“La busta contenente polvere e la lettera di minacce con la scritta “Finitela con la Tav, altrimenti salterete in aria" arrivata alla sede del 5° Reparto Mobile dimostra, ancora una volta, la veridicità di quanto affermiamo da tempo: all’interno del movimento no tav c’è spazio per l’eversione” – è il primo commento di Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP che, con i suoi 600 iscritti, è divenuto il 2° sindacato maggiormente rappresentativo nella provincia di Torino.
“In molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo ad una escalation, già vissuta da questo Paese, che può portare ad esiti tragici ”- afferma DI LORENZO - “Non è compito del sindacato di Polizia disquisire sull’utilità del TAV ma è preciso dovere denunciare il pericolo costituito da elementi che sono stati pubblicamente invitati e lodati dai leader no tav”.
“Se la situazione non fosse grave ” – continua DI LORENZO – “ Ci sarebbe da sorridere sulla presa di distanza del movimento no tav. Chi parla di “azioni alla luce del sole” non fa che richiamare le immagini delle centinaia di aspiranti omicida in passamontagna che, sotto le bandiere no tav, hanno assaltato in più occasioni le forze di Polizia che operano a Chiomonte.”
“Basta ascoltare le deliranti e reiterate esternazioni di autonominati capo popolo e leggere gli insulti vomitati sui profili dei social network e siti internet no tav per comprendere, senza ombra di dubbio, quale sia l’humus in cui ha attecchito e prospera la componente eversiva organica al movimento”- insiste DI LORENZO – “Abbiamo un ampio dossier con immagini, file audio ed articoli giornalistici (cartacei e web) che testimoniano l’incitamento alla violenza e la copertura politica fornita dai “referenti istituzionali” al braccio armato del movimento no tav”.
“Il SIAP senza tentennamenti è vicino ai nostri uomini, sopratutto dei Reparti Mobili, che in questo momento storico devono sopportare il peso di politiche fallimentari che hanno ridotto il Paese in ginocchio”- conclude DI LORENZO – “ Certi di interpretare il loro sentimento affermiamo serenamente, ma con convinzione, che l’odio di chi ci minaccia non ci piegherà perché, contrariamente al loro convincimento, non siamo ottusi servi ma convinti servitori di uno Stato in cui crediamo, nonostante tutto.”
“In molti hanno scherzato con il fuoco ed ora assistiamo ad una escalation, già vissuta da questo Paese, che può portare ad esiti tragici ”- afferma DI LORENZO - “Non è compito del sindacato di Polizia disquisire sull’utilità del TAV ma è preciso dovere denunciare il pericolo costituito da elementi che sono stati pubblicamente invitati e lodati dai leader no tav”.
“Se la situazione non fosse grave ” – continua DI LORENZO – “ Ci sarebbe da sorridere sulla presa di distanza del movimento no tav. Chi parla di “azioni alla luce del sole” non fa che richiamare le immagini delle centinaia di aspiranti omicida in passamontagna che, sotto le bandiere no tav, hanno assaltato in più occasioni le forze di Polizia che operano a Chiomonte.”
“Basta ascoltare le deliranti e reiterate esternazioni di autonominati capo popolo e leggere gli insulti vomitati sui profili dei social network e siti internet no tav per comprendere, senza ombra di dubbio, quale sia l’humus in cui ha attecchito e prospera la componente eversiva organica al movimento”- insiste DI LORENZO – “Abbiamo un ampio dossier con immagini, file audio ed articoli giornalistici (cartacei e web) che testimoniano l’incitamento alla violenza e la copertura politica fornita dai “referenti istituzionali” al braccio armato del movimento no tav”.
“Il SIAP senza tentennamenti è vicino ai nostri uomini, sopratutto dei Reparti Mobili, che in questo momento storico devono sopportare il peso di politiche fallimentari che hanno ridotto il Paese in ginocchio”- conclude DI LORENZO – “ Certi di interpretare il loro sentimento affermiamo serenamente, ma con convinzione, che l’odio di chi ci minaccia non ci piegherà perché, contrariamente al loro convincimento, non siamo ottusi servi ma convinti servitori di uno Stato in cui crediamo, nonostante tutto.”
14/03/2012“