l’intera collettività della provincia di Torino: tagliate i costi della politica, dei vostri stipendi e smettetela di farvi rimborsare anche le caramelle".
Torino è scivolata all'ultimo posto nella classifica sulla sicurezza stilata dal Sole/24 Ore e il Siap, il sindacato dei lavoratori della polzia di Stato lancia una denuncia-appello."Siamo stati facili profeti quando già l’anno scorso avvertimmo del pericolo tracollo della sicurezza a Torino a causa della spending review che si sta realizzando -dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - Purtroppo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla vivibilità delle città italiane hanno confermato con largo anticipo gli effetti nefasti dei continui tagli al Comparto Sicurezza".
"Apprendere che Torino è scivolata all’ultimo posto a causa della criminalità diffusa non fa che aumentare nelle donne e uomini in divisa lo stato di frustrazione e rabbia -continua Di Lorenzo - La nostra è sempre stata una città che, nonostante i fenomeni sociali che l’hanno interessata, è riuscita a garantire attraverso le forze di Polizia presenti un livello di sicurezza e di vivibilità superiore alle altre grandi città. Adesso non è più così e le cronache ne rendono continua testimonianza. Leggere di ultra settantenni picchiati ferocemente per strada da bande di scippatori e rapinatori fa male al cuore e ci umilia come poliziotti".
I poliziotto hanno scelto questa professione per passione, ricorda ancora Di Lorenzo e perché credono nello Stato: "ma questo Stato ha scelto di lasciare morire noi e uno dei diritti fondamentali del cittadino: la sicurezza" .
Ora il Siap e con il sindacato tutti gli agenti, si rivolge a tutta la classe politica locale di ogni grado e colore e chiede che la città non venga abbandonata.
"Dovete fare il possibile e l’impossibile per opporvi al ulteriori tagli al Comparto Sicurezza e porre rimedio a quelli già previsti dalla spending review e dalla Legge di stabilità che, con il blocco del turn over, potrebbero causare a Torino un deficit totale di uomini quantificabile tra le 500 e le 800 unità tra tutte le Forze di Polizia" -ancora Di Lorenzo - I cittadini non possono essere lasciati soli di fronte al pericolo reale e quotidiano di chi cerca di depredarlo di tutto, dalla bici ai beni di casa. Siete state eletti anche perché possiate contribuire con il vostro impegno alla loro sicurezza".
"E’ ora quindi di dare una svolta per invertire questa lenta agonia" -conclude Di Lorenzo - Cominciate con il prendere decisioni coraggiose ed utili per l’intera collettività della provincia di Torino : tagliate i costi della politica, dei vostri stipendi e smettetela di farvi rimborsare anche le caramelle"
"Siamo stati facili profeti quando già l’anno scorso avvertimmo del pericolo tracollo della sicurezza a Torino a causa della spending review che si sta realizzando – dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - Purtroppo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla vivibilità delle città italiane hanno confermato con largo anticipo gli effetti nefasti dei continui tagli al Comparto Sicurezza”.
“Apprendere che Torino è scivolata all’ultimo posto a causa della criminalità diffusa non fa che aumentare nelle donne e uomini in divisa lo stato di frustrazione e rabbia – continua Di Lorenzo - La nostra è sempre stata una città che, nonostante i fenomeni sociali che l’hanno interessata, è riuscita a garantire attraverso le forze di Polizia presenti un livello di sicurezza e di vivibilità superiore alle altre grandi città. Adesso non è più così e le cronache ne rendono continua testimonianza. Leggere di ultra settantenni picchiati ferocemente per strada da bande di scippatori e rapinatori fa male al cuore e ci umilia come poliziotti".
I poliziotto hanno scelto questa professione per passione, ricorda ancora Di Lorenzo e perché credono nello Stato: "ma questo Stato ha scelto di lasciare morire noi e uno dei diritti fondamentali del cittadino: la sicurezza” .
Ora il Siap e con il sindacato tutti gli agenti, si rivolge a tutta la classe politica locale di ogni grado e colore e chiede che la città non venga abbandonata.
“Dovete fare il possibile e l’impossibile per opporvi al ulteriori tagli al Comparto Sicurezza e porre rimedio a quelli già previsti dalla spending review e dalla Legge di stabilità che, con il blocco del turn over, potrebbero causare a Torino un deficit totale di uomini quantificabile tra le 500 e le 800 unità tra tutte le Forze di Polizia” – ancora Di Lorenzo - I cittadini non possono essere lasciati soli di fronte al pericolo reale e quotidiano di chi cerca di depredarlo di tutto, dalla bici ai beni di casa. Siete state eletti anche perché possiate contribuire con il vostro impegno alla loro sicurezza".
“E’ ora quindi di dare una svolta per invertire questa lenta agonia” – conclude Di Lorenzo - Cominciate con il prendere decisioni coraggiose ed utili per l’intera collettività della provincia di Torino: tagliate i costi della politica, dei vostri stipendi e smettetela di farvi rimborsare anche le caramelle".
Torino è scivolata all'ultimo posto nella classifica sulla sicurezza stilata dal Sole/24 Ore e il Siap, il sindacato dei lavoratori della polzia di Stato lancia una denuncia-appello."Siamo stati facili profeti quando già l’anno scorso avvertimmo del pericolo tracollo della sicurezza a Torino a causa della spending review che si sta realizzando -dichiara Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - Purtroppo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla vivibilità delle città italiane hanno confermato con largo anticipo gli effetti nefasti dei continui tagli al Comparto Sicurezza".
"Apprendere che Torino è scivolata all’ultimo posto a causa della criminalità diffusa non fa che aumentare nelle donne e uomini in divisa lo stato di frustrazione e rabbia -continua Di Lorenzo - La nostra è sempre stata una città che, nonostante i fenomeni sociali che l’hanno interessata, è riuscita a garantire attraverso le forze di Polizia presenti un livello di sicurezza e di vivibilità superiore alle altre grandi città. Adesso non è più così e le cronache ne rendono continua testimonianza. Leggere di ultra settantenni picchiati ferocemente per strada da bande di scippatori e rapinatori fa male al cuore e ci umilia come poliziotti".
I poliziotto hanno scelto questa professione per passione, ricorda ancora Di Lorenzo e perché credono nello Stato: "ma questo Stato ha scelto di lasciare morire noi e uno dei diritti fondamentali del cittadino: la sicurezza" .
Ora il Siap e con il sindacato tutti gli agenti, si rivolge a tutta la classe politica locale di ogni grado e colore e chiede che la città non venga abbandonata.
"Dovete fare il possibile e l’impossibile per opporvi al ulteriori tagli al Comparto Sicurezza e porre rimedio a quelli già previsti dalla spending review e dalla Legge di stabilità che, con il blocco del turn over, potrebbero causare a Torino un deficit totale di uomini quantificabile tra le 500 e le 800 unità tra tutte le Forze di Polizia" -ancora Di Lorenzo - I cittadini non possono essere lasciati soli di fronte al pericolo reale e quotidiano di chi cerca di depredarlo di tutto, dalla bici ai beni di casa. Siete state eletti anche perché possiate contribuire con il vostro impegno alla loro sicurezza".
"E’ ora quindi di dare una svolta per invertire questa lenta agonia" -conclude Di Lorenzo - Cominciate con il prendere decisioni coraggiose ed utili per l’intera collettività della provincia di Torino : tagliate i costi della politica, dei vostri stipendi e smettetela di farvi rimborsare anche le caramelle"
domenica 1 dicembre 2013
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