martedì 31 marzo 2015
sabato 28 marzo 2015
ADEGUAMENTO REQUISITI DI ACCESSO PENSIONAMENTO A INCREMENTI SPERANZA DI VITA. La Direzione Centrale per le Risorse Umane-Servizio trattamento di pensione e di previdenza ha trasmesso la circolare INPS nr. 63 del 20 marzo 2015 con la quale l'Ente impartisce le istruzioni per una corretta applicazione delle disposizioni riportate ed ha fornito, in dettaglio, le specifiche indicazioni per il personale appartenente al Comparto Sicurezza, Difesa e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
TERRORISMO - SIAP-ANFP: BENE ALLUNGAMENTO TEMPI CONSERVAZIONE DATI TELEMATICI.
TERRORISMO: SIAP-ANFP, BENE ALLUNGAMENTO TEMPI CONSERVAZIONE DATI TELEMATICI = Sindacati
Ps esprimono soddisfazione per accoglimento richiesta in dl
antiterrorismo Roma, 27 mar. (AdnKronos) - «Abbiamo appreso con favore
che nel testo del decreto antiterrorismo ha trovato parziale
accoglimento la nostra richiesta di allungare i tempi di conservazione
dei dati relativi al traffico telematico ed alle chiamate senza
risposta». Così in una nota congiunta il Segretario generale Siap Giuseppe Tianie
il Segretario nazionale dell'Anfp Lorena La Spina. «L'emendamento -
prosegue la nota - era stato proposto da Emanuele Fiano, cui desideriamo
esprimere il nostro apprezzamento per la sensibilità e la costante
attenzione ai temi più delicati in materia di ordine e sicurezza
pubblica. Al momento, è stata prevista la conservazione dei dati fino al
31 dicembre 2016. Si tratta di un primo passo verso il potenziamento
degli strumenti di cui le forze dell'ordine devono disporre, al fine di
rendere più efficace l'azione preventiva e repressiva, nei confronti di
un fenomeno insidioso e sempre più difficile da combattere».
TERRORISMO: SIAP-ANFP, BENE ALLUNGAMENTO TEMPI CONSERVAZIONE DATI TELEMATICI (2) = (AdnKronos) - «È chiaro che le intercettazioni telefoniche e telematiche interferiscono con il diritto alla privacy, ma è altrettanto ovvio che tra interessi contrapposti, che trovano comunque copertura costituzionale, si rende necessario effettuare un bilanciamento e qui sono in gioco la sicurezza e la vita di tutti noi. Abbiamo già avuto modo di sottolineare, peraltro, che l'ingerenza nella vita privata derivante dalle intercettazioni è comunque sottoposta al preventivo vaglio della magistratura, con evidenti funzioni di garanzia, tese anche al contemperamento tra rispetto della riservatezza ed esigenze investigative a fronte di reati molto gravi». «Ci sembra, quindi, necessario riflettere sul fatto che il terrorismo internazionale agisce con modalità 'asimmetriche, utilizza forme di comunicazione e propaganda che creano un forte impatto emotivo, riesce ad infiltrarsi e a fare proseliti anche in ambienti all'apparenza insospettabili, si avvale abilmente del web, assumendo così una connotazione sempre più globale ed indifferente ai confini territoriali. Il diritto - concludono i leader di Siap e Anfp - deve sapersi adeguare ai mutamenti della realtà, specie a fronte di una minaccia che riguarda l'incolumità pubblica e gli stessi principi di democrazia e libertà su cui si fonda il nostro ordinamento».
