TORTURA, SIAP ANFP: No ideologizzazioni e ambiguità in ddl. “Crediamo con assoluta convinzione che il testo debba essere scevro da qualsiasi forma di pericolosa e discutibile ideologizzazione e concepito sin dall'inizio con la chiarezza necessaria ad evitare ogni ambiguità a livello interpretativo … “
- Tortura: SIAP e Funzionari di Polizia, evitare ambiguità in ddl (ANSA) - ROMA, 7 LUG - "Crediamo
con assoluta convinzione che il testo del ddl contro la tortura debba
essere scevro da qualsiasi forma di pericolosa e discutibile
ideologizzazione e concepito sin dall'inizio con la chiarezza necessaria
ad evitare ogni ambiguità a livello interpretativo". Lo affermano Il segretario del Siap Giuseppe Tiani e
quello dell'associazione Funzionari di Polizia, Lorena La Spina.
"Abbiamo appreso dalla discussione al Senato - aggiungono - che la
maggioranza intende eliminare il requisito della reiterazione delle
violenze e delle minacce gravi. Riteniamo che il tempo disponibile per
la prosecuzione della discussione sul ddl relativo all'introduzione del
reato di tortura debba servire per un ulteriore miglioramento del
testo". Secondo Tiani e
La Spina "la pluralità delle condotte deve essere salvaguardata, al
fine di garantire un'adeguata tipizzazione della nuova fattispecie e di
distinguerla da altre ipotesi delittuose che sono già previste dal
nostro ordinamento". Inoltre, proseguono "la stessa Convenzione Anti
Tortura (cd CAT) precisa che il termine tortura non si estende al dolore
o alle sofferenze derivanti unicamente da sanzioni legittime, ad esse
inerenti o da esse cagionati, mentre di ciò non vi è traccia nel testo
attualmente in discussione. È stato anche eliminato l'avverbio
"intenzionalmente", che pure è presente nella CAT e che avrebbe reso più
rigoroso l'accertamento sull'elemento psicologico". (ANSA).
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- Tortura: SIAP e ANFP no alle ideologizzazioni; migliorare il testo = (AGI) - Roma, 7 lug. -
Il testo del ddl che introduce il reato di tortura deve essere "scevro
da qualsiasi forma di pericolosa e discutibile ideologizzazione e
concepito sin dall'inizio con la chiarezza necessaria ad evitare ogni
ambiguita' a livello interpretativo". Ad affermarlo sono il segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani,
e il segretario nazionale dell'Anfp, Lorena La Spina. "Abbiamo appreso
dalla discussione al Senato - spiegano i due sindacalisti - che la
maggioranza intende eliminare il requisito della reiterazione delle
violenze e delle minacce gravi. Riteniamo che il tempo disponibile per
la prosecuzione della discussione sul ddl debba servire per un ulteriore
miglioramento del testo. La pluralita' delle condotte deve essere
salvaguardata, al fine di garantire un'adeguata tipizzazione della nuova
fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi delittuose che sono gia'
previste dal nostro ordinamento. Inoltre - concludono Tiani e
La Spina - la stessa Convenzione anti tortura precisa che il termine
tortura non si estende al dolore o alle sofferenze derivanti unicamente
da sanzioni legittime, ad esse inerenti o da esse cagionati, mentre di
cio' non vi e' traccia nel testo attualmente in discussione. E' stato
anche eliminato l'avverbio 'intenzionalmente', che pure e' presente
nella Convenzione e che avrebbe reso piu' rigoroso l'accertamento
sull'elemento psicologico". (AGI)