lunedì 23 gennaio 2017
1400 V. ISP. DALLA RICHIESTA DI GIUSTIZIA ALLA SALVAGUARDIA DEL CONCORSO
IL SIAP HA SEMPRE TUTELATO I DIRITTI DEI COLLEGHI. Le vicende legate a questo concorso sono ormai tracimate nella commedia dell’assurdo, una storia paradossale che ha prodotto, come mostrato da servizi tv e inchieste giornalistiche, sfiducia e legittima “insoddisfazione” del personale per gli esiti che ha prodotto. E’ necessario però, prima di affrontare la problematica, ribadire e rammentare la coerente posizione e le richieste formalizzate dal SIAP.
Perché non è vero che siamo tutti uguali e non è vero che tutti vanno
dove spira il vento credendo, che, per interessi particolari o connessi
al proselitismo, che un giorno si possa dire una cosa e il giorno dopo
tutto l’inverso senza pagarne il prezzo.
Difatti l’11 gennaio
2016, quindi giusto un anno fa, il SIAP, attraverso il Segretario
Generale G. TIANI, prese posizione pubblica, indirizzando una lettera
ufficiale al Capo della Polizia, di seguito si riporta il testo della
missiva ... (il testo integrale nell'allegato)
IN ALLEGATO:
PROCEDURA PER IL RICONOSCIMENTO DIPENDENZA CAUSA DI SERVIZIO
La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha inviato una nota contenente le direttive per gli aspetti propri degli Uffici periferici competenti all'avvio delle procedure per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio delle lesioni traumatiche da causa violenta con modello ML/C-Art. 1880 del Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66
= LEGGI E SCARICA L'ALLEGATA NOTA =
RAZIONALIZZAZIONE PRESIDI - Esito incontro
Nel tardo pomeriggio di ieri, si è tenuto il preannunciato confronto con l’Amministrazione, in merito alla razionalizzazione del riassetto dei Presidi. La delegazione dell’Amministrazione era presieduta dal Prefetto Roberto Sgalla, Direttore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato, il quale ha illustrato a grandi linee l’assetto organizzativo, riguardo la razionalizzazione dei Presidi, finalizzata alla chiusura di molti uffici delle specialità della Polizia di Stato distribuite sul territorio.
Il Direttore Centrale ha parlato di ipotesi di
chiusura di alcuni uffici o di accorpamento dei Compartimenti Polizia
Stradale della Basilicata e dell’Umbria, riferendo l'ipotesi di
declassamento a Sezioni, ciò non provocherà conseguenze sulla mobilità
del personale.
Lo stesso ha dichiarato, inoltre, che il progetto di razionalizzazione dei Presidi è una direttiva interna e non ha nessuna rilevanza esterna.
Il Prefetto Sgalla ha altresì comunicato che al termine di questo incontro, porterà la proposta di chiusura dei Presidi al Capo della Polizia e visto che non c’è alcun obbligo di consenso da parte del sindacato, sarà il Capo della Polizia a decidere se attuarne o meno il piano di chiusura.
Dopo che il Direttore Centrale delle Specialità ha illustrato il suddetto piano di riassetto e di razionalizzazione, tutti i rappresentati delle scriventi OO.SS. hanno espresso la propria contrarietà a tale progetto, ritenendo che la chiusura di molti uffici delle specialità della Polizia di Stato, in un momento storico particolarmente delicato e a rischio terrorismo non può essere accettato, visto che è stata una scelta unilaterale da parte dell'Amministrazione, senza la condivisione del sindacato.
Le OO.SS. hanno altresì ribadito con forza la propria contrarietà, sia per il metodo che per il merito ritenendo che se venisse attuato tale piano , così come è stato rappresentato dall’Amministrazione, provocherebbe dei danni incalcolabili a discapito della sicurezza dei cittadini, che vedono nella Polizia di Stato un proprio punto di riferimento e di garanzia per la sicurezza della collettività. A maggior ragione considerato che l'Amministrazione ha precisato che queste chiusure sono solo il primo step di un progetto ancora più ampio che vedrà la chiusura indiscriminata di altri numerosi uffici, di cui non si esclude anche Commissariati oltre che le Specialità.
In conclusione, le scriventi sigle sindacali, hanno rigettato il progetto dell’Amministrazione sulla razionalizzazione dei Presidi, ritenendolo inopportuno ed hanno condannato la fine della concertazione presso il Dipartimento della P.S. e hanno chiesto un urgente incontro con il Prefetto Matteo Piantedosi, Vice Capo della Polizia con delega all’Ufficio Coordinamento e Pianificazione per le Forze di Polizia, poiché si era impegnato, in alcuni precedenti incontri, a confrontarsi direttamente sulla problematica in argomento, considerato le ricadute che tale progetto ha sull'assetto complessivo di tutte le forze di Polizia, nell'ottica del coordinamento, al fine di assicurare la sicurezza dei cittadini in un quadro unitario e non frammentato come quello che sta perseguendo il Dipartimento della P.S.
Lo stesso ha dichiarato, inoltre, che il progetto di razionalizzazione dei Presidi è una direttiva interna e non ha nessuna rilevanza esterna.
Il Prefetto Sgalla ha altresì comunicato che al termine di questo incontro, porterà la proposta di chiusura dei Presidi al Capo della Polizia e visto che non c’è alcun obbligo di consenso da parte del sindacato, sarà il Capo della Polizia a decidere se attuarne o meno il piano di chiusura.
Dopo che il Direttore Centrale delle Specialità ha illustrato il suddetto piano di riassetto e di razionalizzazione, tutti i rappresentati delle scriventi OO.SS. hanno espresso la propria contrarietà a tale progetto, ritenendo che la chiusura di molti uffici delle specialità della Polizia di Stato, in un momento storico particolarmente delicato e a rischio terrorismo non può essere accettato, visto che è stata una scelta unilaterale da parte dell'Amministrazione, senza la condivisione del sindacato.
Le OO.SS. hanno altresì ribadito con forza la propria contrarietà, sia per il metodo che per il merito ritenendo che se venisse attuato tale piano , così come è stato rappresentato dall’Amministrazione, provocherebbe dei danni incalcolabili a discapito della sicurezza dei cittadini, che vedono nella Polizia di Stato un proprio punto di riferimento e di garanzia per la sicurezza della collettività. A maggior ragione considerato che l'Amministrazione ha precisato che queste chiusure sono solo il primo step di un progetto ancora più ampio che vedrà la chiusura indiscriminata di altri numerosi uffici, di cui non si esclude anche Commissariati oltre che le Specialità.
In conclusione, le scriventi sigle sindacali, hanno rigettato il progetto dell’Amministrazione sulla razionalizzazione dei Presidi, ritenendolo inopportuno ed hanno condannato la fine della concertazione presso il Dipartimento della P.S. e hanno chiesto un urgente incontro con il Prefetto Matteo Piantedosi, Vice Capo della Polizia con delega all’Ufficio Coordinamento e Pianificazione per le Forze di Polizia, poiché si era impegnato, in alcuni precedenti incontri, a confrontarsi direttamente sulla problematica in argomento, considerato le ricadute che tale progetto ha sull'assetto complessivo di tutte le forze di Polizia, nell'ottica del coordinamento, al fine di assicurare la sicurezza dei cittadini in un quadro unitario e non frammentato come quello che sta perseguendo il Dipartimento della P.S.
Roma, 20 gennaio 2017
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