DL TERRORISMO: SIAP-ANFP, BENE PIÙ LUNGA CONSERVAZIONE DATI
Intercettazioni ledono privacy, ma è in gioco sicurezza di tutti (ANSA) - ROMA, 27 MAR - «Abbiamo appreso con favore che nel testo del decreto antiterrorismo ha trovato parziale accoglimento la nostra richiesta di allungare i tempi di conservazione dei dati relativi al traffico telematico ed alle chiamate senza risposta». Lo dicono Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap e Lorena La Spina, segretario dell'Associazione nazionale funzionari polizia. «Al momento - spiegano Tiani e La Spina - è stata prevista la conservazione dei dati fino al 31 dicembre 2016. Si tratta di un primo passo verso il potenziamento degli strumenti di cui le forze dell'ordine devono disporre, al fine di rendere più efficace l'azione preventiva e repressiva, nei confronti di un fenomeno insidioso e sempre più difficile da combattere». «È chiaro - proseguono - che le intercettazioni telefoniche e telematiche interferiscono con il diritto alla privacy, ma è altrettanto ovvio che tra interessi contrapposti, che trovano comunque copertura costituzionale, si rende necessario effettuare un bilanciamento e qui sono in gioco la sicurezza e la vita di tutti noi. Abbiamo già avuto modo di sottolineare, peraltro, che l'ingerenza nella vita privata derivante dalle intercettazioni è comunque sottoposta al preventivo vaglio della magistratura, con evidenti funzioni di garanzia, tese anche al contemperamento tra rispetto della riservatezza ed esigenze investigative a fronte di reati molto gravi. Il diritto - concludono - deve sapersi adeguare ai mutamenti della realtà, specie a fronte di una minaccia che riguarda l'incolumità pubblica e gli stessi principi di democrazia e libertà su cui si fonda il nostro ordinamento». (ANSA). COM-NE 27-MAR-15 15:23 NNN
TERRORISMO: SIAP-ANFP, BENE ALLUNGAMENTO TEMPI CONSERVAZIONE DATI TELEMATICI (2) = (AdnKronos) - «È chiaro che le intercettazioni telefoniche e telematiche interferiscono con il diritto alla privacy, ma è altrettanto ovvio che tra interessi contrapposti, che trovano comunque copertura costituzionale, si rende necessario effettuare un bilanciamento e qui sono in gioco la sicurezza e la vita di tutti noi. Abbiamo già avuto modo di sottolineare, peraltro, che l'ingerenza nella vita privata derivante dalle intercettazioni è comunque sottoposta al preventivo vaglio della magistratura, con evidenti funzioni di garanzia, tese anche al contemperamento tra rispetto della riservatezza ed esigenze investigative a fronte di reati molto gravi». «Ci sembra, quindi, necessario riflettere sul fatto che il terrorismo internazionale agisce con modalità 'asimmetriche, utilizza forme di comunicazione e propaganda che creano un forte impatto emotivo, riesce ad infiltrarsi e a fare proseliti anche in ambienti all'apparenza insospettabili, si avvale abilmente del web, assumendo così una connotazione sempre più globale ed indifferente ai confini territoriali. Il diritto - concludono i leader di Siap e Anfp - deve sapersi adeguare ai mutamenti della realtà, specie a fronte di una minaccia che riguarda l'incolumità pubblica e gli stessi principi di democrazia e libertà su cui si fonda il nostro ordinamento».
DL TERRORISMO: SIAP-ANFP, BENE PIÙ LUNGA CONSERVAZIONE DATI
Intercettazioni ledono privacy, ma è in gioco sicurezza di tutti (ANSA) - ROMA, 27 MAR - «Abbiamo appreso con favore che nel testo del decreto antiterrorismo ha trovato parziale accoglimento la nostra richiesta di allungare i tempi di conservazione dei dati relativi al traffico telematico ed alle chiamate senza risposta». Lo dicono Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap e Lorena La Spina, segretario dell'Associazione nazionale funzionari polizia. «Al momento - spiegano Tiani e La Spina - è stata prevista la conservazione dei dati fino al 31 dicembre 2016. Si tratta di un primo passo verso il potenziamento degli strumenti di cui le forze dell'ordine devono disporre, al fine di rendere più efficace l'azione preventiva e repressiva, nei confronti di un fenomeno insidioso e sempre più difficile da combattere». «È chiaro - proseguono - che le intercettazioni telefoniche e telematiche interferiscono con il diritto alla privacy, ma è altrettanto ovvio che tra interessi contrapposti, che trovano comunque copertura costituzionale, si rende necessario effettuare un bilanciamento e qui sono in gioco la sicurezza e la vita di tutti noi. Abbiamo già avuto modo di sottolineare, peraltro, che l'ingerenza nella vita privata derivante dalle intercettazioni è comunque sottoposta al preventivo vaglio della magistratura, con evidenti funzioni di garanzia, tese anche al contemperamento tra rispetto della riservatezza ed esigenze investigative a fronte di reati molto gravi. Il diritto - concludono - deve sapersi adeguare ai mutamenti della realtà, specie a fronte di una minaccia che riguarda l'incolumità pubblica e gli stessi principi di democrazia e libertà su cui si fonda il nostro ordinamento». (ANSA). COM-NE 27-MAR-15 15:23 NNN
mercoledì 25 marzo 2015
ISIS, SIAP-ANFP: AUMENTARE ORGANICI DIGOS E IMMIGRAZIONE E TEMPI CONSERVAZIONE DATI WEB.
