COMUNICATO STAMPA DEL 10 OTTOBRE 2013
Oggetto:
Tav, emergenza ordine pubblico e allarme
contrattuale dei poliziotti. Oggi a Torino il Segretario Nazionale Siap e tutti
i segretari provinciali del Piemonte.
“Oggi a Torino il Segretario Nazionale SIAP
Giuseppe Tiani e tutti i segretari provinciali del Piemonte faranno il punto
della grave situazione dell’ordine pubblico nelle provincia di Torino,
soprattutto connesso al Tav, e sui segnali di allarme che arrivano per le
prossime manifestazioni cittadine”- comunica
Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato
maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ L’episodio del pacco
bomba recapitato al giornalista Massimo NUMA e gli ultimi 15 attentati alle
ditte impegnate a vari titolo per i lavori nel cantiere di Chiomonte hanno
alzato il livello di attenzione di tutto il Siap per le gravissime derive di
matrice terroristica che già paiono imboccate”.
“Si
trattava di un appuntamento fissato da tempo per lanciare, anche in Piemonte,
la campagna nazionale di lotta del Siap per riconquistare la dignità economica
umiliata da un contratto scaduto ormai da cinque anni e da un blocco di quattro
anni degli adeguamenti stipendiali derivanti dalla progressione di carriera”-
continua DI LORENZO- “ Situazione, quest’ultima, che ha prodotto un risultato
inaccettabile e, per noi, incostituzionale: a parità di ruolo e grado ci sono
poliziotti che hanno uno stipendio differente”.
“L’aggravarsi
degli eventi negativi legati al Tav e i prossimi delicati appuntamenti, quali
la manifestazione della Lega di sabato prossimo, impongono ora una attenzione
particolare da parte di chi ha la responsabilità di rappresentare i poliziotti ” conclude DI LORENZO “ E’ per questo che il
Siap, oggi, analizzerà attentamente il momento e delibererà le forme di
presenza a tutti i livelli, partendo dalla piazza di Torino, per contrastare
ogni strumentalizzazione pregiudizialmente ideologica che vorrebbe trasformare,
come accaduto il 14 novembre dello scorso anno, gli aggrediti in aggressori” .