CORTEO ROMA: STOP ATTACCHI, ORA ASCOLTATE RAGIONI AGENTI!!
Guardare oltre i blu-block e il tappeto di k-way blu lasciati su via
Veneto e piazza Barberini dai manifestanti più violenti: è la voce del
SIAP e degli altri sindacati, interpellati dall’agenzia di stampa Adnkronos,
che dopo le polemiche seguite alla guerriglia urbana di sabato, invocano
responsabilità anche da parte dei manifestanti. E nuove regole per i
cortei. Se e' giusto che la Polizia continui l'opera di trasparenza e
correttezza, è il ragionamento delle organizzazioni sindacali degli
uomini e donne della Polizia, è però altrettanto opportuna una
riflessione su presunte connivenze e tolleranze nei confronti di coloro
che puntano a elevare il tiro e a colpire il bersaglio umano. La
polemica, inevitabile, monta sulle immagini che mostrano un agente
salire sul fianco di una ragazza stesa a terra, protetta in un abbraccio
dal suo compagno. Il questore di Roma ha disposto accertamenti per
identificare l'autore dell'episodio; anche i sindacati condannano questo
gesto, invitando però a non fermarsi a questi 'frames'.
Invita a ''non enfatizzare l'azione negativa di un poliziotto'' Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap,
per il quale ''sarà l'indagine interna già avviata a fare chiarezza e a
punire chi ha ecceduto nei comportamenti. Ma gli osservatori e la
politica devono guardare alla gestione dell'ordine pubblico nel suo
complesso, che ha consentito il contenimento della violenza pianificata
da parte di gruppi organizzati''. ''Le foto - rimarca il Siap
- devono essere viste tutte, e anche i filmati. C'erano manifestanti
che lanciavano sampietrini contro i poliziotti e altre persone.
Riflettiamo anche su questo''. Quanto all'ipotesi dell'identificativo
sul casco, Tiani
taglia corto: ''Oggi e' impensabile rispetto alle modalita' con cui
oggi i gruppi antagonisti o anarchici manipolano le manifestazioni
pacifiche cercando lo scontro con la polizia per finalità politiche e
propagandistiche. In questa fase non ci sono le condizioni sociali e
politiche per l'identificativo sul casco''. Peraltro, aggiunge il leader
del Siap, ''segnaliamo, ancora una volta, che lo stipendio dei
poliziotti che fanno ordine pubblico rischiando ogni giorno la propria
incolumità, ammonta a una manciata di euro più della retribuzione di un
operaio''.
La Segreteria Nazionale
Roma, 14 Aprile 2014