Isis: Siap-Anfp, aumentare tempi conservazioni dati web (ANSA) - ROMA, 25 MAR -
"E' necessario allungare i tempi di conservazione dei dati relativi al
traffico telematico almeno fino a 24 mesi". Lo affermano in una nota i
segretari dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) e del
Siap, Lorena La Spina e Giuseppe Tiani sottolineando
che l'operazione condotta dall'antiterrorismo della polizia contro una
cellula di estremisti islamici "dimostra l'efficienza dei servizi di
intelligence e di investigazione". Gli estremisti, aggiungono, "possono
ormai contare su diverse modalità operative - lupi solitari e cellule
ben organizzate, che godono di una solida rete di fiancheggiatori - ma
anche su un formidabile strumento di propaganda: internet". Ecco perché,
dicono, "occorre investire sugli organici e sulle dotazioni degli
uffici specializzati in tale materia; potenziare gli uffici immigrazione
e le Digos; allungare i tempi di conservazione dei dati relativi al
traffico telematico, che oggi sono inadeguati a garantire le sempre
crescenti esigenze investigative: solo 12 mesi, e addirittura 30 giorni
per le chiamate senza risposta, e 90 giorni, prorogabili per un massimo
di 6 mesi, per i dati del traffico telematico necessari allo svolgimento
delle indagini preventive".(ANSA)
lunedì 23 marzo 2015
venerdì 20 marzo 2015
martedì 17 marzo 2015
SCORRIMENTO GRADUATORIE - PRESENTATO EMENDAMENTO. Grazie al nostro impegno, in sinergica condivisione con l'on.le Emanuele Fiano, lo stesso ha presentato in seno al decreto antiterrorismo un emendamento specifico per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei non vincitori nei concorsi per la polizia.
domenica 15 marzo 2015
venerdì 13 marzo 2015
giovedì 12 marzo 2015
mercoledì 11 marzo 2015
domenica 8 marzo 2015
sabato 7 marzo 2015
FONDO DI EFFICIENZA DEI SERVIZI ISTITUZIONALI. Così come avevamo anticipato, è in arrivo la c.d. produttività. Abbiamo di fatti appreso che sono state attivate le procedure per le rilevazioni preliminari alla ripartizione delle risorse finanziarie relative al fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per le fattispecie di servizio rese dal personale della Polizia di Stato nell’anno 2014
venerdì 6 marzo 2015
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO - ESITO INCONTRO. Il giorno 3 marzo u.s. si è svolta al Dipartimento, la prevista riunione relativa allo schema di regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008, in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro
Per l’Amministrazione erano Presenti il Prefetto Vincenzo Panico, Capo
della Segreteria del Dipartimento, il Prefetto Marco Valentini, Capo
Ufficio per l'Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza e una delegazione dell’Ufficio Rapporti Sindacali.
In apertura di seduta, i rappresentanti delle scriventi Organizzazioni Sindacali hanno stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione che ha convocato la riunione a distanza di un anno dalla precedente, senza rendere noti elementi innovativi rispetto alla vecchia bozza di regolamento giudicata inadeguata a causa di evidenti criticità di impostazione.
Al riguardo, l’Amministrazione, ha tenuto a chiarire il carattere non meramente formale della riunione, rendendo nota la propria intenzione di ridiscutere la bozza di decreto e riavviare il dialogo con i Sindacati per verificare in concreto la possibilità di pervenire alla redazione di un testo condiviso nei principi e nell’impostazione generale.
Nel merito, i problemi della vecchia proposta dell’Amministrazione concernono in primo luogo l’individuazione della figura del datore di lavoro e le connesse responsabilità, che la bozza dell’amministrazione sembra, artificiosamente, frazionare e disperdere fra più soggetti con la strumentale motivazione della relativa mancanza del potere decisionale e di spesa in capo al dirigente dell’ufficio. In ordine a questo punto non si è mancato di evidenziare come l’individuazione precisa della figura del datore di lavoro risponda non all’esigenza di avere un bersaglio da colpire ma di disporre di una figura di riferimento per rafforzare, le tutele in un settore così delicato quale quello della sicurezza nei luoghi di lavoro. Rispetto alla cennata esigenza il problema della spesa e dei relativi poteri rappresenta una conseguenza, peraltro eventuale, e non un presupposto.
Altro problema della bozza va rilevato nella mancata esplicitazione dei criteri di individuazione delle “aree riservate”. Detta carenza è alla base della insoddisfazione dei Sindacati per quel che concerne il contenuto delle previsioni relative ai meccanismi di controllo e le incongruenze riscontrate in relazione alla figura del medico competente.
L’Amministrazione ha tenuto a sottolineare come l’emanazione del regolamento di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008 costituisca presupposto per l’avvio del tavolo che dovrà condurre a stabilire le modalità di elezione dei rappresentanti della sicurezza del lavoratori ai sensi dell’articolo 23 del vigente Accordo Nazionale Quadro, che subordina espressamente la definizione delle modalità applicative dell’articolo 47 del D. Lgs. n. 81/2008, all’emanazione del provvedimento di cui all’articolo 3, comma 2, dello stesso decreto legislativo.
In un clima di rinnovata unità di intenti si è, pertanto, determinato di procedere lungo un duplice percorso:
aggiornamento della bozza di regolamento attraverso una serie di incontri finalizzati a definirne l’impostazione ed i criteri generali per giungere, in sede tecnica, alla redazione di un articolato soddisfacente e conforme alle aspettative della categoria.
ricognizioni di tutte le importanti questioni rilevate al centro e nelle realtà territoriali concernenti l’applicazione della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Al riguardo l’Amministrazione ha manifestato particolare interesse, in merito alla proposta avanzata dalle scriventi OO.SS, in ordine all’istituzione di un Ufficio di staff, da incardinare in seno alla Segreteria del Dipartimento, a cui attribuire funzioni di attività e coordinamento in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha condiviso l’esigenza di convocare a breve un nuovo incontro al fine di definire gli aspetti politici della materia e calendarizzare i lavori di un tavolo tecnico per la definitiva stesura del regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008.
In apertura di seduta, i rappresentanti delle scriventi Organizzazioni Sindacali hanno stigmatizzato l’atteggiamento dell’Amministrazione che ha convocato la riunione a distanza di un anno dalla precedente, senza rendere noti elementi innovativi rispetto alla vecchia bozza di regolamento giudicata inadeguata a causa di evidenti criticità di impostazione.
Al riguardo, l’Amministrazione, ha tenuto a chiarire il carattere non meramente formale della riunione, rendendo nota la propria intenzione di ridiscutere la bozza di decreto e riavviare il dialogo con i Sindacati per verificare in concreto la possibilità di pervenire alla redazione di un testo condiviso nei principi e nell’impostazione generale.
Nel merito, i problemi della vecchia proposta dell’Amministrazione concernono in primo luogo l’individuazione della figura del datore di lavoro e le connesse responsabilità, che la bozza dell’amministrazione sembra, artificiosamente, frazionare e disperdere fra più soggetti con la strumentale motivazione della relativa mancanza del potere decisionale e di spesa in capo al dirigente dell’ufficio. In ordine a questo punto non si è mancato di evidenziare come l’individuazione precisa della figura del datore di lavoro risponda non all’esigenza di avere un bersaglio da colpire ma di disporre di una figura di riferimento per rafforzare, le tutele in un settore così delicato quale quello della sicurezza nei luoghi di lavoro. Rispetto alla cennata esigenza il problema della spesa e dei relativi poteri rappresenta una conseguenza, peraltro eventuale, e non un presupposto.
Altro problema della bozza va rilevato nella mancata esplicitazione dei criteri di individuazione delle “aree riservate”. Detta carenza è alla base della insoddisfazione dei Sindacati per quel che concerne il contenuto delle previsioni relative ai meccanismi di controllo e le incongruenze riscontrate in relazione alla figura del medico competente.
L’Amministrazione ha tenuto a sottolineare come l’emanazione del regolamento di cui all’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008 costituisca presupposto per l’avvio del tavolo che dovrà condurre a stabilire le modalità di elezione dei rappresentanti della sicurezza del lavoratori ai sensi dell’articolo 23 del vigente Accordo Nazionale Quadro, che subordina espressamente la definizione delle modalità applicative dell’articolo 47 del D. Lgs. n. 81/2008, all’emanazione del provvedimento di cui all’articolo 3, comma 2, dello stesso decreto legislativo.
In un clima di rinnovata unità di intenti si è, pertanto, determinato di procedere lungo un duplice percorso:
aggiornamento della bozza di regolamento attraverso una serie di incontri finalizzati a definirne l’impostazione ed i criteri generali per giungere, in sede tecnica, alla redazione di un articolato soddisfacente e conforme alle aspettative della categoria.
ricognizioni di tutte le importanti questioni rilevate al centro e nelle realtà territoriali concernenti l’applicazione della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Al riguardo l’Amministrazione ha manifestato particolare interesse, in merito alla proposta avanzata dalle scriventi OO.SS, in ordine all’istituzione di un Ufficio di staff, da incardinare in seno alla Segreteria del Dipartimento, a cui attribuire funzioni di attività e coordinamento in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione ha condiviso l’esigenza di convocare a breve un nuovo incontro al fine di definire gli aspetti politici della materia e calendarizzare i lavori di un tavolo tecnico per la definitiva stesura del regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 3 del decreto legislativo 81/2008.
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